Il monta Tambura per la Via Vandelli è la meta che ci siamo dati per oggi. Una bel sole ci accoglie a Vagli dove cerchiamo di imboccare la strada giusta per la valle dell'Arnetola. Non conoscendo bene la zona parcheggiamo poco dopo l'ingresso nella valle, all'altezza della grande cava di marmo sulla sinistra.
01-Il primo tratto della via Vandelli
02-Le vecchie cave di marmo sul versante est della Tambura
03-La cava del monte Pallerina
04-Blocchi di marmo sulla pista
05-Le pendici della Tambura
06-Piccole macchie di faggio lungo la via Vandelli
Seguendo la marmifera si passa accanto ad alcuni vecchi edifici raggiungendo poi il punto dal quale si staccano varie direzioni. Cercando il segnavia n.35 lasciamo la pista per iniziare la lunga salita verso il passo della Tambura.
Il percorso è molto simile ad una nostra mulattiera di Guerra con i muretti di sostegno ancora ben visibili e conservati. Con pendenza costante e piacevole ci si alza sulle ripide pendici della Tambura tra erbe, roccette e piccole macchie di faggio. Avvicinandosi al passo, il sentiero piega a sinistra e con una ultima diagonale raggiunge l'intaglio di cresta, posto a 1620 m di quota.
07-Le massicciate di sostegno alla via Vandelli
08-Gli ultimi faggi ombreggiano la via Vandelli
09-Le pendici della Tambura
10-Le pendici del monte Focoletta
11-Verso il passo della Tambura
12-Il passo della Tambura
La Via Vandelli scende nel versante opposto mentre noi ora seguiremo il sentiero a destra verso la vetta della Tambura (segnavia n.148). Evitata sul fianco una prima elevazione, ben presto si arriva sul filo del detritico crestone meridionale del monte. Lo si segue fedelmente fino ad una antecima e quindi in vetta (m 1895), la terza come altezza di tutte le Apuane. Da questo piramidone triangolare si apre una vista estesissima sulle Apuane ed in particolare sul versante massese sul quale si può notare il numero e l'impatto delle infinite cave di marmo.
13-La cresta meridionale della Tambura
14-Le cave di marmo sopra Carrara
15-Panorama dalla cresta del monte Tambura
16-Fioriture tardo estive sulla cresta della Tambura
17-Sul crinale della Tambura
18-Il sentiero passa per una antecima della Tambura
Molto interessante la storia della via Vandelli, costruita tra il 1738 e il 1751, per unire Modena e Massa. Ideata dall'abate Domenico Vandelli su commissione del Duca di Modena, doveva servire a rendere più semplici gli scambi tra le due città. L'asprezza dei versanti apuani, tuttavia, rese molto difficile la costruzione e si dovette fare largo uso delle massicciate di sostegno che ancora oggi possiamo vedere. Come tutte le vie frequentate da mercanti, era infestata dai briganti e su di essa fiorirono ben presto leggende e racconti di ogni tipo.
19-Panorama verso il monte Roccandagia
20-Pizzo d'Uccello e monte Cavallo dalla Tambura
21-La cresta del monte Sagro
22-La cresta marmorea del monte della Mandriola
23-Il monte Pisanino, la vetta più alta delle Apuane
24-Lungo la via Vandelli sotto la cresta della Tambura