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    Marmolada - Val Jumela
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    Marmolada - Val Jumela
  • 12-Il gruppo del Catinaccio d'Antermoia dal Sass de Pere da Fech
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martedì 24 luglio 2012
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Sulla cresta della Val Jumela

Da Pozza di Fassa una cabinovia sale al Buffaure e quindi alla cresta del Sas de Adam che chiude a meridione la Val Jumela. La giornata non è delle migliori e così decidiamo di utilizzare gli impianti per salire velocemente in quota. La stazione a monte pullula di turisti che percorrono il frequentatissimo sentiero che si allontana verso la sella del Brunech.
01-La cresta del Sass d'Adam01-La cresta del Sass d'Adam
02-Cardi fioriti alla sella del Brunech02-Cardi fioriti alla sella del Brunech
Prima per cresta, poi con qualche svolta, si arriva alla vetta del Sas de Adam (m 2430, cima erbosa, almeno credo, non la si vedeva bene in quanto ricoperta da persone). Da qui con una piacevole diagonale, evitando le piccole quote intermedie, si sale moderatamente fino ad arrivare alla sella del Brunech (m 2428). Siamo alla testata della val Jumela, tristemente nota per il vano tentativo ambientalista di impedire la costruzione di nuovi impianti in quello che era un angolo di Val di Fassa ancora intatto.
03-La cresta verde che si allontana verso il passo di San Nicolò03-La cresta verde che si allontana verso il passo di San Nicolò
L'idea a questo punto è quella di percorrere la cresta erbosa che chiude la valle a nord. E' un itinerario facile anche se non segnato e permette di rientrare direttamente a Pozza. Tralasciati tutti i segnavia ufficiali, dalla sella prendiamo l'evidente sentierino che sale in pochi minuti sulla cima dell’Aut, la quota più alta della giornata (m 2490). Complice evidentemente la mancanza del segnavia, in pochi metri la folla del Brunech si dissolve: da qui in poi non si incontra più nessuno. A dire il vero un gruppetto l'abbiamo incontrato ma si erano persi...
04-Il Colac04-Il Colac
05-Licheni sulla cresta de l'Aut05-Licheni sulla cresta de l'Aut
Da L’Aut, con pendenza poco marcata e seguendo sempre il filo del crinale, si prosegue con piacevole saliscendi sui prati fioriti, che emergono dalla scura roccia. Splendide visuali sulla Crepa Neigra, sovrapposta ora al maestoso Sella, ci accompagnano in questo primo tratto della traversata.
06-Il caratteristico profilo della Crepa Neigra06-Il caratteristico profilo della Crepa Neigra
07-Il gruppo del Sella dalla cresta della val Jumela07-Il gruppo del Sella dalla cresta della val Jumela
08-Il gruppo del Sella dalla cresta della val Jumela08-Il gruppo del Sella dalla cresta della val Jumela
Una recinzione per gli animali guida i nostri passi verso la larga sella del Cjamol dove una famigliola, intenta a guardare una sintetica cartina, ci chiede lumi: sono chiaramente fuori sentiero e cerchiamo di indirizzarli nella giusta direzione. A questo punto la linea di cresta non è evidente e anche la traccia si fa meno marcata ma è sufficiente seguire la recinzione rimontando poi le ondulazioni che culminano sul Col Bel (m 2436).
09-Tempo in cambiamento sulla cresta della val Jumela09-Tempo in cambiamento sulla cresta della val Jumela
Due crinali si dipartono da qui: quello giusto è quello di sinistra che scende bruscamente verso la successiva insellatura. Seguendo fedelmente il filo del crinale si cala con attenzione per gradoni erbosi oltrepassando poi una serie di piccole ondulazioni. E' un tratto affilato ma mai difficile e lo si percorre piacevolmente, accompagnati da un bel panorama sui due versanti.
10-I prati in località La Bassa10-I prati in località La Bassa
11-Un tabià nell'insellatura La Bassa11-Un tabià nell'insellatura La Bassa
Su terreno via via più agevole si giunge in vista di un bel pascolo con fienili ma prima di scendere definitivamente è consigliabile intraprendere la piccola deviazione che porta sulla panoramica vetta del Sas de Pere da Fech (loc. La Bassa, m 2070, cartello al limitare del bosco). Si entra così nel fitto di larici e abeti, rimontando con qualche svolta fino a riguadagnare la cresta. La si segue quasi in falsopiano toccando la quota più elevata ma priva di visuale. Il belvedere si trova qualche metro più in basso e lo si raggiunge seguendo un corridoio naturale che ci porta al punto tradizionale di arrivo, affacciato magnificamente sulla val di Fassa. La grande croce si eleva a picco sui dirupi sottostanti e qui troviamo anche libro di vetta con la panca e il tavolo (m 2125).
12-Il gruppo del Catinaccio d'Antermoia dal Sass de Pere da Fech12-Il gruppo del Catinaccio d'Antermoia dal Sass de Pere da Fech
13-Il Larsec dalla cima del Sass da Pere da Fech13-Il Larsec dalla cima del Sass da Pere da Fech
Dopo essere ridiscesi si possono seguire le tracce più marcate che conducono alle baite sottostanti dove troviamo la pista di servizio che ci riporterà al parcheggio. Tramite questa si scende lungamente fino ad uscire dal profondo solco della val Jumela. Dopo una serie di tornanti fate attenzione ai cartelli che indicano a sinistra la scorciatoia per le case di Pozza.
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