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    Alpi Marittime - Laghi di Valscura
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giovedì 19 luglio 2012

Laghi di Valscura dal Piano del Valasco

Oggi altra escursione a laghi. Le Alpi Marittime sono ricche di specchi d'acqua di origine glaciale, disposti anche a grappolo, vicini l'un l'altro e di varie dimensioni. Oltre alle vette, questi rappresentano spesso la meta di una bella escursione come è il caso odierno, una classica di queste zone.
Vi risparmio il testo che descrive l’accesso al ripiano superiore del Valasco, reperibile nell’escursione al piano del Valasco.
01-I monti che chiudono il vallone del Valasco01-I monti che chiudono il vallone del Valasco
Dal ponte sopra la cascata, si lascia a sinistra il sentiero per i laghi di Fremamorta (cartello) e ci si tiene lungo la vecchia strada militare che traversa la piana superiore del Valasco, lastricata e comoda.
02-Il piano del Valasco con il rifugio02-Il piano del Valasco con il rifugio
Come molti altri esempi sulle Alpi Marittime, anche questa strada rimane in gran parte ben conservata con le massicciate di sostegno che ancora la sorreggono saldamente ad eccezione di qualche tratto che incontreremo più in alto.
03-La strada taglia un versante con affioramenti rossastri03-La strada taglia un versante con affioramenti rossastri
Finita la piana, si sale tra i larici iniziando una lunga serie di svolte. Dalle schiarite si intuisce bene la prosecuzione del nostro percorso, intagliato nelle rocce rosse sulla destra. Più in alto, in prossimità di un maestoso larice, troviamo il bivio principale del giro di oggi (cartello). Ora prendiamo a destra per il lago inferiore di Valscura; dal sentiero di sinistra, invece, scenderemo a chiudere l’anello.
Nel tratto successivo la pista riappare in tutta la sua originaria larghezza e percorre un piacevole tratto quasi in falsopiano intersecando anche un piccolo torrente con cascata.
Più avanti si nota sulla sinistra un valloncello di rocce rossastre con le serpentine dell’antica mulattiera che sale più direttamente, evitando l’ampio tornante verso il quale ci stiamo dirigendo. Il largo tracciato della strada ci attira maggiormente e così seguiamo quest'ultimo, raggiungendo il tornante dove la massicciata di sostegno ha ceduto restringendo per un breve tratto il cammino.
Dopo il tornante si attraversa un versante di rocce rosse, molto ripido, dove si è reso necessario costruire alte mura di appoggio. Si imbocca la galleria e la si oltrepassa entrando poi nella gola di Valscura percorsa ora da un torrentello. La strada si dilunga ancora compiendo larghe anse che, se de un lato consentono una camminata agevole e tranquilla, dall’altro allungano a dismisura i tempi di percorrenza. Se ne accorgono i nostri piedi alla fine di questo e di altri giri nella zona.
04-Un ospite della casermetta04-Un ospite della casermetta
05-Il lago inferiore di Valscura05-Il lago inferiore di Valscura
Sempre su strada lastricata si passa vicino ai resti di alcune casermette, una delle quali ospita mamma e cucciolo stambecco. Un paio di laghetti anticipano il primo dei due grossi laghi di oggi, il lago inferiore di Valscura sulle cui sponde ci fermiamo per una breve sosta. Molto più in alto, sopra l'altra estremità del lago, si nota la sagoma di una grande caserma ancora ben conservata.
06-Il lago inferiore di Valscura06-Il lago inferiore di Valscura
Dalle rive del lago proseguiamo sulla mulattiera che si inerpica a sinistra con alcune svolte. Poi in alto aggira una costa e arriva in vista di una grande distesa pietrosa (da queste parti prende il nome di comba). Si tratta di una enorme conca sospesa, coperta da grandi macigni di rocce grigie e rosate. Attraversarla non sarbbe uno scherzo ma ci viene in aiuto la strada militare qui ben conservata e liscia nella sua perfetta lastricatura.
07-La sorprendente lastricatura della strada militare07-La sorprendente lastricatura della strada militare
08-ungo la strada verso il lago del Claus08-ungo la strada verso il lago del Claus
Con qualche saliscendi su questo tratto inconsueto, in piena vista sul piano del Valasco, si superano due piccoli specchi d’acqua che anche qui precedono la conca del lago del Claus, nostra seconda meta (m 2344).
09-Il lago del Claus09-Il lago del Claus
10-Trasparenze nelle acque del lago del Claus10-Trasparenze nelle acque del lago del Claus
Questo è forse il più pittoresco dei laghi che visiteremo oggi in quanto con la sua forma irregolare da’ origine a parecchie insenature. Attirati da un promontorio, ci spingiamo fino alla fine di questo presso un grande macigno dove decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa.
Ritornati sui nostri passi, si costeggia il lago Claus fino a perdere quota con una serie di svolte che ci portano ad un ulteriore bivio. Da qui in pochi minuti si può salire al rifugio Questa ed al lago delle Portette.
11-Paesaggio ai bordi del lago del Claus11-Paesaggio ai bordi del lago del Claus
12-Presso le sponde del lago del Claus12-Presso le sponde del lago del Claus
Per noi invece è giunto il momento di chiudere a sinistra. Iniziamo la discesa che avviene su serpentine abbastanza malagevoli dal fondo sassoso fino a richiudere l'anello al bivio dell’andata.
13-Veratri sulle rive del lago del Claus13-Veratri sulle rive del lago del Claus
14-a strada militare prosegue verso i laghi di Fremamorta14-a strada militare prosegue verso i laghi di Fremamorta
Siamo qui sospesi sopra il piano superiore del Valasco che abbracciamo con lo sguardo. Ora scendiamo al rifugio Valasco e poi per pista al parcheggio.
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