Passato il periodo delle festività natalizie, senza troppi turisti in giro e un clima da inizio primavera abbiamo intrapreso una delle molte vie che portano al trekking: questa volta nell'isola portoghese di Madera, tra foreste, vie d'acqua e picchi vertiginosi. Percorsi suggestivi, così diversi dai nostri ma così attraenti. Ospitalità ottima e clima mite hanno fatto da contorno a questi giorni di relax.
Posta nell'Altantico a qualche centinaio di chilometri dalle coste africane Madera fa parte di un piccolo arcipelago.
L'origine vulcanica ha dato all'isola la sua caratteristica orografia, fatta di rilievi aspri, ripidi, quasi tagliati con la lama di un coltello. L'azione del tempo ha poi modellato le montagne creando un paesaggio segnato da profondi canyon e vasti altopiani.
Tanti rilievi, tanta vegetazione. L'isola gode anche dell'appellativo di isola dei fiori. La vegetazione, talmente lussureggiante da far pensare alle foreste salgariane, viene favorita dall'umidità del clima sub tropicale. Solo alle quote più alte compaiono bassi arbusti e ginestre spinose che colonizzano gli ambienti ventosi e aridi. A Madera trova la sua massima espressione il bosco di Laurisilva, una formazione forestale relitta composta da Lauri sempreverdi.
Il sole sorge tra nubi e costa
Da secoli gli abitanti hanno inventato un metodo per poter portare l'acqua che scorre sui ripidi fianchi delle montagne verso le piantagioni nelle assolate zone meridionali. Le
Levadas, canalette originariamente realizzate in legno e poi in pietra o cemento, corrono con pendenza minima disposte su vari livelli, fiancheggiano e assecondano costoni e pareti quasi verticali passando a volte anche in anguste gallerie di lunghezza variabile scavate appositamente per consentirne il fluire. I sentieri che le costeggiano fedelmente in tutto il loro contorto cammino sono ben percorribili. Nei tratti di forte esposizione (e ce ne sono, ve ne assicuro, parecchi!) dove il sentiero si stringe appresso alla
levada, o addirittura coincide con essa, a strapiombo sul nulla, si è provveduto a costruire una protezione formata da un passamano a due cavi. Seguendo le
levadas è possibile quindi compiere lunghe traversate con dislivello insignificante, oppure raggiungere gli angoli più remoti dell’isola dopo avere attraversato lunghi tunnel scavati nella roccia.
L'alba sul mare
La matrice vulcanica di Madera ha dato origine agli aspri rilievi del massiccio centrale. Gli itinerari possibili variano dai classici percorsi di montagna a quelli più spettacolari, addomesticati con l'ausilio di tunnel e passamani, che traversano le creste principali. Foreste, vie d'acqua, promontori, picchi arditi... non è finito l'elenco di attrattive. Il plateau in alta quota di
Paùl da Serra merita senz'altro una visita.
Ora, ripensando a uno degli ottimi caffè macchiati (
garroto) prodotti con macchina espresso italiana e gustati con un dolce della
pasteleria, andiamo a percorrere insieme alcuni itinerari dell'isola di Madera.
Durante le escursioni compiute nell'isola, sono stati girati diversi filmati che hanno dato origine al documentario "Madera" del quale potete vedere qui in calce il trailer.