Dal passo della Calla (m 1296), il più alto valico sul crinale dell'appennino tosco romagnolo, si prosegue con l’auto lungo la strada che sale in direzione nord ovest. Superato il rifugio Capanna (presso la locale stazione sciistica) si prosegue ancora per poco fino alla località Piancancelli dove si può parcheggiare. Seguendo le indicazioni dei cartelli prendiamo il sentiero per il monte Falco e il Falterona, le vette più alte dell'appennino tosco romagnolo.
01-Lungo la Pista del Lupo
Questo sentiero (chiamato La Pista del Lupo) è conosciuto da queste parti come "la direttissima" e ci porterà nell'arco di tempo di una mezz'oretta alla vetta del monte Falco. Nonostante il nome, il sentiero si presenta largo e comodo ed in breve ci conduce ad oltrepassare la fonte Sodo de'Conti, a m 1600, che da' origine al Fosso del Satanasso, ramo del Bidente delle Celle. Toponimi suggestivi e molto diversi da quelli che si incontrano dalle nostre parti.
02-All'interno del bellissimo bosco alle pendici del monte Falco
In origine, da qui il sentiero saliva direttamente in vetta, ma ora, per preservare alcune formazioni vegetali il percorso è stato deviato sul fianco del monte.
03-La prateria sommitale del monte Falco
Proseguendo, si raggiunge dapprima una zona prativa dove ci si innesta sul segnavia 00 del crinale che si segue a destra e in pochi minuti si raggiunge la cima del monte Falco (m 1657), costituita da un prato disseminato da arbusti di mirtilli e faggi contorti. E' raccomandabile evitare il calpestio del prato fuori dal sentiero per non danneggiare specie floristiche già in sofferenza. Il punto panoramico della sommità del monte Falco è stato attrezzato con panchina e staccionata di protezione.
04-Vista dal punto panoramico del monte Falco
Il tempo non promette niente di buono e la prevista visita al monte Falterona è rimandata ad un'altra occasione anche perché in giornata ci attende il lungo viaggio di ritorno a casa.
05-Lungo il sentiero di arrivo in vetta al monte Falco