Questa breve escursione ci porta a visitare un tratto particolarmente interessante del crinale appenninico compreso all'interno del Parco delle Foreste Casentinesi. La partenza si trova al passo della Calla (m 1296) dove si può lasciare comodamente l'auto. Il sentiero prende avvio oltre una sbarra lungo il segnavia 00 (indicazioni per Camaldoli). Si tratta di una larga mulattiera che si mantiene a ridosso dello spartiacque tra Romagna e Toscana ripercorrendo un tratto della via di pellegrinaggio all'Eremo.
01-Nella magica atmosfera tra nebbia e bosco
Si sale moderatamente lungo il filo di cresta fino alla prima elevazione del Poggione (m 1424). Da qui il sentiero lambisce il territorio della Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino che si sviluppa sul versante romagnolo (alla nostra sinistra).
02-Il crinale divide la luce dalla nebbia
Segue un tratto abbastanza pianeggiante poi, in corrispondenza di Poggio Pian Tombesi, poco più alto del precedente, la mulattiera si allontana dal crinale per traversare in versante toscano una pendice boscata a faggio e caratterizzata da grandi bancate rocciose.
03-I caldi colori dell'autunno
Poco più avanti, il sentiero entra nella Riserva che si sviluppa qui anche nel versante toscano.
Si cammina lungo un corridoio fiancheggiato da grandi esemplari di faggio che svettano diritti verso l'alto.
04-Banco di nebbia alle mie spalle
La densità e l'altezza delle piante crea una continua atmosfera di penombra resa ancora più magica da una nebbiolina aleggiante che dà corpo ai raggi solari.
05-Nella fustaia spicca il verde brillante dei muschi
Contornata una bella conca si raggiunge un piccolo avallamento dove si apre per la prima volta il panorama sullo scosceso versante romagnolo. Da qui un tratto ancora in falsopiano ci porta alla base del colletto sommitale di Poggio Scali (ancona e cartello naturalistico). Si tratta di un biotopo particolarmente prezioso e raro in questi ambiti boschivi perché conserva un lembo relitto di prateria alpina. Essendo sgombro da vegetazione il Poggio offre un bel panorama (m 1520) sull'intero territorio del Parco.
06-Poggio Scali, unico lembo di prato nella foresta
Il cartello suggerisce di non procedere direttamente alla cima ma di proseguire un centinaio di metri lungo il segnavia 00 fino a trovare il sentiero che porta sul cocuzzolo. In questo modo si evita di calpestare la minuscola prateria disturbando le fioriture di alcune specie alpine qui particolarmente rare come il botton d'oro.