Questa breve escursione ci porta a visitare trincee e caverne della prima guerra mondiale su una cima poco frequentata, nonostante la zona sia una delle più turistiche in assoluto forse dell'intero arco alpino.
01-La Croda dell'Arghena; sullo sfondo il Monte Rudo
Si percorre la SS 48b e arrivati a Misurina si percorre la strada che porta verso il Rifugio Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo. Abbiamo trovato parcheggio (gratuito) presso il casello per il pagamento del pedaggio (il transito sulla strada per il Rifugio Auronzo infatti prevede il costo, per un'autovettura, di 22 euro). A piedi lungo una strada sterrata che corre parallela all'asfalto, con una lieve perdita di quota, abbiamo raggiunto la Malga Rinbianco a m 1844, dalla quale si imbocca una pista inerbita nel bosco di conifere (cartello e indicazioni per Arghena. Ben presto i rumori del traffico vanno attenuandosi e dopo circa mezz'ora si arriva ad un bivio. Tralasciata la prosecuzione del segnavia principale a destra per forcella Col di Mezzo, ci si tiene a sinistra per arrivare poco dopo a forcella dell'Arghena (m 2087). Il valico erboso è segnato da una linea di trincea con copertura in legno. Più in basso a sinistra si intravedono resti di una costruzione in muratura delle truppe italiane che hanno combattuto qui.
02-La linea di trincea a Forcella dell'Arghena a m 2087
Si prosegue su un ottimo sentiero ricavato tra i mughi fino ad un successivo intaglio dove è possibile traversare alcuni metri a destra sul versante affacciato in Val Rienza per visitare una postazione in caverna. Con la lampada possiamo percorrere i pochi metri all'interno: superiamo dapprima un finestrone, poi scendiamo una ripida scala in legno (mancante di due gradini) che porta ad un'altra stanza con apertura sempre in vista della valle della Rienza.
03-L'ingresso alla postazione in caverna (lato Val Rienza)
Ripreso l'intaglio si può salire su terreno friabile alla caverna superiore sede di una postazione per cannone e dotata di un "armadio" in legno per munizioni perfettamente conservate. La finestra orientata sul Monte Rudo è sormontata da un fregio dell'Artiglieria.
04-L'ampia postazione in caverna superiore
05-Dall'intaglio la vista si apre sulla cima della Croda dellArghena
Ripreso il sentiero si superano i resti di una postazione di teleferica.
06-Resti della stazione di teleferica
Al successivo bivio prendere a destra e superare un salto di roccia gradonato che rappresenta il tratto più impegnativo dell'escursione (I grado). Infine per comodo sentiero tra i mughi si raggiunge la ampia cima della Croda dell'Arghena (m 2251) che consente una ottima vista sul vicino monte Piana e sulle Tre Cime, tutte zone che brulicano di visitatori.
07-Le Tre Cime di Lavaredo dall'erbosa vetta della Croda dell'Arghena (m 2251)
Tornati al bivio sottostante la paretina rocciosa, lo si imbocca questa volta nell'altra direzione percorrendo un'aerea cengia scavata nella roccia.
08-La cengia nella roccia alle pendici della Croda dell'Arghena
La cengia è larga fatta eccezione per due punti in corrispondenza di altrettanti ponticelli franati (cavo).
09-Vecchi ponticelli in legno conducono all'ingresso della postazione
Il camminamento conduce in breve all'ingresso di una lunga caverna che ospita cassettoni per munizioni.
10-I cassettoni in legno per le munizioni ancora in ottimo stato allinterno della postazione
In fondo si apre una grande finestra affacciata verso la cima nord del Monte Piana.
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario.