Da Salakos proseguiamo ancora la salita in auto, compiendo un tratto di strada all'interno del bosco, in direzione di Hotel Elafos. Lasciata l'auto nel punto in cui dalla strada principale si stacca la strada di servizio alla Villa De Vecchi, a piedi, in pochi minuti, si raggiunge la villa ormai in rovina che decidiamo di visitare al ritorno, per proseguire subito sul sentiero diretto al belvedere soprastante.
01-La cappella presso Villa de Vecchi
Si sale sul versante coperto da una ombrosa pineta dove numerosi schianti avvenuti nel tempo sono stati lasciati a terra, a lato del camminamento. Si interseca un dedalo di mulattiere che portano i segni delle antiche lastricature o rinforzature, per cui non sempre si sceglie il percorso migliore. In ogni caso non c'è molto da salire e in breve si arriva in prossimità della cresta dove il terreno si appiana. Dalla cresta si devia bruscamente a sinistra per risalire lentamente fino al punto più panoramico, un ottimo belvedere sulla parte ovest dell'isola.
02-Il terreno roccioso presso la cima di Profitis Ilia
Più avanti si vede l'altra quota del monte, occupata da un impianto di antenne. Dalla quota del belvedere, il sentiero prosegue con alcuni saliscendi sfiorando un grande cippo circondato dalla vegetazione. Si continua a scendere fino a quando siamo in vista della strada asfaltata. Senza raggiungerla, si piega sinistra per arrivare in breve ad una costruzione dal tetto coperto di erba e subito dopo alla Villa De Vecchis. Fu costruita dagli italiani nel 1936 per il governatore di Rodi, De Vecchi, ed è anche conosciuta come la villa di Mussolini anche se lui non ci venne mai. Doveva essere una bella palazzina, con una ampia scalinata di accesso, saloni luminosi e balconi, certamente un edificio assai lontano dalla classica architettura greca. Ora è stata lasciata a se stessa e purtroppo vandalizzata con scritte sui muri.
03-Gradinatura presso la cima di Profitis Ilias
04-La facciata della villa De Vecchi
05-La scalinata alla cappella