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giovedì 13 gennaio 2011
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Roques de Garcia

Oggi decidiamo di passare la giornata ancora sulla Caldera, è un ambiente troppo particolare e suggestivo per non frequentarlo di nuovo. Visitiamo con l'escursione odierna Roques de Garcia : un percorso circolare non troppo lungo che parte dalla rotabile che attraversa Las Canadas del Teide, la grande e piatta caldera vulcanica. Sopra tutto spicca sempre, alta, la piramide imbiancata del Teide. Siamo sempre sopra i 2000 mt e l'ambiente è abbastanza arido e l'aria frizzantina.
01-Le Roques de Garcia01-Le Roques de Garcia
02-Il Roque Chinchado02-Il Roque Chinchado
Il breve itinerario si snoda tra grandi pinnacoli di lava pietrificata in un ambiente disseminato da bassa vegetazione arbustiva. Il percorso è adatto a tutti e infatti vi troviamo numerosi camminatori.
03-Pinnacoli rocciosi delle Roques de Garcia03-Pinnacoli rocciosi delle Roques de Garcia
04-Bassi arbusti presso il Roque Chinchado04-Bassi arbusti presso il Roque Chinchado
Non mancano le formazioni laviche dalle forme più strane, che circondano anche la piccola forcella a cui si perviene. Dalla selletta ci si affaccia sulle pendici della parte opposta, protetti da un cavo. Se non fosse per il colore rossiccio delle rocce potrebbe sembrare una delle nostre sassose forcelle dolomitiche. Divallati un pochino, decidiamo di compiere la sosta con spuntino poco distante, in un punto alto che domina il sentiero del ritorno. In basso sul pendio omogeneo, osserviamo la svettante sagoma della Catedral.
05-Le curve della lava05-Le curve della lava
06-L'arido paesaggio sulla caldera del Teide06-L'arido paesaggio sulla caldera del Teide
07-Rocce vulcaniche ed arbusti sul sentiero che contorna le formazioni rocciose07-Rocce vulcaniche ed arbusti sul sentiero che contorna le formazioni rocciose
08-Gli ultimi pinnacoli prima di iniziare il rientro08-Gli ultimi pinnacoli prima di iniziare il rientro
09-Il cono del Teide09-Il cono del Teide
10-Guglie laviche10-Guglie laviche
Cominciamo la discesa in un ambiente che, per le asperità e i massi disgregati, ci ricorda un po’ le Alpi non fosse per il colore e la forma delle grandi pareti rocciose cariate nei modi più curiosi. Su tutti i pinnacoli, isolata sulle sabbie, spicca la bastionata verticale della Catedral le cui pareti sembrano costituite da piccoli blocchetti squadrati di uguale misura.
11-Lungo il sentiero di rientro11-Lungo il sentiero di rientro
Ci avviciniamo alla sua base per osservarla da vicino su un cordolo di rocce bianco verdine: un colore, non ancora visto, si aggiunge alla tavolozza del vulcano.
12-La Catedral12-La Catedral
13-La Catedral13-La Catedral
14-Contrasti cromatici presso la Catedral14-Contrasti cromatici presso la Catedral
Un breve saliscendi ci riporta alla chiusura dell'anello.
15-Le lisce rocce verde chiaro15-Le lisce rocce verde chiaro
Commenti
  • 29/01/2016 Fatta a Gennaio 2016. Spettacolare il paesaggio, giro non impegnativo come dislivello ma necessario essere attrezzati per il vento (il sole scalda ma l'aria è fredda) e scarpe con buone suole perché alcuni punti sono sdrucciolevoli, caratteristica comune a molti itinerari su terreno vulcanico. Consigliamo di arrivare presto per iniziare il percorso senza la massa di turisti che arrivano con auto e bus solo per fare le foto di rito vicino al piazzale. L'anello è percorribile in entrambi i versi, la differenza sarà la diversa prospettiva di luce sulle rocce nei diversi tratti, quindi consigliamo di valutare alla partenza. Per chi volesse unire questo giro a qualcosa di più impegnativo, a circa metà percorso parte il sentiero 23 che porta verso il Pico Viejo, da fare con buone condizioni di visibilità perché molto spesso la traccia del sentiero non è marcata e bisogna seguire i segnavia bianchi e rossi non sempre immediatamente evidenti. Davide e Patrizia - CAI Mestre
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