Avvicinamento
Percorrendo da Villa Santina verso nord la statale n.355 che risale il canale di Gorto, nel tratto compreso tra Ovaro e Comeglians si imbocca a sinistra la rotabile della
val Pesarina risalendola fin oltre Prato Carnico e Pesariis. Al Ponte Arceons, si piega a sinistra imboccando la pista che corre sull'altro lato della valle. Poco oltre la località Cuesta di Sotto (m 902), si incontra il divieto di transito e lo spazio per parcheggiare.
Descrizione
La pista, da qui in poi coincidente con il segnavia CAI n.204, sale ripida e a tratti cementata lungo i fianchi del rio Vinadia che poi ritroveremo molto più in alto. Il bosco che si sviluppa ai lati della strada è composto essenzialmente da
abete rosso al quale si aggiungono
larice e
faggio. E' l'
asclepiade, invece, a fiorire numerosa ai lati della strada segnando la fine della stagione estiva. In corrispondenza di alcuni stretti tornanti il bosco si dirada leggermente lasciando intravedere le prime interessanti visuali sul lato opposto della valle. A questa prima serie di svolte fanno seguito alcune anse più estese, eventualmente accorciabili tramite sentiero. Si arriva così al bivio principale della nostra escursione, poco oltre i 1300 metri, dove la pista si sdoppia (località Plan d'Aiar, tabelle). Piegando sul ramo di destra, seguiamo ora le indicazioni per la
casera Vinadia, mantenendo sempre il segnavia CAI n.204. Dopo un paio di curve, la pista si appiana per portarsi nuovamente verso il solco del rio Vinadia che rumoreggia più in basso. Alla successiva biforcazione, dopo una serie di tornantini, lasciamo a destra la direzione per casera Vinadiutta. Il nostro percorso si mantiene dunque sulla pista principale superando anche una piccola ancona oltre la quale inizia a prendere forma la vasta conca pascoliva compresa tra il
monte Pieltinis e il colle di San Pietro.
Casera Vinadia sembra vicina ma in realtà la pista deve ancora contornare lungamente la testata del vallone in ambiente sempre più aperto. Qui gli ultimi
larici lasciano progressivamente spazio alla fascia dei bassi arbusti composta da
rododendro,
mirtillo e
brugo. Al ripiano di
casera Vinadia Grande (m 1734) è il momento di fare una breve sosta per osservare il panorama e le fioriture tardive di
parnassia,
eufrasia e
carlina. Lasciata a destra la deviazione per
casera Malins, si raggiunge infine la dorsale che separa la
val Pesarina dal versante di Sauris in corrispondenza di
forcella Pieltinis (m 1881). La cima a destra è quella del
monte Pieltinis: dista una ventina di minuti e può essere facilmente inclusa nella escursione. Il nostro percorso, invece, piega a sinistra sulla dorsale che collega il valico dove ci troviamo alla
forcella Ielma. Si tratta di seguire la traccia disegnata sul filo erboso assecondando tutte le modeste quote che si incontrano durante la traversata. Raggiunto il punto più elevato (m 1968), si cala alla
forcella Ielma (m 1902) dove si intercetta la pista che collega la
malga Pieltinis alle casere che ora visiteremo in discesa. Passando alla base del colle di San Pietro, segnato da affioramenti stratificati, la pista cementata perde quota con pendenza decrescente portandosi al ripiano di
casera Ielma di Sopra (m 1680) con la vicina pozza di alpeggio. Superato anche il pascolo della malga, si rientra nel rado
lariceto che ci accompagna fino al margine del pascolo della
malga Ielma di Sotto (m 1502). Dopo essere rientrati definitivamente nel bosco, ci attendono un paio di svolte per arrivare alla
casera Palabona (m 1402), ora adibita a ricovero. Ancora una lunga diagonale ed eccoci ritornati al bivio principale dal quale poi utilizzeremo lo stesso percorso dell'andata.