Avvicinamento
Da Villa Santina si risale la
Val Degano lungo la statale n.355 attraversando in successione Ovaro, Comeglians e Rigolato. Oltrepassato anche Forni Avoltri, immediatamente dopo il ponte sul torrente Degano, si lascia la strada principale per piegare a destra verso Pierabech. Percorsi circa due km si parcheggia lungo la strada, poco dopo lo stabilimento delle acque minerali (m 1075, comodi spiazzi sui due lati).
Decrizione
Dal parcheggio si imbocca a destra il segnavia CAI n.141 che scende ad attraversare il ponticello sul rio Fleons. Il sentiero rimonta quindi nel bosco sfiorando la stretta forra del rio Bordaglia e, con qualche svolta, raggiunge la pista di servizio alla
casera Bordaglia di Sotto. Tenendosi poco distanti dal fondovalle si risale il vallone fino ad un bivio intorno a quota 1400: qui si lascia a sinistra la direzione principale per prendere il ramo di destra (CAI 141) che scende leggermente esaurendosi presso l’alveo del rio Bordaglia. In forma di larga mulattiera, il sentiero risale ora sul bordo del greto attraversandolo poco più a monte. Guadagnato il versante opposto, si continua in ambiente più aperto raggiungendo con qualche svolta i ruderi della
casera Ombladet di Sotto con le vicine stalle (m 1506 ). Con pendenza leggermente superiore, il sentiero riprende avvicinandosi ad una fascia rocciosa che viene superata sulla destra entrando in una macchia di
larice e
abete rosso. Dopo un tratto più articolato, con una diagonale si passa accanto alla targa del Terzo Reggimento Alpini uscendo poi sul limitare inferiore della radura inclinata che ospita la
casera Ombladet di Sopra (m 1656). Qui la mulattiera si dissolve tra le alte erbe, ma è sufficiente puntare direttamente all'edificio principale, protetto dalle slavine da una sorta di grande cuneo costruito a monte. La casera è in condizioni precarie e può fungere solo da ricovero in caso di maltempo mentre la stalla è completamente distrutta. Il sentiero prosegue sulla destra risalendo con qualche svolta l’ultimo lembo di bosco per raggiungere definitivamente l’orizzonte delle praterie presso un primo ripiano. Il larghi tornanti intersecano ora zone prative interrotte dalle lingue di pietre e ghiaia che discendono dal
monte Volaia. E' qui che ad estate inoltrata possiamo iniziare ad osservare alcune tipiche fioriture tardo estive come la
parnassia,
l'eufrasia,
la carlina e la
genzianella sfrangiata. Una specie di intaglio da l'impressione di essere arrivati in forcella, ma in realtà si tratta solo del secondo ampio ripiano. A queste ne segue un ultimo, dotato di provvidenziale sorgente ed infine il sentiero arriva alla
forcella Ombladet, crocevia di direzioni (m 2061). Prima di proseguire, dalla forcella si può piegare a sinistra seguendo una linea trincerata che conduce ad un grande riparo in caverna (breve gradino roccioso esposto). Sarà anche l'occasione per osservare la fioritura della
genzianella di Carinzia. Dal passo si imbocca ora a destra (ovest) il sentiero CAI n.169, salendo leggermente per arrivare sulla cresta. Dopo essere passati sull'erboso versante di sinistra si riguadagna il filo e con breve discesa su terreno scuro e friabile si cala ad un intaglio. Da questo la mulattiera, ora ridotta in larghezza (attenzione ad alcuni punti franati ed esposti), sale in diagonale verso la dorsale sud del monte e, con alcune ampie svolte, la raggiunge nel punto in cui, dall'altro versante, sale il sentiero che proviene da
casera Monte dei Buoi. Con panoramico percorso di cresta si arriva infine sulla piccola vetta della
cima di Ombladet (m 2255). Poco sotto questa si possono osservare i resti di un edificio mentre la cima è traforata da un caposaldo che ha mantenuto ancora il tetto cementato. Per il ritorno si utilizzerà il medesimo itinerario.
Avvertenze
Il tracciato allegato è relativo al tratto compreso tra il bivio della pista forestale e la vetta. Per la parte iniziale si veda il tracciato dell'
Anello del Lago di Bordaglia
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