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    Piccolo Jof di Miezegnot da Valbruna
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    Piccolo Jof di Miezegnot da Valbruna
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    Piccolo Jof di Miezegnot da Valbruna
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Piccolo Jof di Miezegnot da Valbruna

Avvicinamento

Da Valbruna proseguire lungo la strada che si inoltra nella val Saisera per poco meno di un km. Lasciato a sinistra l’ultimo bivio per rientrare nell’abitato si incontrano, sull’altro lato della strada, le segnalazioni del sentiero CAI n.607 (m 821, ampio parcheggio).

Descrizione

Il primo tratto della escursione coincide con la salita alla malga Rauna e alla Cappella Zita alla cui relazione si rimanda per i dettagli. Dalla radura della Cappella si entra immediatamente nella fitta abetaia giungendo in breve al crocevia, dove ci si innesta sul segnavia CAI n.606 proveniente da malga Strechizza. Sempre in costante salita, si rimonta il bosco che progressivamente si arrichisce di larici mentre fanno anche la loro comparsa i primi mughi. Più in alto si arriva ad un ripiano dove si notano ancora le vestigia, ormai molto rovinate, di edifici e baraccamenti austroungarici. Ora quasi in falsopiano, il sentiero aggira la quota 1765 sul versante orientale portandosi su terreno più aperto. Oltrepassato anche l’ingresso di una galleria, il sentiero si impenna iniziando a salire decisamente verso la cresta sulla quale si inziano a delineare le cime del Piccolo Miezegnot e dello Schwarzenberg. Il terreno è ora prevalentemente detritico e ospita in estate diverse fioriture legate ai versanti calcarei quali il rododendro irsuto e la genziana alata. Poco sotto la cresta il sentiero risulta in parte rovinato ed è necessario inerpicarsi su gradoni erbosi consolidati dagli ultimi mughi. Ancora una diagonale su fine detrito e ci si ritrova sulla dorsale che ci separa dalla Val Dogna, nel tratto che separa il Piccolo Jof di Miezegnot dallo Schwarzenberg. Accanto all’insellatura, sulla sinistra, una traccia conduce a un ricovero di guerra e all'ingresso di una galleria. La cima invece si trova sulla destra ed è raggiungibile tramite la traccia che termina sulla vetta del Piccolo Jof di Miezegnot (m 1954, targa). La discesa avverrà tramite il medesimo itinerario.

Avvertenze

Il tracciato allegato è relativo al tratto compreso tra la Cappella Zita e la vetta. Per la parte iniziale si veda il tracciato della salita alla malga Rauna e alla Cappella Zita.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Luglio
Carta Tabacco
019
Dislivello
1100
Lunghezza Km
14,4
Altitudine min
821
Altitudine max
1954
Tempi
Dati aggiornati al
2017
I vostri commenti
  • 25/08/2021 Il 7 agosto 2021 siamo saliti al Piccolo Jof di Miezegnot come da relazione. Il percorso e sostanzialmente a posto e non presenta difficolta particolari, l unico tratto che richiede un po di attenzione per la ripidezza e la natura friabile del terreno e quello finale in salita alla forcella, dalla quale una traccia tra i mughi conduce in un paio di minuti in cima. La giornata grigia ci ha negato ampi panorami, appena intuibili dietro le nubi le maestose pareti del Montasio e dello Jof Fuart. Per variare la discesa, tornati sui nostri passi sino al bivio poco sopra Cappella Zita, abbiamo svoltato a sinistra seguendo il segnavia CAI 606 che ci ha condotti sino a Malga Strechizza e poi il 608 (il sentiero scende nel bosco e non sembra particolarmente frequentato), tramite il quale abbiamo raggiunto l ampia insellatura di Forcella Nebria, per ridiscendere a Valbruna tramite la pista. Un saluto a tutti!
  • 18/07/2021 Bella escursione; il primo 'pezzo', da Valbruna a Malga Rauna e' molto tranquillo. Si pu� tagliare qualche tornante della strada sterrata con l'ottimo sentiero 607, che sebbene ripido e un po' scivoloso, e' in ottimo stato. Dopo Cappella Zita il sentiero e' sempre in perfetto stato, ma si fa sempre piu' ripido e difficile mano a mano che ci si avvicina alla cima, fino all'ultimo ripido traverso su terreno detritico, che richiede un po' di attenzione sia in salita che in discesa. Anche in questa giornata coperta si ammirano splendidi paesaggi sullo Jof di Montasio... Molto interessanti anche i resti delle costruzioni militari, i cunicoli e le scale scavate nella roccia.
  • 21/08/2019 Errata corrige: Ove, nel precedente commento ho indicato "nel versante ove prosegue il 607", va inteso il 606. Mi scuso.
  • 20/08/2019 Tra i miei torti c'è quello di snobbare alcune mète. E' il caso del Piccolo Jôf di Miezegnot. Oggi ho rimediato salendoci come da precisa relazione di SN. Nel tratto iniziale ho seguito la strada bianca per evitare la ricca vegetazione e prendendo il 607 ove lo stesso taglia ortogonalmente la strada. Qui conviene seguirlo per il risparmio di percorso che si ottiene. Conviene riutilizzare la strada dopo il terzo taglio di tornanti ad evitare la zona prossima alla malga Rauna che è un misto caotico di erbe e ramaglie. La strada è stata liberata dagli schianti, ma fuori percorso fervono ancora i lavori di esbosco. Ben sfalciato il tratto da malga Rauna fino a Cappella Zita. Da quì in cima tutto come da relazione. Giunti alla Targa nei pressi della cima, volendo salire sulla cima più alta, basta salire i 3 o 4mt su facile roccia di 1° grado. Da quì, ritornato alla selletta, ho pensato di copiare l'idea d'altri di chiudere l'escursione ad anello calandomi una 50ina di mt nel versante ove prosegue il 607 e risalendo dapprima a una selletta ghiaiosa e poi ove si diparte la deviazione che porta in cima al Jôf di Miezegnot su terreno tipico di tutta questa dorsale. Da quì il prosieguo, tramite via ora attrezzata ottimamente nella parte alta e quindi sicura (Grazie a chi è intervenuto), per il Ric. Batt.ne Gemona, la Sella di Somdogna, il Rif. Grego e la discesa in Valsaisera. Finale con qualche km di asfalto fino all'auto nei pressi di Valbruna. Anello di assoluta soddisfazione, a mio parere. Mandi e buine mont a duç.
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