Avvicinamento
Percorrendo la strada statale che da Tolmezzo sale al passo di Monte Croce Carnico, giunti all’altezza del ponte sul Chiarsò presso Cedarchis, si gira a destra in direzione di Paularo. Poco prima di questo si gira ancora a destra in direzione di Dierico attraversando i ponti sul Chiarsò e sul Rio Mueia. Dal centro del paese, in base alle condizioni dell'innevamento, si può lasciare l'auto nel parcheggio coperto oppure imboccare via Ellero. Dopo una marcata ansa la stretta rotabile raggiunge una cappelletta e successivamente le ultime case di Faul oltre le quali si può proseguire ancora fino all'impluvio del Riu Sec (m 786, parcheggio limitato).
Descrizione
Il
ricovero Chianeipade costituisce la meta di una bella passeggiata adatta a tutti. Tuttavia se, nel periodo invernale, la pista dovesse essere ghiacciata, sarà necessario fare la dovuta attenzione nei tratti a maggiore pendenza. Dopo la briglia del Riu Sec la strada si biforca: la nostra direzione si trova a sinistra lungo la pista cementata che sale con decisione a fianco del greto. Allontanandosi dall'impluvio, dopo alcune rampe, la pista piega a destra salendo ad una costa. Con pendenza minore, alternando brevi strappi a tratti più orizzontali, la strada disegna due larghe anse portandosi al Plan da Baree (m 980, fontana, crocifisso e punto di sosta). Qui, all'ombra di una bella abetaia, è stato costruito un piccolo ricovero in legno sempre aperto e dotato di cucina economica, panca e tavolo. All'uscita dalla macchia di conifere la pista riprende a salire in diagonale sulle pendici del monte Chiastilirs. Dove la strada spiana per passare sopra un alto dirupo (panca) si incontra un ulteriore bivio: noi proseguiremo a sinistra ma prima può essere interessante andare a visitare il canyon del Rio Cullar che si intravede più in basso. Per questa breve variante, al bivio prendiamo a destra per andare a intersecare il corso del torrente: qui è possibile scendere a fianco del greto fin dove questo si rinserra a formare una stretta gola. Se la portata dell'acqua è modesta si può cercare di proseguire ulteriormente altrimenti si ritorna sui propri passi. Ripresa la direzione corretta si attraversa ora un bellissimo bosco solcato da piccoli rii e formato prevalentemente da
faggio e
abete bianco. Con pendenza via via minore si arriva così all'incontro col segnavia CAI n.438 che sale da Casaso e che ci accompagnerà fino alla meta (panca, cartello CAI). Dal bivio la passeggiata prosegue a destra nell'abetaia della foresta di Forchiutta che, dopo poco, si apre nella radura del
ricovero forestale Chianeipade
(m 1248). Il piano superiore è adibito ad uso forestale mentre il piano terra è riservato ai visitatori che hanno a disposizione una bella stufa, tavolo, panca e vari utensili da cucina. Scorrendo il libro firme si apprende che il ricovero è frequentato in ogni stagione e funge anche da base di appoggio per traversate più lunghe. Il crinale poco sopra il rifugio consente di gettare uno sguardo sul vallone del rio Turriea e sulle pendici dello
Zermula, ma non è certo per il panorama che si giunge fino al rifugio Chianeipade quanto piuttosto per la tranquillità e la bellezza dei boschi.
Per il ritorno si utilizzerà il medesimo itinerario.