il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • IMG_1121
    Anello del monte Briniza da Monteaperta
    Prealpi Giulie
  • IMG_1157
    Anello del monte Briniza da Monteaperta
    Prealpi Giulie
  • IMG_1158
    Anello del monte Briniza da Monteaperta
    Prealpi Giulie
  • IMG_1197
    Anello del monte Briniza da Monteaperta
    Prealpi Giulie
  • IMG_2612
    Anello del monte Briniza da Monteaperta
    Prealpi Giulie
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaV33

Anello del monte Briniza da Monteaperta

Avvicinamento

Dalla zona centrale di Tarcento si seguono le indicazioni per la Alta Val Torre oltrepassando il ponte per deviare successivamente a sinistra lungo la strada statale n.646. La si percorre per oltre quattro km fino ad imboccare sulla destra il bivio per Villanova. Oltrepassato il paese, dopo altri 2,5 km, si piega a destra per Monteaperta. Una volta giunti nella zona centrale si individua a sinistra un cartello che porta all’attacco del segnavia CAI n.710 (m 608, parcheggio lungo la strada).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Vento
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Maggio
Carta Tabacco
026
Dislivello
1200
Lunghezza Km
12,8
Altitudine min
614
Altitudine max
1636
Tempi
Dati aggiornati al
2014
I vostri commenti
  • 12/07/2021 L'idea iniziale era di spostarci dapprima verso Nord Ovest, poi a Ovest ed infine si � deciso di puntare a Est dove le previsioni meteo sembravano migliori. Percorso classico, come proposto dalla guida, per me c'� gamba e fiato da recuperare e la salita � resa un po pi� faticosa dalla calda umidit� che appesantisce l'aria, � comunque sempre bella questa lunga cavalcata di cresta con lo sguardo su due valli. Nessuna difficolt� oggettiva se non fosse per il percorso particolarmente inerbito, mai visto un verde cos� rigoglioso, occorre prestare attenzione ad ogni passo per non mettere un piede in fallo; fioriture un po' indietro per la stagione, profumate e gustose fragoline di bosco cercano nascondiglio sotto la verdissima vegetazione. Il cielo ci regala ampi sprazzi soleggiati con vista fino al mare, ma poi si incupisce mentre raggiungiamo sella Kriz, abbandonata l'idea di raggiungere anche la Punta di Montemaggiore divalliamo comodamente lungo il sentiero.711 mentre qualche goccia di pioggia ha deciso di accompagnarci fin quasi alla fontana; oggi niente crostata, solo un caff� ed un mega gelato a Tarcento. (domenica 1107.2021)
  • 07/11/2020 Escursione del 06/11/20, percorrendo l'anello in senso orario per evitare la parte ripida in discesa, siamo saliti per il sentiero CAI 710 fino al bivio a mt.1565, nei pressi del monte Testa Grande, in poco più di 2 ore di salita, prima ripida nel bosco e poi ancora più verticale seguendo una traccia segnalata ben battuta su pale erbose (in alcuni tratti la pendenza raggiunge i 40°). Dal bivio abbiamo incominciato a seguire il bellissimo percorso di cresta segnalato che nel complesso comporta numerosi saliscendi ed alcuni tratti esposti che richiedono attenzione costante. In meno di 1 ora abbiamo raggiunto l'ampia cima del monte Briniza che si trova a circa metà della traversata, proseguendo poi nel percorso, che presenta in alcuni tratti alcune difficoltà in più, rappresentate dalla maggiore asperità del terreno in alcuni punti, in un’altra ora di cammino abbiamo raggiunto la sella Kriz. Dalla sella abbiamo preso la via della discesa attraverso il sentiero CAI 711, fino alla quota di mt.1028, dove ci siamo raccordati alla traccia del vecchio sentiero 711 (ora dismesso) indicata da un cumulo di pietre sulla destra. Quest'ultima traccia non è più segnalata, ma è ben battuta e pulita, solamente in un lungo traverso poco dopo l'inizio presenta alcuni tratti molto esposti ove bisogna prestare molta attenzione. Dopo l'ultimo tratto ripido del sentiero dismesso, che attraversa l'alveo di un torrente, in poco più di 2 ore di discesa da sella Kriz abbiamo raggiunto il punto di partenza concludendo questo remunerativo anello in 6 ore circa (escluse le numerose soste).
  • 13/01/2020 12/01/2020-Da Monteaperta saliti alla forcella Kris lungo la ampia mulattiera dalla pendenza costante.Per un bel tratto si sale all'interno della boscaglia, in questa stagione non tanto fitta; poi in alto lo sguardo si apre libero. Sale un ciclista. Alla insellatura di forcella Kris il panorama si apre sul Canin e l'aria che sale da nord fa sentire la differenza di temperatura. Si ritrovano le nostre vecchie firme sul libro di vetta e si siglano quelle odierne; dopo questo tradizionale rituale si prosegue, in breve, sulla prima quota verso ovest. Escursionisti vengono dal e proseguono per il Briniza. Segnalano ghiaccio sui brevi tratti di cresta a nord.Il percorso da Monteaperta alla Sella è in ottime condizioni e non c'è nulla da segnalare: escursione ottima per il periodo; l'assenza di neve garantisce una percorrenza ottimale.
  • 20/11/2019 Rieccomi qua e questa volta con gli “Scoiattoli” del Cai di Pasian di Prato ed anche oggi il meteo non sembra essere entusiasmante, ma dopo i diluvi delle settimane passate non saran certo un paio di nuvole a fermare gli scarponi, e c'è anche Daniela; pochi giorni fa dal Matajur lei, poco conoscitrice delle montagnole furlane, mi aveva chiesto, interessata, cosa fosse quella robetta lunga là...ma la dorsale del Gran Monte mia cara, una bella cavalcata di creste ed allora eccola unita a noi, a sbuffare con noi mentre saliamo ripidamente lungo il sentiero 710; il terreno non è male, umido ma non scivoloso, si cammina senza patemi ed in due ore siamo al bivio in cresta. Un'occhiata sotto ed un'occhiata davanti, un po' di vento, zero neve, nuvolosità che ogni tanto lascia indovinare che dietro c'è il sole, ma dietro dietro e si comincia con i sali scendi, camosci che fuggono veloci, poi qualche millimetro di neve che rende scivolosi i sassi ed intanto il vento si fa più freddo trasportando gocce ghiacciate. Briniza con brevissima sosta fotografica, dopo l'ultima risalita il vento scompare cedendo il posto ad un pallido sole che rincuora, sella Kriz è guadagnata dopo lo slalom fra i massi affioranti, raggiunta la mulattiera di discesa rifiatiamo comodamente seduti al sole, la lingua si scioglie, battute e proposte per la prossima uscita. Completiamo l'anello utilizzando la traccia nera che si stacca a destra della mulattiera alla quota m.1028, ora sgombra da rovi e sempre ben individuabile e percorribile e deposita al piccolo parcheggio da dove inizia il sentiero 711; è sempre una gran bella escursione, tutti contenti, la giornata si concluderà gustando con soddisfazione bontà dolci e salate con davanti a noi l'ultimo regalo della giornata: un bellissimo tramonto di fuoco.
  • 26/05/2019 Per la rentrée dopo un lungo stop scelta questa bella cavalcata di cresta, Monteaperta punto di partenza ed arrivo per questo appagante anello del monte Briniza, come sempre di grande respiro, oggi il sole è stato discreto compagno fino all'arrivo in cresta, un lieve venticello ha poi fatto aprire le danze alla nebbia, poco simpatica compagna mentre ci si deve districare su zolle e sassi in un tripudio di orecchie d'orso, la sosta sul monte Briniza è stata rallegrata dalla schiarita dell'orizzonte, vista fino al mare, a sella Kriz qualche goccia ha accompagnato i morsi all'ultima mela e poi le gocce sono diventate pioggia. L'idea iniziale di evitare parte della mulattiera utilizzando la traccia nera che si stacca a quota m.1028 è stata abbandonata perchè dopo pochi metri di buon sentiero questo diventa un intrico di ramaglie, la veloce discesa è stata movimentata dall'incontro con una vipera ben in carne e lunga ca, cm.50, ha subito rizzato la sua testolina esitando un po' prima di rintanarsi fra le rocce e poi il diluvio ha reso l'ultimo tratto di mulattiera un torrentello; alla fine non ci ci stanca di riguardare quella fila di cime e cimotte e quelle belle ripide praterie
  • 24/03/2019 Bel giro fatto oggi saliti dal 711. Giornata calda e secca. Panorama stupendo con leggera foschia. Giro da fare se si è allenati e con gamba. Ridiscesi poi non per il 710 ma per il sentiero che porta a Cornappo, molto ripido. Bellissime zone, direi di evitare il giro in inverno ed in estate. Secondo me maggio è il mese migliore. Buona vita a tutti.
  • 05/03/2019 Anello percorso sabato 2 marzo 2019, esattamente come indicato nella guida. Il versante sud del Gran Monte è completamente asciutto e privo di neve, il sentiero CAI 710 sale deciso, con pendenza già sostenuta all’inizio e che aumenta vigliaccamente mano a mano che si sale, fino a rasentare quasi l’arrampicata sui ripidissimi prati sommitali. All’uscita sulla dorsale scopriamo ancora un discreto spessore di neve a nord, la cresta è sottile e l’esposizione sugli erti pendii e balze rocciose meridionali è accentuata dall’innevamento dell’altro versante. Il cammino si fa laborioso e prudente, un saliscendi continuo tra tratti puliti e cauti passaggi su neve morbida, che a volte nasconde traccia e segnavia. Poco prima della cima del Briniza la dorsale si allarga e si fa molto comoda, ma la pacchia non dura a lungo! Troviamo la vetta completamente innevata, solo un paletto emerge dal bianco, nessun libro di vetta in vista! Si riprende la traversata, la cresta si restringe nuovamente, l’innevamento aumenta e ci consiglia di indossare i ramponcini; la parte più impegnativa è il superamento dei due risalti rocciosi successivi, che richiede anche un traverso sul ripido versante innevato. Raggiungiamo con un certo sollievo la quota 1620, dove le difficoltà terminano e la grande croce di Sella Kriz appare ormai a portata di mano. Discesa molto tranquilla lungo la bellissima mulattiera (molto panoramica nella parte alta, un po’ noiosa più in basso nel bosco) che, con andamento lento e tra le prime fioriture di stagione, ci riconduce a Monteaperta. Anello di grande bellezza, con salita faticosa, cresta abbastanza esposta e complessivamente impegnativo. Meglio aspettare la scomparsa della neve. Sconsigliabile nei mesi più caldi. Assolutamente preferibile il senso di percorrenza orario proposto dalla guida per evitare il 710 in discesa. Mandi a tutti!
  • 31/12/2016 31/12/2016-L'ultima escursione dell'anno è alla sella Kris da Monteaperta: sole dalla mattina fino al rientro del pomeriggio. Inversione termica e assenza di vento per una panoramica e assolata gita; incontrato, stranamente, pochissimi escursionisti. La salita è, al solito, molto comoda. Binocolando, è presente una comitiva in vetta allo Zaiavor. Che l'anno nuovo porti a tutti serenità e salute!
  • 19/06/2016 Grazie ad una parziale tregua del maltempo accompagnati da un tiepido solo siamo saliti decisi per la mulattiera del sent.711 in cima il celo libero da nuvole minacciose ci ha portato a scegliere il sentiero 710 per il ritorno dopo un bel percorso di cresta il ripidissimo sentiero ci ha messo a dura prova per fortuna tutto è andato bene ...consiglio vivamente di affrontare l' anello in senso inverso ,prima il 710 e poi il 711 buona vita a tutti!
  • 25/04/2016 Forse è già stato segnalato, non ho letto tutti i commenti. Scusate se è così. A Monteaperta, presso l'inizio del sentiero per Sella Kris,Briniza, è stato realizzato un piccolo parcheggio. Permette di evitare di lasciare le macchine sulla strada, molto opportunamente. Bravo il Comune o chi l'ha realizzato. Circa 5-6 posti forse di più se si parcheggia con un po' di attenzione.
  • 18/04/2016 15/04/2916 La mattinata grigia sconsigliava quella "zona"ma ormai era deciso... Sella Kriz; nella salita però qualche apertura mi rincuorava nell'interminabile panoramica mulattiera facendomi ben ben presto arrivare in Sella, la nebbia, che ora scendeva dal Mt.Briniza obbligava a un cambio programma e cambiare direzione, e per cresta salire a Dx in quota sulla cima sovrastante il Ric.a.n.a.Montemaggiore per foto e situazione neve verso nord.La ridiscesa in Sella, ora che la situazione meteo era migliorata, il Mt.Briniza era la "meta";Non difficile la salita con la neve ormai al limite sentiero, ostruendolo a tratti obbligando solo a poche ed attente varianti...una breve sosta in cima, ora che le nubi si erano alzate,e il sole illuminava le cime imbiancate offrendo una meritata panoramica;con prudenza la discesa per l'esile cresta...e il rientro per lo stesso percorso. Mandi
  • 21/01/2016 Salgo il troi scodinzolando, non vedo l’ora d’esser su. Appena fuori dal bosco, la prima coppia di camosci della giornata soffia e fugge. Poi incrocio un mugo. Non uno qualsiasi. Il patriarca. Tanto enorme da sembrare un pino nero dal look alternativo, senza smanie d’altezza. I passi accondiscendono alla bramosia che li guida, finché l’inconscio ne combina una delle sue. La traccia sa più di calpestio di zoccoli che di zampe. Mmmh.. la conferma a quel che penso vola in circolo, alta e ad ali spiegate sopra la mia testa. Sono uscito dal troi e qualcuno l’ha notato. Ovviamente la prendo come un’occasione. Miro ad un spuntone di roccia che preannuncia, dietro di sé, l’occasione di menar le mani. La ripidezza del manto erboso è attenuata dal suo terrazzamento che lascia libertà di scelta ad ogni passo, poi della roccia buona. Mi rendo conto d’aver risalito uno dei costoni che cingono il rio Gleria, sbucando più a levante del troi. Ma figuriamoci se non torno sui miei passi! Da quando son in cresta non capisco più nulla. Non so dove guardare. Non controllo le zampe. Così arrivo fino al Contesa. Solo lì riesco a frenare sulla neve l’impeto di continuare al Mali Vrh. Una brezza gelata mi fa compagnia. A dispetto delle previsioni il sole non è riuscito a spezzare un manto grigio. La luce è fioca. I colori iniziano a desaturarsi. Anche se attorno si riconoscono le alture delle valli e le cime più alte, i miei occhi son tutti per lui. Per le sue curve, per il suo piumaggio autunnale. Di bianco ce n’è poco. Sul troi un paio di centimetri, raramente ghiacciati. La luce si fa sempre più strana. La foschia da cui emerge il Cavallo si tinge di rosa. Lo scricchiolar della neve denuncia un’altra camoscievole fuga nelle pareti settentrionali. Poi la mulattiera. Piiiigra! Dal fondo aspro, scende a svolte infinite. A parte i primi tornanti, c’è poco da tagliare e correrci sopra non è il massimo. L’ultimo camoscio della giornata mi osserva perplesso. Così quando inuna curva noto un ometto da cui diparte una traccia, la prendo al volo. Esile ma evidente, punta al fitto boschetto di Pino nero. Si fa via via più morbida ed incita al trotto. Frenato, a volte, solo per ammirare degli splendidi esemplari, coniferosi e non. Giunto a Monteaperta mi volto verso quella dorsale in fiamme. Nuovamente divenuto preda, mi riprometto di tornarci in primavera salendo dalla val Torre. Faccia pure di me ciò che vuole.(20.01.2016)
  • 25/10/2014 Salito ieri 24/10/14 il Monte Briniza da Monteaperta transitando per Sella Kris, gran panorama, una spruzzata di neve sul Gruppo Canin, entusiasmante l'aerea cresta fino alla cima, che in alcuni punti data l'esposizione ai ripidi verdi richiede attenzione poichè il sentiero è appena accennato.Solo un tratto su crestina rocciosa impegna le mani, ma nulla di difficile.
  • 02/06/2014 01/06/2014-Da Monteaperta saliti alla forcella Kris per la gradevole mulattiera, sempre di pendenza costante, che permette di tenere un buon ritmo. Usciti dal tunnel ombroso di noccioli si apre un ampio panorama verso il mare; più in alto alcuni zig zag sono esposti sui ripidi pendii verdi. La grande croce di sella Kris inganna sulle distanze! Alcuni saliscendi ci portano infine, con percorso più impervio, al Briniza e ai suoi ometto e libro di vetta. Genziane, iris graminea, primule orecchie d'orso. Breve pioggerella all'inizio del percorso e poi tempo più che buono, 4 escursionisti (e un cane) oltre a noi.
  • 24/04/2014 23 Aprile 2014.Anello del Gran Monte da Monteaperta.Della serie squadra che vince non si cambia ad una settimana di distanza dall’escursione dei Tubers si è deciso mettere alla prova lo stato fisico, di questi tempi con le cime ancora innevate è un ottimo allenamento . L’anello da Monteaperta ci porta in vetta al M.Briniza. Appuntamento a Tarcento in piazza,da qui dopo un caffè si procede per la destinazione con un auto, attacco alle 07:50 , la giornata è splendida le nuvole ancora distanti e un gradevole frescolino nell’aria, si decide subito di partire in maglietta, visto che ci attende il ripido sentiero 710 . Passo veloce, per cavalleria e scarso allenamento do la precedenza alle signore, come viaggiare con una station vagon ,avendo davanti una ferrari e una Maserati. Immersi in un paesaggio da mozzafiato, ripido e assolato pendio erboso che contrasta con l’azzurro del cielo, fino a imbatterci in un campo minato. Alias mine antiuomo composti da lepidotteri “Processionarie “ .Luciana scout procede con cautela segnalando a Luciana, che dopo attenta analisi riferiva al sottoscritto le posizioni. Scampato il pericolo senza perdite si procedeva verso l’ultimo tratto di pendio , che con ironia Loredana definiva più facile , 200 mt quasi verticali ,segnati da paletti che si moltiplicano con l’incedere dei passi .Finalmente ..Luciana grida La neve marginale sul lato nord ci fa da “ Guard Rail “ , rassicurandoci per eventuali cadute, procediamo lesti, fino ad arrivare sulla sospirata vetta, coperta per metà di neve, refrigerio per i nostri scarponi. Sosta d’obbligo e firme sul libro di vetta, meditazione trascendentale sulle cime circostanti, Musi, Canin ecc ecc.., ripreso il viaggio verso l’affilato profilo di cresta ( saliscendi continuo ) con qualche gradino di roccia che fa da palestra per i primi rudimenti sull’alpinismo. Finita la kilometrica cresta si arriva alla croce posta sulla forcelletta ,dove il sentiero si interseca con il 711 che ritorna a Monteaperta tramite una mulattiera militare .Breve e attesa pausa prima del rientro. Loredana ci svela l’arcano, e dal suo zaino dopo aver tirato fuori di tutto ( Ramponi, corde, carte topografiche, un coniglio bianco ecc ecc, un soave profumo ci svela la gradita sorpresa. Una torta di mele preparata per l’occasione, adoro le mele. Gustato il dolce,indossati gli zaini l’escursione volge al termine. Un lungo ma tranquillo ritorno, su comoda e larga mulattiera, gli occhi e l’animo pieni di immagini e ricordi da conservare con cura nello scrigno dei ricordi.Riflessione finale: Appurato che il sottoscritto, Loredana e Luciana siamo di nascita escursionisti solitari, è sorprendente che ci siamo trovati a fagiolo , come se fossimo vecchi amici d’infanzia. Conclusione ; non è importante andare da solo o in compagnia in montagna, ma sempre e in compagnia “ dell’intelligenza “.Note: Dislivello non indifferente sia per la notevole pendenza di partenza sia per il dislivello totale, misurato in 1200 metri. Il tratto iniziale del sentiero 710 infestato da “ Processonarie “ , il tratto di cresta è sgombro da neve , la parte finale del sentiero che si innesta nel boschetto di nocciolo infestato di zecche, si consiglia di muoversi a centro del sentiero senza scuotere i rami.IL vostro affezionato “ Forestiero Nomade “, sempre innamorato … dei monti Friulani e non ..Malfy
  • 19/04/2014 Percorso venerdì 18 aprile.Salita per CAI 710, traversata in cresta a sella Kriz, discesa per il CAI 711.Sentiero di salita invaso dalle processionarie, ben segnalato fino alla uscita dal bosco, poi prestare attenzione ai radi segnavia.Il percorso in cresta è sgombro di neve tranne per due brevi attraversamenti su ripido pendio neve appena sotto il cimotto di quota 1580 e il suo vicino (prestare molta attenzione, oppure seguire fedelmente la esile crestina rocciosa). Lungo ma rilassante il rientro lungo la mulattiera. La deviazione a quota 1028 è ora ben segnalata.Gran panorama.
  • 03/04/2014 Primo aprile:ispirato da Enzo Morelli (recente post su forum fotografia),salito alla Testa Grande,ho piegato a sinistra per raggiungere il Mali Vahr e,quindi,scendere a Micottis,per poi ritornare a Monteaperta tramite sentiero(vedi anello di Villanova)e strada asfaltata.Ripresa,dopo qualche mese,confidenza con il vero ripido approccio ai verdi,mi sono tenuto sul lato sud della dorsale,evitando la neve che ricopre,ancora abbondantemente,il versante nord.Ho dovuto,però,aggirare in basso un paio di mughete,traversando tratti esposti sulle pale sottostanti.Niente di particolarmente difficile,ma bisogna stare concentrati.La discesa dal Mali Vahr al monte Tanarobo si è risolta in una ripida discesa su prati e zolle puntando direttamente alla meta.Solo in prossimità della croce ho trovato una traccia evidente.Giunti al cocuzzolo con il manufatto,bisogna piegare a 90° a sinistra,trovando una traccia che diventa in breve un netto sentiero,fino a traversare il rio Malischiac.Passato un cancello che delimitava un pascolo,si segue il recinto fino a Micottis.E' un'escursione impegnativa,anche perché richiede anche l'uso delle mani,in appoggio e per aggrapparsi ai mughi nella progressione.Consigliata a chi ama i percorsi 'selvatici'.
  • 04/05/2013 Fatto oggi, sfidando le previsioni meteo che davano la possibilità di rovesci sui monti, in realtà il tempo è stato nuvoloso, con il sole che spuntava a tratti, ma senza neanche una goccia di pioggia. Per il resto, niente di nuovo da segnalare rispetto ai commenti precedenti, se non che la neve è ormai quasi del tutto scomparsa tranne che per qualche residuo nevaio sul versante nord del Gran Monte. Fare molta attenzione ad alcuni passaggi su roccia nel tratto tra la Briniza e la forcella Kris. Mauro.
  • 16/09/2012 Fatto quest'estate. Gran bel anello. Ottimo lavoro di manutenzione del Cai e sentiero sempre evidente. Salita inesorabile fino al Testa Grande e traversata in cresta fino al Briniza in stile "up and down". Postazione di guardia privilegiata sui Musi.
  • 09/05/2012 Fatto il 2/5/12. Il sentiero 710 è ripido e per chi non è allenato faticoso, ma fattibile.Su in cresta è stupendo. Noi da un lato, purtroppo, si aveva la nebbia, dall'altra (verso i monti Musi), il paesaggio era stupendo! Pochissimo ghiaccio.
  • 01/04/2012 Percorso l'1 di aprile 2012. Non molto esperti di montagna. Il 710 è ripido ma non troppo faticoso fino ai prati verso i 1200 metri. Lì abbiamo perso la traccia è il cammino, molto ripido è diventato faticoso. La passeggiata in cresta è meravigliosa, panorama mozzafiato.In cresta qualche breve passaggio abbastanza esposto. Ancora un pò di ghiaccio nella discesa dal Briniza verso Kris ma appena 10 metri. La mulattiera in discesa è comoda ma anche piuttosto lunga.
  • 24/03/2012 Fatto oggi 24/03/12 sentiero pulito, una lingua di ghiaccio di 20m invita alla cautela dopo il M. Briniza verso Kris. Un piccolo problema di orientamento in salita poco prima dell' erto pendio erboso verso la sella quota 1550m, un segnavia su un albero secco invita ad andare a dx mentre il sentiero va a sx. Già numerose le fioriture: crocchi, bucaneve e primule; c'è stato pure un incontro con un gruppo di camosci e di 2 falchi in cresta! Il rientro così proposto è lungo ma non faticoso, merita di trovare e fare la variante al 711 come segnalato da altri.
  • 21/01/2012 Mi sono accorto che ho scritto erroneamente "deviazione verso sinistra" mentre è ovviamente "deviazione verso destra".
  • 21/01/2012 Ho tentato oggi di arrivare sul Briniza, ma sono arrivato poco oltre forcella Kris. Ho imboccato il sentiero 710 ma poco dopo ho preso la deviazione verso sinistra con l'indicazione 711 e dopo un'ora sono sboccato sulla mulattiera del 711. Ho proseguito su questa fino a forcella Kris, senza grosse difficoltà. Dopo aver raggiunto forcella Kris ho provato a proseguire sulla cresta in direzione del Briniza, ma la neve era troppo dura e a tratti anche ghiacciata, per cui dopo un po' ho rinunciato ma mi sono convinto che devo procurarmi un paio di ramponi! Mi sono consolato comunque con il panorama che si poteva godere anche da forcella Kris, la vista sul Canin, e non solo, è semplicemente fantastica. Mauro.
  • 12/12/2011 Fatto il 9/12/2011 visibilita' ridottissima quando ero in cresta. Cresta a volte affilata. Impossibile perdersi i segnavia sono perfetti. Complimenti alla sezione del CAi che li ha pittati.
  • 08/04/2011 Desidero solo segnalare a chi volesse compiere questo gratificante giro che il sentiero è totalmente sgombro da neve, salvo qualche metro in discesa dal Briniza verso sella Kriz ma facilmente aggirabile su roccia, percorribile in tutta sicurezza.Loredana
  • 23/05/2010 percorso oggi 23/05/2010, tempo splendido per gran parte dell'escursione, vista fino al mare; incredibili fioriture d orecchia d'orso e genziane! Bello, solo un po' di attenzione alle zecche in particolare sul sent.710. Loredana
  • 05/12/2007 concordo...l'abbiam fatto sabato scorso primo dicembre...bel giro...poi un mare di nuvole sulla pianura... mozzafiato!...la cresta non presenta difficoltà, solo fare attenzione in caso di ghiaccio e neve...due anni fa abbiam rinunciato e siamo ridiscesi per il sentiero 710...
  • 07/06/2006 Scendendo da forcella Kris, ad una svolta della mulattiera si può prendere un sentierino, un pò invaso inizialmente dalla vegetazione (ma non c'è il rischio di perdersi...), segnalato sulla carta Tabacco con tratteggio nero: è un'interessante variante che porta sempre in paese, proprio a ridosso dell'arrivo della mulattiera. Merita per la ricchezza della flora incontrata!
  • Invia un commento
Le vostre foto
  • Parte del percorso in cresta
    07/11/2020 Parte del percorso in cresta
  • Parte del percorso in cresta
    07/11/2020 Parte del percorso in cresta
  • Parte del percorso in cresta
    07/11/2020 Parte del percorso in cresta
  • Parte del percorso in cresta
    07/11/2020 Parte del percorso in cresta
  • in vista di Sella Kriz
    26/05/2019 in vista di Sella Kriz
  • Invia una foto
I vostri tracciati
Le vostre escursioni
Mappa Scarica il tracciato kml Scarica il tracciato gpx Visualizza mappa dettagliata - Apertura su nuova finestra
Profilo altimetrico
Altre escursioni in zona
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva