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    Attorno al monte Prat da Somp Cornino a Forgaria
    Prealpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaF24

Attorno al monte Prat da Somp Cornino a Forgaria

Avvicinamento

Da Majano o San Daniele del Friuli si seguono le indicazioni per Forgaria attraversando il Tagliamento sul ponte di Cornino. Sull'altro lato si seguono a destra le indicazioni per Trasaghis raggiungendo Somp Cornino dove si inverte la direzione imboccando a sinistra la strada che sale a Forgaria. La si percorre per circa 400 m fino ad individuare l'inizio del segnavia CAI n.817 (m 186, piccolo parcheggio in Via della Resistenza). A poca distanza si trova anche il lago di Cornino con l'annesso centro, entrambi meritevoli di una visita.

Descrizione

D al parcheggio il sentiero si innalza tra muretti a secco e radure nella rada vegetazione che si sviluppa ai piedi delle aride pendici soprastanti. Ad un primo bivio si lascia a sinistra il sentiero per il Ciuc da la Pale e pochi metri dopo anche una seconda deviazione a destra. Tenendo la direzione per stavoli Ledrania (segnavia CAI n.817) ci si accosta ad un ghiaione che il sentiero inizia a salire a comode svolte utilizzando una larga mulattiera a gradoni. Tra aprile e maggio fioriscono in questo ambiente gli arbusti dell'emero, orniello e del pero corvino mentre sul terreno abbondano viole, globularie piccole e pervinche. Più in alto il sentiero piega a destra per risalire a svolte un ripido costone boscato uscendo sul belvedere di Somp il Ciuc) (m 600, croce). Il segnavia prosegue a sinistra raggiungendo le vicine case di stavoli Ledrania dove si abbandona l'asfalto per accorciare un paio di tornanti oltre i quali si è ad un crocevia di strade.
Si tralasciano le due direzioni, destra e sinistra, per proseguire diritti (cartello CAI Piè di Cuar). Dopo pochi metri il segnavia piega a sinistra lungo una comoda mulattiera che in breve raggiunge un nucleo di stavoli. Con qualche saliscendi si attraversano alcuni suggestivi tratti dell'altopiano del monte Prat, tra estese fioriture di primula,erba trinità, anemone e colombine. Seguendo con attenzione il segnavia ci si destreggia tra piste ed ampie mulattiere il cui fondo è spesso punteggiato da tappeti di fiori. Si passa accanto ad una casa colonica posta al centro di una grande radura inclinata che si costeggia sulla destra. Dopo un rudere la pendenza per un tratto si fa più marcata ma in breve riprende il traverso che ora corre su un versante boscato assai ripido. Il sentiero esce infine presso l'ultimo tornante della strada che porta in val Tochel. A breve distanza sulla sinistra si può raggiungere un panoramico ripiano affacciato sul monte Prat e su Cima Pala mentre alle nostre spalle la visuale si sofferma inevitabilmente sulla piramide del monte Cuar. L'escursione giunge così alla sua estremità settentrionale in corrispondenza del bivio in località Piè di Cuar (m 894, panca e tavolo) dove si trovano anche due piccoli specchi d'acqua. Osservando tra la vegetazione acquatica non sarà difficile scorgere alcuni esemplari di tritone crestato e rana verde.
Dal bivio ci si tiene a sinistra costeggiando per pochi metri la bellissima radura della val Tochel, punteggiata di crochi, ma subito il segnavia lascia l'asfalto per imboccare, ancora a sinistra, il sentiero CAI n.816. Si sale leggermente nel bosco tra grandi affioramenti calcarei, innestandosi dopo poco su una pista sterrata che si abbandona quasi subito a favore di una mulattiera contornata da muretti. Questa scende piacevolmente tra ampie radure e pendii più aperti fino a raggiungere la stretta rotabile asfaltata in località Val della Borgna. Lungo i prati che costeggiano la strada è frequente osservare nella primavera il volo della cedronella, della vanessa atalanta e della vanessa del cardo.
In breve un gruppo di cartelli ci segnala a destra l'imbocco del sentiero n.814. Qui possiamo decidere se completare l'escursione affrontando l'impegnativa discesa in val d'Arzino oppure proseguire diritti rientrando direttamente a Somp Cornino (vedi variante). Nel primo caso si lascia definitivamente l'asfalto piegando a destra ed affacciandosi in breve sul ciglio del ripido versante che si abbassa in val d'Arzino. Il sentiero non lo affronta direttamente ma si tiene a destra iniziando a traversare nella boscaglia. Dopo un passaggio un poco esposto sopra alti dirupi il segnavia prosegue nella faggeta alternando qualche ripida discesa a traversi resi scivolosi dalla fitta lettiera. Su traccia via via più marcata si perde quota raggiungendo infine le case di Pert che si lasciano sulla destra (m 365). Il sentiero infatti evita di scendere ulteriormente passando accanto al cippo che ricorda alcune vittime del terremoto del 1976. Si giunge così al cartello che segna l'inizio del Sentiero della Madonna (segnavia CAI n.814), un antico percorso intagliato sulle ripide pendici orientali della val d'Arzino.
Dopo avere attraversato alcune schiarite, tra splendide fioriture di erica, muscari azzurro, vulneraria e borrana, il sentiero attraversa un piccolo corso d'acqua poi con qualche saliscendi arriva ad un costone erboso dove si apre una bella visuale sul greto dell'Arzino. Poco dopo la traccia passa accanto a due vecchie abitazioni ma poi prosegue ancora lungamente in quota assecondando le pieghe del versante fino a raggiungere il costone roccioso dove è stata posta l'effige della madonna che ha dato il nome al percorso (libro firme). Da qui si riprende a salire con decisione per aggirare in alto un costone impraticabile. Dopo una lingua di ghiaia la pendenza si appiana ed il sentiero traversa alto sopra una scarpata rocciosa raggiungendo un ripiano boscato dove hanno termine le difficoltà (m 468). Dopo uno sperone roccioso, infatti, il sentiero perde quota nel bosco, passa accanto a due nicchie scavate nel conglomerato e riprende un andamento lineare. Si attraversano i ghiaioni basali della Costalunga colonizzati da una rada boscaglia di carpino nero ed infine ci si innesta su una stretta pista tramite la quale si esce a Forgaria, in corrispondenza del grande tornante lungo la strada principale. In mancanza di un secondo automezzo ad attenderci, ci aspettano ancora 4 km per ritornare al punto di partenza.

Variante con rientro diretto a Somp Cornino (T)

Dal bivio in Val della Borgna è possibile ritornare facilmente a Somp Cornino evitando la parte più impegnativa sul versante della val d'Arzino e risparmiando quasi un paio d'ore. In tal caso si prosegue lungo la strada lasciando l'asfalto in località Val dai Poz dove il segnavia CAI n.816 si sposta a destra su una comoda mulattiera. Seguendo le segnalazioni si confluisce su una pista sterrata e quindi nuovamente sull'asfalto uscendo infine presso l'incrocio dell'albergo Monte Prat (m 751). Si prosegue di fronte oltrepassando l'albergo e lasciando sulla destra un primo bivio per Cornino (cartello). Dopo altri 400 m si imbocca la pista sterrata con segnavia CAI n.818 che sale moderatamente sulla destra, iniziando poi a divallare tra grandi doline immerse nella boscaglia. Attenzione più in basso ad abbandonare la pista per seguire sulla sinistra il sentiero CAI che in breve esce su pendici più aperte, punteggiate di ginepri e cornioli, e con piacevole traverso si ricollega alla strada che scende a Ledrania. Da qui si utilizzerà poi il medesimo itinerario dell'andata.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dei Fiori
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Aprile
Carta Tabacco
020
Dislivello
1100
Lunghezza Km
16,6
Altitudine min
186
Altitudine max
928
Tempi
Dati aggiornati al
2017
I vostri commenti
  • 09/05/2021 In cerca di un percorso con un dislivello sostanzioso ma a bassa quota per evitare la neve, questo lungo percorso fa al caso mio. Lasciata la macchina a Somp Cornino, seguo le indicazioni trovate nel libro "I sentieri dei fiori". La prima parte dell'escursione è assolutamente tranquilla; mulattiere ben tenute, sentieri marcati e segnati portano senza problemi fino al crocevia di località Piè di Cuar. Il sentiero 816 è un po' trafficato, ma anche questo è piacevole e si percorre tranquillamente fino al bivio con il sentiero 814. Da qui in poi servono gambe buone e un po' di prudenza, perché la discesa sull'814 è effettivamente impegnativa. Il sentiero è evidentemente poco trafficato, e non proprio in condizioni ottimali; molto ripido, scarsamente segnalato, a tratti leggermente esposto e coperto da un letto di foglie secche, richiede molta attenzione e rallenta il passo. Poco oltre un grande schianto che viene aggirato, la traccia diventa debole, e improvvisamente mi ritrovo in mezzo al bosco... Ritrovo il sentiero poco più in basso, e continua la discesa. In prossimità di Pert le cose diventano più semplici e il sentiero della Madonna diventa un piacevole riposo dopo la dura discesa. Questo è forse il pezzo più bello dell'escursione, che si svolge a mezza costa sopra le verdi acque dell'Arzino. Dopo la Madonna, tocca fare ancora un po' di fatica per risalire, ma poi il sentiero in discesa è tranquillo. Da Forgaria tocca fare la strada asfaltata, che può essere abbandonata poco prima di Somp Cornino per prendere sulla sinistra una strada sterrata (sentiero della fauna) che arriva dritta al punto iniziale dell'escursione. Lunghezza totale 21 km circa, percorsi in 6 ore.
  • 21/01/2021 16 gennaio 2021. Escursione ad anello attorno a Monte Prât compiuta in senso orario e con diverse varianti rispetto all’itinerario proposto da SN. Lasciata l’auto a Forgaria nel piccolo parcheggio di Via Cornino, ci siamo incamminati in leggera salita lungo Via del Caravel e sulla strada che porta a Monte Prât. In corrispondenza del primo tornante, un cartello indica l’avvio del sentiero CAI 814, denominato anche “Sentiero della Madonna Ballerina”. Il sentiero si avvia come ampia traccia lastricata per poi restringersi mano a mano che, con piacevoli saliscendi, si procede inoltrandosi nel solco della Val d’Arzino. Lungo la via, numerosi sono i punti d’interesse: la Madonna del Sentiero (piccola ancona sotto una parete rocciosa), la fornace Cimel (ancora integra, all’interno della quale si trova un bel crocifisso) e diversi ruderi di vecchi stavoli in rovina. Il sentiero guadagna gradualmente quota sino a circa 500 m., attraversa alto ed aereo sopra la profonda forra dell’Arzino e poi si abbassa rapidamente per circa 200 metri su terreno detritico sino a raggiungere il sito della Madonna Ballerina che dà il nome al percorso, dove si trovano una bella immagine mariana con annesse preghiera e spiegazioni, una grande croce ed alcune panche. Ancora qualche saliscendi, un passaggio su un ponticello in cemento, una breve risalita e si giunge sotto le case di Pert (2 ore circa da Forgaria). A questo punto l’intenzione originaria prevedeva la salita a Monte Prât tramite il CAI 814 che taglia il versante occidentale, ma l’incontro con un altro escursionista, che ci ha informati di rognosi schianti sul percorso, ci ha fatto approntare sul momento un piano B, con salita tramite pista a Stavolo Cupiat (3 ore da Forgaria) e poi in Val Tochel per la strada asfaltata (4 ore), che era stata sgomberata dalla neve. Sull’altopiano abbiamo trovato un buono spessore nevoso, siamo quindi scesi tramite la strada della Val della Borgna. Arrivati al limite meridionale dell’altopiano, siamo rientrati a Forgaria tramite la bellissima e comoda mulattiera CAI 816, soffermandoci ancora a contemplare il panorama dallo splendido belvedere sospeso sopra la Costa Lunga. Ormai raggiunte le case più alte di Forgaria, una lunghissima e tortuosa scalinata (con segnavia CAI) ci ha riportati proprio al parcheggio. Escursione appagante, sempre ben segnalata o su percorso evidente, con neve dai 700 metri in su e che ha richiesto solo un po’ di attenzione sui tratti innevati, per la presenza di fondo duro e ghiacciato. L’anello ha misurato poco più di 20 km per un dislivello di 1000 metri e per un tempo di marcia di 6.15 ore. Allego la traccia gpx. Mandi a tutti!
  • 02/04/2013 Percorso il 01/04/2013 salendo, al primo bivio, per il sentiero più a sinistra (Ciuc da la Pale). Un poco più faticoso e ripido del sentiero ufficiale, sbuca sulla strada asfaltata all'altezza del bivio 817-818. Interessante lo stavolo diroccato che si incontra prima di confluire sulla strada, dotato di pozza per l'acqua con gradini di accesso e ampio terrapieno antistante.
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  • Fontana sotto le case di Pert con lapide in memoria dei cadu ...
    21/01/2021 Fontana sotto le case di Pert con lapide in memoria dei cadu ...
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