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    Monte Burlat da Preone
    Prealpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaV13

Monte Burlat da Preone

Avvicinamento

Da Tolmezzo si imbocca la statale n.52 in direzione di Villa Santina proseguendo poi per Ampezzo e Forni di Sopra. Poco prima di giungere a Socchieve, si lascia la statale per deviare a sinistra verso Preone. Oltrepassato il paese si entra nella valle di Preone fino ad arrivare al cartello che segnala l’inizio del sentiero paleontologico. Qui si prende a destra salendo con alcuni tornanti in località San Florean dove si parcheggia comodamente (m 653, divieto di transito)

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Vento
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Giugno
Carta Tabacco
013
Dislivello
1200
Lunghezza Km
15,7
Altitudine min
653
Altitudine max
1847
Tempi
Dati aggiornati al
2024
I vostri commenti
  • 19/06/2024 Salita oggi al monte Burlat da Preone. Superata la piazzola dove si esaurisce la pista fare attenzione allo staccarsi del sentiero (segn. su un masso sulla destra), è facile non badarci. Nel tratto che segue sono presenti alcuni schianti più o meno recenti di grossi fusti, comunque superabili. In alcuni tratti erbe alte e cespugli invadono la sede del sentiero.Incontrato un solo escursionista in cresta ma penso che la frequentazione non sia alta. Infatti in vetta il libro firme è stato iniziato nel 2008 e ospita ancora tanto spazio. Panorama ampio limitato dalla foschia.
  • 19/06/2022 Ho sperimentato la salita partendo da Pi� della Valle. Ho seguito la lunga strada che in confortevole ombra deposita alla Malga Pezzeit di Sotto. Sul retro della malga si prosegue sul 803 che in questa stagione � molto inerbito. I segni Cai ben vivaci testimoniano di una qualche opera di manutenzione. Si prosegue su tratti a volte ben percorribili e liberi e altre volte letteralmente sommersi dalla vegetazione. Dalla forcelletta si prende a salire per cresta secondo quanto esattamente indicato in SN. I panorami dalla cima sono molto estesi e solo un poco limitati dalla foschia. Al rientro mi faccio invogliare dalla discesa a naso verso i ruderi di Malga Vallon. Non credo che, perlomeno in questa stagione ripeterei ripeterei questa variante. Solo di tanto in tanto appare qualche segno bianco rosso blu su qualche pianta e il resto � navigare tra grovigli di piante e tanta altissima erba. A quota 1290 incappo in un imprevisto "incidente". Con l'erba fino alle orecchie non vedo che appoggio un piede su un "essere" che lancia un alto guaito. Torno indietro a vedere se l'avevo ferito ma non trovo nulla. Cos'era? Dal volume che ho sentito sotto lo scarpone direi un qualche canide. Una volpe? Non lo sapr� mai. Giunto alla malga diroccata mi innesto sulla strada e gi� a valle. Segnalo diverse zecche specie nel tratto alto della cresta tutte in fase di ninfe. Un bel giro ricco anche di tanti fiori e con ottime viste. Opterei per la variante per la discesa a Malga Vallon solo nel tardo autunno o prima primavera neve permettendo. Buone montagne a tutti. (18/06/22)
  • 15/12/2021 20 novembre 2021. Per salire sul Burlat approfittiamo di una serena e limpidissima giornata autunnale, partendo da Stavoli Pie della Valle. Saliti sino ai ruderi di Malga Vallon tramite la carrareccia, individuiamo sullo spigolo di quel che resta dei muri un bel segnavia biancoazzurro e ci inoltriamo fiduciosi nel vallone verso i Chiadins del Burlat, tenendoci al limite tra i prati e il bosco. Alla fine del prato, oltrepassata in modo molto laborioso una vasta zona schiantata, non riusciamo piu a trovare i segnavia e non ci resta che procedere liberamente e faticosamente nel ripido bosco, tenendoci verso il fondo del vallone, sino ad intercettare il sentiero CAI 803 alle pendici sud del Burlat. Tramite il sentiero, non particolarmente evidente, ma comunque adeguatamente marcato da segnavia CAI, ci portiamo al limite orientale della lunga dorsale del Burlat, che iniziamo a risalire. L inizio � molto tranquillo, su prati con pendenza contenuta, ma piu su la cresta di impenna, si fa rocciosa e richiede un impegno maggiore. Evitiamo l unico tratto esposto scendendo brevemente sul versante sud e poi risalendo verso la cresta sul fondo di una sorta di trincea erbosa, a meta della quale ricompaiono i segnavia. Un ultimo sforzo e la cima e raggiunta, attorno alla croce ci aspettano le amiche che erano salite prima di noi. Dopo qualche foto, loro si avviano alla discesa, mentre noi ci fermiamo in vetta ancora a lungo per goderci appieno la giornata, eccezionalmente mite e limpida. Scendiamo a malincuore, mentre il sole ci saluta calando dietro al Teglara. A casera Pezzeit di Sotto approfittiamo dell accoglienza dei simpatici cacciatori di Socchieve e quando ripartiamo la luce si sta ormai affievolendo rapidamente. Lunga discesa sino a Stavoli Pie della Valle al chiarore delle frontali, sperando che l orso Francesco oggi non bazzichi in zona. Una delle migliori escursioni di questa stagione, veramente raccomandabile. In assenza di una traccia segnalata, non mi sento pero di consigliare la salita da Malga Vallon, meglio l avvicinamento da Casera Pezzeit lungo la carrareccia, piuttosto noioso ma meno incerto. Mandi a tutti!
  • 03/06/2021 Torniamo sul Burlat in una domenica dal meteo burlone, sole, vento in cresta, foschia in discesa quando sarebbe meglio ci fosse buona visibilità, neve abbondante dalla casera Pezzeit di Sotto, qualche slavina costringe a deviazioni ed allora si va a memoria puntando direttamente alla cresta e, raggiuntala, preferiamo mantenerci sull'aerea traccia alta, ben più ventosa ma panoramica. Al momento di scendere arriva la foschia, danza un po' con noi e poi scompare, così individuiamo senza errore la traccia che scende a destra ad intercettare il sentiero 803 evitandoci cosi di allungare fino alla forcella. Con qualche scavalcamento, contorsione e pattinamento su resti di slavine puntiamo ai ruderi di malga Vallon lasciandoci alle spalle un bosco davvero devastato, in breve siamo sulla lunga pista che ci condurrà a Piè della Valle da dove siamo partiti.
  • 29/12/2018 Saliti oggi come proposto da SN, l’itinerario fino a casera Pezzeit di sotto ci è sembrata noiosa e faticosa, dai ruderi di Pezzeit di sopra in poi panoramico e molto appagante con visuali insolite, sicuramente la parte finale necessità di attenzione sopratutto se ghiacciato, rientrati per l’803a, confermo quanto scritto nel commento precedente, oltre che poco chiaro in questo periodo risulta anche molto scivoloso. Buon Anno
  • 06/06/2018 Salito ieri. A quota 1100, al bivio tra i due 803, sono in corso lavori di esbosco. Sono quindi salito con il sentiero 803a, dismesso, che è, ormai, lasciato a se stesso. I vecchi segnavia sono ancora presenti, ma non sempre visibili. Ho posizionato alcuni ometti, ma intorno a quota 1300, piccoli faggi hanno chiuso la traccia. Bisogna un po'arrangiarsi. Peggio la discesa. I segni mi sono parsi meno visibili, e il bosco caotico non aiuta. Per ritrovare la pista forestale che si diparte dalla quota 1100, basta puntare dritti al rio alla base del pendio e poi seguirlo verso sinistra. Questo nel caso in cui non si riesca ad individuare il percorso di salita. Casera Pezzeit in ottime condizioni e prosecuzione alla vetta senza intoppi. Buoni monti a tutti
  • 24/10/2017 Il 14/10/2017 siamo saliti al monte Burlat compiendo l'anello descritto da Loredana nel commento del 29/03/2017. Segnalo che la traccia che si stacca dal sentiero CAI 803 e scende ai ruderi di malga Vallon inizia in corrispondenza di un bivio in cui su un sasso a terra è disegnata una freccia che indica che il sentiero CAI 803 continua a destra in leggera salita. La traccia che raggiunge i ruderi di malga Vallon è tutta segnalata con segnavia bianco-azzurri e qualche vecchio segnavia CAI; per trovare il primo segnavia bianco-azzurro, non scendere subito a sinistra ma continuare in traversata per 15-20 metri mirando ad una zona con alberi schiantati. Per l'intero anello ci vogliono poco meno di 6 ore, soste escluse. Ho caricato la traccia dell'anello nel Forum GPS
  • 29/03/2017 Saliti oggi da Piè della Valle, compagnia numerosa, ben tredici, numero fortunato, bel tempo, caldo già da subito. La monotona forestale fino a malga Pezzeit di sotto è addolcita dai raggi del sole che giocano ad infilarsi fra i rami ancora spogli, neve a chiazze, compatta e dura dalla casera in su, si fa calpestare senza prolemi anche tagliando verso la cresta. Lungo la cresta neve quasi totalmente assente, un po' di attenzione all'esposizione e alla lunga erba ingiallita, piccoli crocus colorano il sentiero, fra le rocce qualche orecchia d'orso rinasce mentre alcune stelle alpine sono rinsecchite;in cima, accanto alla croce dalla braccia piegate, oggi si mangia tanto panorama. Per la discesa abbiamo utilizzato il sentiero 803 fino ad un bivio evidente a quota ca. 1560 scendendo a sinistra verso i Chiadins del Burlat; si cammina su una folta lettiera zigzagando fra tronchi slavinati e mirando alla sottostante conca di malga Vallon e poi improvvisamente qualche segnavia azzurro e poi ancora antichi segni Cai, dai ruderi della malga in pochi minuti si scivola sulla pista forestale e in un'ora all'auto.
  • 31/10/2015 Percorso fatto oggi con una stupenda giornata,(pure senza vento)salendo con la carrareccia e sent.803 egregiamente segnato..un pò "deciso" fino al ripiano verso la Cas.Pezzeit di Sotto,bella e tenuta in ordine.Ilrosso strato di foglie della salita, viene ora sostituito dalla bianca brina nel traverso per il crinale orientale del Mt.Burlat,soleggiato invece il crinale erboso con i segnavia B/A che conducono alla base del tratto più impegnativo,superato con attenzione seguendo i bolli azzurri,e cercando passaggi migliori tra le roccette,arrivando in breve in cima.La visuale ci ripaga con gli interessi della salita....Bellissimo.!!!non ci sono parole,rientriamo poi soddisfatti per lo stesso percorso. Mandi
  • 05/06/2015 02/06/2015-Saliti al Burlat dalla casera Pezzeit. Una nota all'interno della casera segnala che il segnavia 802 è stato dismesso e l'803 verso Teglara è franato e se ne sconsiglia la percorrenza (mentre invece è ben percorribile fino alla costa del Burlat). Bella la cresta fiorita di botton d'oro e, sulle rocce, di primula auricola. La Croce di metallo della cima presenta le braccia orizzontali piegate dagli elementi. Una volpe passeggia sul crinale erboso e, probabilmente per il vento contrario, non si accorge di noi per qualche minuto e si lascia osservare. Tanti saluti e alla prossima
  • 09/05/2015 saliti ieri con giornata ottima per sentiero 803 segnato ottimamente fino alla forcella sopra m.ga pezzeit di sopra(aramai solo ruderi) poi da li svoltando a destra verso la cima il sentiero non e molto marcato,ma seguendo la cresta si sale senza problemi,un po' di semplice arrampicata nel finale ma senza problebi prestando un po d'attenzione si raggiunge la vetta in poco tempo.Montagna poco frequentata ma molto bella come panorama e soprattutto come tranquillità.Buona montagna a tutti Fabio
  • 09/05/2015 Compiuta nella giornata di ieri l’escursione per il monte Burlat, partendo come da relazione di S.N. DA quota 1066, ho imboccato il sentiero 803 A, in altre parole quello che ne rimane, innumerevoli schianti rendono il percorso E.E.A, dove per (A) s’intende in questo caso avventurosi, con l’aiuto del GPS ho raggiunto Malga Pezzeit, da qui il sentiero fino in vetta è tranquillo, pulito. Solo piccoli tocchi di neve su alcuni tratti del sentiero. Per raggiungere la cima ho preferito aggirare l’ostacolo, "il montarozzo con bolli blu", sulla sua sinistra, seguendo le indicazioni biancorosse nel tratto erboso. Per il ritorno ho preso da malga Pezzeit il sentiero 803, che ho trovato in ordine, anche troppo segnato, visto che i segni biancorossi del C.A.I. fanno concorrenza a quelli bianco-azzurri.Buona montagna a tutti.Malfa
  • 10/05/2014 Salito oggi, ancora molta neve dalla M.ga di sotto in poi, al punto che l'andamento del sentiero soprattutto fino al pianoro della Malga di Sopra non è assolutamente rinvenibile (in molti punti mi sono dovuto affidare al gps per evitare di andare fuori sentiero nei ripidi pendii). Nel compenso la cresta finale come già scritto è sgombra e riserva verso la fine alcuni punti di divertente semplice arrampicata, ovviamente è necessaria un minimo di esperienza e dimestichezza con questi terreni accidentati.
  • 04/05/2014 Percorso in data 01/05/2014, neve dal Monte Pezzeit in poi, ma la cresta è quasi sgombra. Cresta non banale, specialmente nel cimotto di erba e roccette da arrampicare direttamente. La variante più semplice aggira il cimotto a sinistra (sud) ma c'era neve che abbiamo ritenuto poco affidabile, visto il periodo. Infatti alcuni accumuli di neve rivolti a sud sono venuti giù.
  • 13/11/2013 Salito ieri 12 novembre, per la prima volta.In generale lo definirei un percorso " severo " per impegno e pendenza specie nella salita al monte Pezzeit. Tipico sentiero caratteristico dei nostri monti, ove le forti pendenze a volte richiedono ostinatezza e determinazione. Poi, come al solito, nella parte aerea finale, i panorami ripagano di tutta la fatica sopportata. Di certo è un monte molto poco frequentato. Il libro di vetta, iniziato nel 2008, trova utilizzate una ventina di pagine solamente.Buona vita a tutti
  • 26/11/2012 Saliti il 24/11 come descritto nella scheda seguendo il sentiero 803. Prima di casera Pezzeit di Sotto un tratto di sentiero è ripido e bagnato, se ghiacciato (due anni fa lo era già a inizio ottobre) diventa insidioso ma stavolta grazie al clima mite nessun problema, un po' di brina sul traverso successivo nella conca, poi la cresta rivolta al sole era in condizioni ottimali. Escursione che riscatta l'oretta di carrareccia iniziale facendosi via via più interessante fino alla bellissima cresta, varia e non banale che richiede anche un po' d'attenzione. La variante più impegnativa in cresta non l'abbiamo notata, forse perché il tratto roccioso ha un aspetto poco invitante e viene naturale di seguire la traccia nell'erba. Dalla cima panorama notevole in particolare sulla val Tagliamento.
  • 25/10/2009 Sentiero CAI: n.801(Monte Pezzeit) Preone. da Malga Pezzeit di sotto a quota 1380, sotto il Monte Burlat, abbandona il sent. 802, percorre il greto del Rio della Stua per congiungersi all'altro ramo del 801 che scende dalla Forca Sopareit e giunge ai casolari Avaris e quindi a Socchieve. sconvolto da frane e slavine anche di lunga data che hanno trascinato massi ed alberi, rendendo impercorribile un lunghissimo tratto di circa 8oo metri di dislivello. I segni CAI che permangono numerosi appaiono incoerenti.. vilmatodero@virgilio.it
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  • La lunga cresta verso la cima
    29/12/2018 La lunga cresta verso la cima
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    29/03/2017 malga Pezzeit di sotto
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    29/03/2017 e il Tagliamento scorre...
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    29/03/2017 la cima
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