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    Lungo l'alto corso dell'Arzino da Pozzis a Sella Chiampon
    Prealpi Carniche
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    Lungo l'alto corso dell'Arzino da Pozzis a Sella Chiampon
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    Lungo l'alto corso dell'Arzino da Pozzis a Sella Chiampon
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaA11

Lungo l'alto corso dell'Arzino da Pozzis a Sella Chiampon

Avvicinamento

Da Pinzano al Tagliamento o da Flagogna ci si immette nella strada che conduce ad Anduins. Da qui si prosegue lungo la rotabile della val d’Arzino sfiorando le piccole borgate che si trovano lungo il corso del fiume. Giunti a San Francesco si sale ancora fino ad un paio di gallerie oltre le quali si individua a sinistra il bivio per Pozzis (qui si può arrivare anche scendendo direttamente da sella Chianzutan). Si cala quindi in direzione del piccolo nucleo abitativo lasciando l’auto in corrispondenza delle prime case (m 645, parcheggio negli spazi ai lati della strada).

Descrizione

Ci si incammina lungo la strada che prosegue a scendere compiendo una marcata curva presso un grande noce. Si passa accanto alla piccola chiesa del paese dove si possono notare ancora i terrazzamenti ricavati nel pendio, abbelliti a primavera dalle splendide fioriture degli alberi da frutto. La pista continua ora verso il greto del torrente Arzino che in questo punto curva decisamente verso sud andando a formare il lungo solco che abbiamo risalito in auto. Il guado sul torrente (m 614) non dovrebbe presentare problemi particolari grazie alla presenza di alcuni sassi di grosse dimensioni che consentono di portarsi facilmente sull’altra sponda. Prima di attraversare il torrente si può visitare sulla sinistra il piccolo cimitero di Pozzis o, per meglio dire, quel che ne resta visto che il tempo e l’abbandono hanno provveduto a rovinarlo in più punti. Al suo interno, tuttavia, sono ancora visibili alcune lapidi che risalgono alla prima metà dell’ottocento. Guadagnata la sponda destra dell’Arzino, si imbocca la strada sterrata che dopo pochi metri si sdoppia. Lasciata a sinistra la pista che sale, si prende invece il ramo di destra che va a costeggiare il corso del torrente. Nella piana sottostante l’abitato la pendenza è minima e l’acqua tende a dividersi in più rami separati da qualche isolotto di ghiaia ed erba. Dopo un breve tratto nel bosco misto di noccioli, salici e qualche abete rosso isolato, la pista entra decisamente nella faggeta assecondando ancora il greto del torrente. Con una brevissima rampa ci si innesta su una pista più alta che proviene da sinistra e che si segue in leggera salita entrando nel tratto dove la valle inizia a restringersi. Presso un piccolo impluvio la pista si tramuta in comoda mulattiera inerbita dando inizio al tratto più interessante dell’escursione, caratterizzato da una elevata naturalità dell’ambiente e da bellissimi scorci sul corso d’acqua che scorre alla nostra destra. La vegetazione arborea è formata ora da boschetti di nocciolo, carpino nero e faggio nei quali si sviluppa un variopinto sottobosco di borrana, anemone a tre foglie , valeriana e latiro invernale. Lungo l’Arzino, invece, cuscinetti di calta palustre emergono dall’acqua formando vistose fioriture di colore giallo. Con andamento pressoché lineare si arriva così al ponte in pietra sul rio Colle Cervar (m 654), piccolo tributario dell’Arzino, dove la pendenza della valle aumenta sensibilmente. Qui la mulattiera si fa più sassosa ed inizia a risalire a tornanti tenendosi sempre sul versante di destra orografica. Anche il greto si trasforma in una gola molto stretta dove sono evidenti i segni dei mulinelli d'acqua. Al secondo tornante la pista si accosta nuovamente alla forra nel punto in cui questa forma la cascata più alta con un doppio salto d’acqua. Da qui è possibile scendere per qualche metro lungo le sponde (recentemente attrezzate con passamani) per avere una visuale migliore. Ancora due svolte e si raggiunge anche la parte alta delle cascate che ora possiamo osservare da un ponticello in legno che ci porta definitivamente sulla sinistra orografica. Subito dopo il ponte, a destra, con la stessa attenzione di prima, è possibile scendere per qualche metro lungo il pendio per vedere meglio il tratto intermedio caratterizzato da altre cascate intervallate da piccole pozze. A questo punto la pista risale decisamente verso la strada che raggiunge sella Chiampon e la valle di Preone. Per non perdere invece alcuni splendidi tratti del torrente è assai consigliabile abbandonare la strada e deviare a sinistra lungo la traccia che, subito dopo il ponte, continua a costeggiare il corso d’acqua. Proseguendo senza percorso obbligato si lascia a destra una seconda pista, continuando lungo il bosco che si sviluppa sulle sponde dell’Arzino. Manca un vero sentiero ma si cammina senza problemi di orientamento semplicemente seguendo il corso del torrente che regala ancora piccoli angoli di straordinaria bellezza. Si procede facilmente fino al punto dove il greto compie una marcata ansa verso destra per uscire su un ampio pianoro. Su terreno meno agevole, seguendo qualche traccia di passaggio, ci si tiene ancora a destra camminando pochi metri sotto la strada asfaltata. In breve si raggiunge terreno più aperto dove il corso d’acqua si allontana dividendosi nei piccoli rigagnoli che vanno a segnare una prateria ricoperta abbondantemente dalla calta palustre. Nei pressi di una macchia di abeti ci si innesta sulla pista al limitare del grande ripiano erboso degli stavoli Pié della Valle (m 760). L’escursione può proseguire ancora lungo la strada asfaltata che raggiunge, dopo circa 1,2 km, la ampia sella Chiampon (m 789), una bellissima zona prativa disseminata di stavoli per gran parte risistemati.
Il ritorno può avvenire lungo lo stesso itinerario dell’andata oppure si può scegliere di rientrare tramite la strada asfaltata che collega sella Chiampon alla strada principale della val d’Arzino. E’ questa una stretta rotabile poco frequentata che taglia pressoché in quota il versante sinistro della valle. Giunti alla strada principale, presso un tornante, si piega a destra raggiungendo in breve il bivio per Pozzis.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Acqua
Escursione
Mese consigliato
Aprile
Carta Tabacco
013
Dislivello
100
Lunghezza Km
7,7
Altitudine min
614
Altitudine max
789
Tempi
Dati aggiornati al
2012
I vostri commenti
  • 01/06/2020 Itinerario percorso nella giornata di ieri: perfettamente attrezzato e ottimamente tenuto, con molte persone che lo percorrono. La visione delle cascate è molto gratificante, e la zona è molto bella dal punto di vista naturalistico proprio nella stagione primaverile.
  • 24/05/2020 Piacevole passeggiata. La combinazione perfetta di acqua, alberi e giochi di luce. Il ritorno è tutto su strada asfaltata e si percorre rapidamente. Abbiamo parcheggiato la macchina su uno spiazzo sulla strada, prima di scendere a Pozzis. Il percorso era piuttosto affollato di turisti ed escursionisti, grazie anche alle aree per picnic raggiungibili facilmente in diversi punti del percorso.
  • 02/07/2015 Percorso ieri il tratto alto scendendo con la forestale. Strade Preone - sella Chianzutan aperta anche ai veicoli. Luoghi veramente incantevoli.Mandi.
  • 10/05/2014 giro fatto oggi 10 maggio 2014 iniziando con rinfrescante pediluvio nell'Arzino; percorso inaspettatamente ben curato e attrezzato; segnalo due grandi slavine coperte di detriti che bloccano la strada asfaltata del rientro alle auto ma non ai pedoni.
  • 27/04/2014 Passeggiata stupenda e rilassante in un ambiente meraviglioso. Ad oggi per attraversare il guado bisogna togliere scarpe e calzetti. Per il ritorno consiglio di rientrare per lo stesso itinerario, la strada che rientra in val d’Arzino è bloccata da una frana.
  • 22/11/2012 domenica 18 . Il guado presso il paesino "fantasma" di Pozzis è risultato impossibile per la troppa portata d'acqua. Abbiamo risalito quais tutto il tratto tenendoci sulla sinistra orografica del torrente seguendo una traccia, ma non è stato possibile passare in nessun punto. Alla fine siamo tornati indietro e siamo scesi alle cascate dagli stavoli facendo il percorso al contrario. Le cascate sono molto belle e meritano una visita, peccato solo che i colori del bosco del bellissimo e rigoglioso bosco di faggi siano ormai per terra.
  • 04/06/2012 Ho percorso il 29 aprile questa bella passeggiata. L'Arzino, questa volta, aveva una buona portata d'acqua. Non avendo voglia di cercare altri passaggi ed avendo calzato appositamente vecchi scarponi ho passato il guado entrando nell'acqua. Lungo l'itinerario sono stati posti alcuni parapetti in legno nei posti più suggestivi esposti sul corso d'acqua e sulle cascate. In tal modo non si perde neanche una delle visuali, davvero una più bella dell'altra. Merita. Un vero sentiero dell'acqua.
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    04/06/2012 Pozzis
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  • Cascate sull'Arzino. Una delle tante cascate che l'Arzino fo ...
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