Avvicinamento
Arrivati ad Attimis raggiungere il Museo dei Castelli ed imboccare la strada di fronte (via Vogara) parcheggiando davanti alle scuole (m 205). Un grande cartello descrive sommariamente le caratteristiche del percorso lungo il quale sono presenti una serie di cartelli con disegni realizzati dagli alunni della scuola elementare.
Descrizione
Seguendo le indicazioni si prosegue lungo la strada asfaltata che in breve termina presso una abitazione. Sulla destra ha inizio il percorso che presenta subito un bivio dove ci si tiene a sinistra lasciando l’altra direzione per il ritorno. Dopo avere costeggiato la recinzione di una casa il sentiero compie un’ansa e sale raggiungendo la presa del vecchio acquedotto.
Data la quota collinare il percorso si presta particolarmente ad una percorrenza primaverile che offre bellissime fioriture di
croco,
campanellino,
primula comune,
elleboro e
polmonaria. Seguendo una sconnessa pista di esbosco ed alcuni cartelli ci si alza in diagonale fino ad un ulteriore bivio dove ci si tiene ancora a sinistra. Poco oltre il sentiero imbocca un marcato solco cui fa seguito un tratto nella boscaglia punteggiata dalla
pervinca e dalla
viola bianca. Giunti ad una specie di costone presso il cartello dedicato alla quercia, vi è la possibilità di seguire il crinale boscato a sinistra. Questo, con percorso un poco più accidentato, conduce in pochi minuti ai resti del castello inferiore di cui non rimane che un angolo pericolante (m 350). Dopo la breve ma meritevole deviazione si prosegue lungo il sentiero principale percorrendo un tratto in falsopiano quasi parallelamente alla strada asfaltata che corre pochi metri sotto. Giunti sotto il castello superiore si prende a destra il sentiero che sale ad aggirare il colle. Tralasciando per il momento la prosecuzione dell’aggiramento, ci si tiene ancora a destra raggiungendo il muro di recinzione ed i resti del castello superiore di Attimis (m 374, bella visuale sul paese).
Ritornati sui propri passi si prosegue il traverso ricongiungendosi al percorso fatto in salita. Si ridiscende ora lungo il medesimo sentiero fino al bivio in corrispondenza del cartello dell’
agrifoglio dove si prosegue diritti lungo una mulattiera selciata. Con una ansa il sentiero si orienta nella giusta direzione attraversando un tratto dove sono illustrate le caratteristiche geologiche dei suoli e delle rocce che si incontrano lungo il percorso (calcareniti, conglomerati, arenarie e marne). Il colore ocra del sottobosco di primavera è qui ravvivato dal verde brillante della
laureola, che fiorisce tra febbraio e marzo nei boschi di latifoglie. In breve la mulattiera si esaurisce presso una abitazione ed il percorso prosegue su strada asfaltata. La si abbandona però dopo pochi metri per piegare a destra lungo la pista sterrata che ritorna verso il punto di partenza. Dove la pista inizia a salire bruscamente la si abbandona per piegare a sinistra lungo un gradone erboso che riconduce al bivio descritto in partenza.