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    Traversata del monte Chiampon da sella Foredor ai Rivoli Bianchi di Venzone
    Prealpi Giulie
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    Traversata del monte Chiampon da sella Foredor ai Rivoli Bianchi di Venzone
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    Traversata del monte Chiampon da sella Foredor ai Rivoli Bianchi di Venzone
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaV24

Traversata del monte Chiampon da sella Foredor ai Rivoli Bianchi di Venzone

Avvicinamento

Dalla statale n.13, Pontebbana, all'altezza di Gemona del Friuli, si sale verso la parte alta del paese cercando le indicazioni per la malga Cuarnan. Trovata la stretta rotabile asfaltata, la si percorre lungamente fino al suo termine presso il complesso della casera che svolge anche funzione di agriturismo (m 1075, parcheggio presso la malga o poco prima).

Descrizione

Dietro all'edificio principale si risale il marcato camminamento che in pochi minuti conduce ad un punto panoramico poco sopra sella Foredor, ottimo punto di osservazione sulle pendici del monte Chiampon, solcate da profondi dirupi. In breve si cala alla forcella (m 1089) dove si incontra un crocevia di sentieri. Tralasciate le due diramazioni che scendono negli opposti versanti si prosegue diritti seguendo le indicazioni del segnavia CAI n.713. Un sentierino dal fondo ghiaioso rimonta a strette svolte il pendio erboso iniziale prendendo rapidamente quota. Raggiunta la base della prima fascia rocciosa, si piega a sinistra entrando in un canale erboso che si abbandona quasi subito per rimontare sulla costa di sinistra. La si risale a strette svolte, tra gli ultimi esemplari di pino nero per poi raggiungere la sommità del pendio dove ci si ritrova affacciati su un canalone detritico racchiuso da alte pareti. Il sentiero piega ora a sinistra per risalire una piccola rampa che conduce ad un aereo sperone (croce). Qui ha inizio il breve tratto attrezzato che consente di superare l'esposto Passo della Signorina costituito da una cengetta inclinata ed una esile crestina. Il passamano aiuta nel superamento di questa breve costola che in pratica unisce lo sperone al corpo principale della montagna. Oltre il passo ci si porta alla base di un ripido pendio erboso su cui si rimonta superando un piccolo gradino un poco esposto. Segue una serie di strette svolte che la traccia percorre su terreno sassoso intervallato da qualche roccetta. Facendo attenzione al fatto che ci si muove su un ertissimo pendio esposto sopra alti dirupi si oltrepassa un piccolo intaglio salendo poi ancora in diagonale fino ad uno sperone erboso. Giunti alla base del pendio sommitale lo si risale su terreno più agevole con pendenza sempre minore fino a sbucare sulla piccola vetta del monte Chiampon (m 1709, campana, croce e libro di vetta). Il panorama, estesissimo, si apre anche verso nord e giustifica appieno la intensa frequentazione di questa classica vetta delle Prealpi Giulie.
Volendo intraprendere la traversata del monte, dalla cima si scende per pochi metri lungo la crestina verso il Deneal (ovest). Quasi subito la si abbandona per scendere lungo un pendio detritico e friabile sulla direzione indicata da alcuni segnavia. Una agevole lingua di ghiaia ci deposita nella grande conca glaciale a settentrione della vetta, disseminata di mughi ed altri arbusti e interessata da fenomeni carsici. I pozzi presenti nella zona, denominati Lis Glaceris, e profondi alcuni metri, costituivano una riserva naturale di ghiaccio che, formatosi d'inverno, si conservava perennemente sul fondo. Su sentiero più agevole si raggiunge il bordo della conca dove si inizia a divallare all'interno di un bosco di faggio. Oltrepassata una bella radura con larici e ginepri ci si tiene a destra perdendo ancora quota in diagonale lungo le pendici del Cuel di Scric. Il sentiero esce quindi al margine del ripiano che ospita lo stavolo Scric (m 1230). La piccola costruzione è stata recentemente ristrutturata ed è risultata aperta durante la nostra visita. Dal casolare si scende nella conca sottostante passando accanto ad un abbeveratoio e successivamente si rimonta sul crinale che delimita a destra la valletta che abbiamo finora percorso. Raggiunta una panoramica radura il sentiero piega bruscamente a destra rientrando nel bosco. Si scende piacevolmente affiancando il piccolo greto del rio Lon che più in basso, dopo un tornante, si oltrepassa definitivamente. Usciti dal bosco fitto si scende agevolmente a comodi tornantini in direzione dell'intaglio che si intuisce più in basso. Un ultimo traverso, quasi in falsopiano, e ci si innesta sul segnavia CAI n.708 che in breve ci porta alla piccola incisione detritica della forca di Ledis (m 752). Per una discesa più rapida è possibile tralasciare il segnavia principale che si mantiene sulla destra e franare comodamente lungo le sottili ghiaie di sinistra. In ogni caso le tracce si riuniscono alla base del vallone dove confluiscono anche le fiumane ghiaiose del rio Pozzolons. Si prosegue perdendo quota fino ad innestarsi su una mulattiera che si segue rientrando nel bosco. Si confluisce infine nella pista sterrata dei Rivoli Bianchi lungo la quale avremo predisposto il secondo automezzo.

Avvertenze

Gli escursionisti che volessero evitare la doppia autovettura possono raggiungere sella Foredor direttamente dalla periferia di Gemona utilizzando il segnavia CAI n.713 che sale lungo il greto del torrente Vegliato. Per tornare al punto di partenza, dai Rivoli Bianchi, si utilizzerà poi la pista che attraversa la sella di Sant'Agnese (dislivello totale: circa 1500 m).

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Vento
Sentieri CAI
Escursione
Attrezzature
A - Passamani
Mese consigliato
Ottobre
Carta Tabacco
020
Dislivello
600
Lunghezza Km
8,9
Altitudine min
316
Altitudine max
1709
Tempi
Dati aggiornati al
2006
I vostri commenti
  • 09/10/2022 Giornata coperta, ma non fredda, ideale per coronare il progetto di salita al Chiampon... partenza da via Scugjelars a Gemona, in un'oretta si arriva a Sella Foredor. Da qui il percorso e' chiaro e tutto sommato non complicato; in cima una bella vista... il Cuarnan sembra piccolo piccolo. Il sentiero che scende verso Ledis e' al principio molto ripido e su fondo ghiaioso, instabile; alterna qualche lama di roccia che con un po' di umidita' diventa scivolosissima... bisogna procedere con attenzione. Per fortuna le difficolta' presto terminano e si giunge alla Forca di Ledis senza problemi. Da qui si gode del bellissimo ambiente, in cui roccia e bosco si alternano. Si sentono gli spari vicini dei cacciatori... arrivato a Rivoli, punto decisamente a sinistra per prendere la mulattiera che conduce a Sant'Agnese, e da qui alla macchina, in un'oretta buona. Distanza totale 16 km, e - confermo - dislivello complessivo 1500 m.
  • 21/10/2020 Chiampon veloce, andata e ritorno per la stessa via e si parcheggia appena sotto malga Quarnan. Già a Sella Foredor si indossano i guanti, il berretto viene tenuto a portata di mano, il paesaggio demoralizza un po', siamo avvolti da una nebbia asciutta che continua a salire di pari passo con l'aumentare del vento. Il vento freddo ci fa salire senza soste e senza fiatare, la campana e la croce compaiono quasi inaspettate, nuove tabelle Cai, il cielo non da speranza di aperture quindi giusto il tempo di uno scatto e si ridiscende per la stessa via incontrando qualche escursionista che sale. Tutto il sentiero è perfettamente percorribile
  • 26/07/2017 Sabato 22 luglio , salito in Cima Cjampon dalla Malga Cuarnan.Sentiero perfettamente curato, passo della Signorina tanto malfamato quanto tranquillo e pure attrezzato.E' un percorso da trail quindi non può essere che sicuro per chiunque (al solito allenato ).Una cima simpatica non impegnativa che vista dal Cuarnan (si può fare agevolmente l' accoppiata in tre orette) sembra inaccessibile.
  • 26/12/2015 salito oggi per la prima sul monte chiampon da sella foredor e ridisceso per il medesimo sentiero. giornata perfetta con nemmeno una nuvola in cielo. molto frequentato oggi il sentiero, non presenta nessuna difficoltà particolare, passo della signorina in ottimo stato. Sorpresa della giornata, uno stambecco trovato poco sotto la cima!!! Panorama spettacolare!!! Buoni monti a tutti :)
  • 28/08/2015 Monte Chiampon raggiunto il 27 agosto 2015, partendo da Rivoli Bianchi, passando per la Forca di Ledis e lo stavolo Scric, rientro per lo stesso itinerario; dislivello di oltre 1400 metri in ambienti estremamente diversi. Risalendo la SS13 Pontebbana, subito dopo Ospedaletto, appena attraversato il ponte sul Rio Pozzalons, svoltare a dx; una strada bianca costeggia lungamente la dx orografica del rio, ma c’era una pala meccanica in movimento che mi ha impedito di percorre un buon tratto in auto: così mi sono sorbito un paio di chilometri a piedi sulle bianche ghiaie che compongono il notevole conoide di deiezione dei Rivoli Bianchi. S’incontra Il cartello del SV CAI N° 708 al limitare di una rada pineta. Dopo un tratto comodo s’inizia la risalita per ghiaie fino alla Forca di Ledis; da qui si traversa per faggete, alternate da ambienti più aperti su terreno un po’ dirupato, fino ad una panoramica radura caratterizzata dalla presenza di una pozza d’acqua. Qui conviene risalire a sx il prato fino a raggiungere un breve crinale, per poi piegare a dx e scendere allo St.lo Scric. Individuato il SV CAI si prende a sx risalendo lungamente una fitta faggeta interrotta di tanto in tanto da qualche piccola radura. Quando si esce definitivamente dalla boscaglia s’intravvede la cima del Chiampon; si prosegue ora su terreno più aperto invaso da erba alta e colonizzato da mughi; l’ultimo tratto risale un ripido pendio detritico che richiede un po’ di fatica; raggiunta la cresta mancano pochi minuti alla cima. Panorama mozzafiato. Ad un centinaio di metri dal punto dove ci sono campana, croce e libro di vetta (punto di riposo prima di affrontare la discesa) c’è un rilievo con una piccola croce, è forse il punto più alto del Chiampon? Buone camminate. Bepi da Cividale
  • 11/06/2014 Traversata pensata per allungare un po'per visitare anche la val Venzonassa posizionando una seconda auto sulla strada che da Venzone sale oltre borgo Mastrui. Iniziato da un tornante della strada di Foredor a q.ta 500 ca. e poi per scorciatoie fino alla malga (chiusissima). Tranquilla salita al cima del Chiampon sotto un sole incandescente, evitato di calpestare un piccolo orbettino, panorama leggermente offuscato dai vapori della pianura, scambio di impressioni con un escursionista arrivato subito dopo di noi, uno scampanio in ricordo di chi non c'è più e si scende. Niente di particolare da segnbalare se non che vale la pena dare anche un occhio alla zone Glaceris (scritta rossa sbiadita su un grosso sasso visibile anche dalla cima), rododendri, eriche e orecchie d'orso fan compagnia alle fresche soldanelle e pulsatille, a Scric quattro mucche al pascolo. A forca di Ledis seguiamo a dx il sv 708sentiero ben tracciato anche se sv scarsi, all'ancona nel bosco scendiamo a sx lungo il 718 e visitiamo gli stavoli di Cilio e gli stupendi Copetti (Copes), il tempo si è fermato in questo luogo selvatico, si attraversa il rio Scuro e la Venzonassa colori incredibili, la forra e il rumore non mettono inquietudine. Qualche tratto è leggermente rovinato, i ponticelli sono stati messi in sicurezza con cavi in occasione dell'ultra trail di Gemona, percorso ampiamente segnato in giallo. Dopo un ultimo ponticello anzichè salire a borgo Costa si può continuare a sx su sentiero che insiste sul corso della Venzonassa, si intravede anche un vecchio manufato per lo sbarramento delle acque. Fra un paio di cavi passamano ed erbe alte si sbuca sulla strada asfaltata al cartello loc. Costa dove poco lontano un'auto aspetta dalla mattina.Un piccolo aggravio di chilometri (però quasi sempre in piano) merita tutta la fatica.
  • 30/03/2014 Salito oggi da Sella Foredor e disceso per lo stesso percorso. Si incontra la prima neve verso i 1500 metri. Nessun problema fino circa 1600 metri, dove un ampio e ripido nevaio costringe a scegliere se tornare indietro o andare avanti, correndo qualche rischio. Sono andato avanti. Superato il nevaio, gli ultimi 100 metri fino alla cima non presentano problemi. Dalla cima il panorama era un po' rovinato dalla foschia, in compenso si potevano seguire le acrobazie di amanti del parapendio, deltaplano e perfino un aliante. Non è mancato neanche un grifone solitario. Il passo della signorina è totalmente sgombro di neve e in ottime condizioni. Giornata rovinata solo dalla perdita dei ramponi, mi sono scivolati lungo il famigerato nevaio sotto la cima e sono rotolati chissà dove. Nella remota ipotesi che qualcuno possa ritrovarli (ramponi della Simond nella loro custodia blu) è gentilmente pregato di scrivermi a: valdirose@excite.it . Mauro.
  • 07/10/2013 Escursione effettuata lo scorso 2 ottobre partendo dalla strada cementata poco sopra le ultime case di Stalis, e ritorno per la stessa parte. Trovo curioso che non si metta in evidenza abbastanza le difficoltà nei pressi del Passo della Signorina; a mio avviso, a causa della sua evidente esposizione e della povertà di appoggi per mani e piedi, ritengo vada affrontato con la massima cautela sia in salita che (soprattutto!) in discesa. Certo è che, prese tutte le necessarie cautele (magari facendosi accompagnare da una persona che già conosce l'itinerario), il percorso conduce ad una meta assai remunerativa per tipo di percorso e panorama!
  • 27/08/2012 Chiampon andata e ritorno per la stessa via. Partita tardi a causa di un paio di impegni mattutini ma oggi era doveroso salire una cima con quel cielo terso. Per la prima volta sono arrivata quasi fino a malga Cuarnan, pochi minuti nel bosco e sbuco fra le mucche al pascolo, Mohamed è già con l’orecchio al cellulare e discute animatamente, il cane mi scodinzola incontro, le due signore puliscono le balaustre delle finestre. A sella Foredor qualche mucchio di erba tagliata , un occhio al mio percorso e via sotto una lieve brezza e un sole che scalda non poco; spesso mi giro a guardare, tutto è così luminoso oggi, api al lavoro sulle scabiose, sale il suono dei campanacci. Il sentiero mi pare sempre più rovinato, la signorina non crea problemi, il cavo è sempre in ottimo stato, con zig zag arrivo sulla cima dove svolazzano parecchie farfalle. Il panorama oggi è ineguagliabile dopo il temporale, infiniti orizzonti, puliti, persino il Coglians è privo della sua solita nuvoletta, si, oggi sarebbe stata proprio una giornata da Coglians, però anche qui non si scherza....
  • 29/06/2012 Oggi il Chiampon è stato grande, grande camminata, grande panorama, grande pace e soddisfazione. Dal ponte sul Vegliato a sella Foredor 1 ora, in alcuni punti il sentiero ove è ghiaioso mi pare modificato, ometti ai lati come muretti. A sella Foredor balle di fieno, qualche campanaccio fa indovinare la vita là oltre gli alberi. Sole caldo, pronta a salire fra un mare di ginestre, margherite, ecco anche i primi garofanini di Montpelliier, profumatissimi; arrancando supero i vari salti rocciosi (i soliti mugugni... ma chi me l'ha fatto fare...)qualche famigliola di giglio carniolico, bellissimi i giaggioli susinari. Il passo della signorina, che un po' d batticuore mette, si supera senza difficoltà, compaiono le stelle alpine, dapprima solitarie, poi a gruppi con l'achillea del Clavena e vedo anche un unico giglio martagone. Arrivata sui verdi rifiato, panorama ampio pur se con una leggera foschia, per fortuna ogni tanto una nuvola ha la bontà di passare davanti ala sole. Per primo spunta il cartello Cai della cima..e poi tutto il resto; buona cima! Foto, due libri di vetta di cui quello più piccolo con una splendida dedica, uno sfogo che è una dichiarazione d'amore. Giù per l'opposto versante, paesaggio totalmente diverso, selvaggio, sembra appartenere ad un altro monte, qui la clematide abbraccia i mughi, gli si avvinghia e li ingentilisce. Indicazione Lis Glaceris: prendo a sx, bosco fitto, ottimo sentiero, Scric è monticato, poche mucche, meno di dieci che hanno rovistato in tutta la valletta, e poi ancora bosco finchè mi si apre il bianco mondo di Ledis. Scivolo sul ghiaione quel tanto che basta ma poi seguo il sentiero, più in basso non trovo più la sorgente, rimane solo un tubo arruginito e nella ghiaio una canaletta rotta. A Rivoli, uscita all'aperto, attraverso il greto asciutto, argini sempre più erosi, punto alla pista che si indovina a sx e che appena raggiunta diviene ampia. Alla radura adibita a scuola per cani continuo lungo il sentiero di sx (cartello divieto di transito) e che in salita mi deposita a Sella S.Agnese, chiesetta aperta e agghindata con nastri bianchi. Qui la sosta è doverosa all'ombra dele piante e per ammirare le pieghe della Creta Storta e del Cuel Frateit. Zaino in spalla, direzione Gemona, taglio due tornanti con la scorciatoia e seguo poi la stradaementata fino ad incontrare a sx un grande crocefisso e subito dopo, ancora asx, cartello cai sella Foredor. Il sentiero è in salita, incrocia alcune diramazioni, attenzione a prendere quella giusta a dx a quota 470 ca. e che arriva al punto di partenza, basta attraversare il ponte. E' una bella scarpinata!
  • 11/05/2012 Fatto ieri. Visto il limitato tempo a disposizione, non ho fatto l'intera traversata ma sono salito sulla cima del Chiampon da sella Foredor e sono poi sceso per la stessa strada. Ho trovato il passo della Signorina in ottime condizioni, nessuna traccia di neve e con le rocce asciutte non c'era alcun pericolo di scivolare. Purtroppo la giornata non è stata eccelsa a causa dell'umidità ma si riesce comunque a intuire come dev'essere il panorama dalla cima in una giornata di limpidezza ideale, semplicemente fantastico. Mauro.
  • 28/03/2012 escursione di ieri 27mar con partenza dal ponte sul torrente vegliato per giro ad anello passando per sella di s.agnese. escursione non banale e remunerativa. attenzione all'attività del poligono militare di venzone perchè siamo rimasti bloccati per 3 ore dalle 15 alle 18 a 10m dal bivio per la sella. un'anima buona ci ha riportati in auto fino al punto di partenza.
  • 07/09/2011 Non mi va di lasciare qualcosa di incompiuto per cui son tornata sul luogo del delitto, oggi si che la giornata preannunciava grandi panorami, inoltre avevo in mente di compiere un giro circolare diverso da quello proposto. Parcheggio sempre al ponte sul Vegliato, ore 7 attacco il sentiero che oramai conosco, vado tranquilla, silenzio e ciclamini intorno; dagli sprazzi di panorama vedo che il sole illumina la pianura. A sella Foredor le mucche sono già al pascolo, ruminano e guardano, si ode l'insistente abbaiare di un cane. Nessuna difficoltà al passo, il sentiero è spesso eroso dall'acqua, ove possibile mi volto ad ammirare la pianura fino al mare ben visibile laggiù.In vetta è doveroso un din don dan, una firma, uno sguardo al Plauris, casera Ungarina, all'A.V.Cai di Gemona fino al Cuel di Lanis e inizio la discesa lungo l'opposto versante. Niente di difficile, prudenza, qualche mugo aiuta, si scivola bene sul ghiaione, il fondo roccioso e bagnato fino a Scric invita alla prudenza. A Scric attenzione all'orientamento, si scende nella vallecola , la si taglia in diagonale (sbiadito segnavia su un masso al centro), ci si mantiene sulla destra e si entra nel bosco. Da lì ottimo sentiero, passi silenziosi sulle foglie, sulla radura vecchie indicazioni in legno e via di nuovo nel bosco lungo un veloce sentiero. Forca di Ledis: un gioiello, non mi stancherei mai di rigirarmi, scendo lungo il ghiaione, quando arrivo alla pista cementata atrraverso il greto del Pozzolons e individuo a sx l'inzio di un sentierino (tratteggiato in nero sulla Tabacco) che porta direttamente a Sella S.Agnese. E' d'obbligo una sosta e la visita alla chiesetta e un'occhiata alle abitazioni ristrutturate: una chicca. Da lì scendo per carrareccia verso Gemona tagliando alcuni tornanti con il sentiero naturalistico che di naturalistico non ha proprio nulla, nè un'indicazione nè un cartello, niente. Questo sentiero mi deposita esattamente a pochi metri dal ponte sul Vegliato.Bella escursione, completa per la diversità di ambienti attraversati.Loredana
  • 29/08/2011 Venerdì scorso sono venuto a timbrare il cartellino qui in cima. Ho scopiazzato il consiglio dei precedenti commentatori (ecco uno dei vantaggi a frequentare questo sito) e sono partito anch’io dal ponte sul Vegliato, per rendere la passeggiata un po’ meno scontata. Da qui le indicazioni per il 713 sono evidenti. Nel sottobosco si possono ammirare delle belle fioriture di asclepiadi e di ciclamini. Sentiero monotono e sempre ben segnalato fino a sella Foredor. Da qui si inerpica la rampa verso la vetta, piuttosto ripida, ma, tutto sommato, semplice ed agevole. La signorina (quella del passo) ti aspetta al varco ma ti lascia passare in gran tranquillità, e come tutte le donne, ti chiede solo un po’ di attenzione e di cautela. Da lì e fino in cima solo un po’ di fatica e niente più. Paesaggio dalla cima? Non ve lo descrivo, tanto siete tutti dei fanatici della montagna e chissà quante volte ci siete saliti!! Basti pensare ad un semplice balcone che, privo di ostacoli, si affaccia su una distesa infinita e magari, come capitato a me, con qualche grifone sullo sfondo. Non mi sono cimentato nell’anello e dalla cima sono ridisceso per la via dell’andata. Sempre all’occhio se non volete scivolare direttamente sul campanile di Gemona. Giusta la collocazione del sentiero tra quelli del vento. In una giornata calda come questa, tra l’altro, la combinazione raggi solari e arietta riesce a provocare l’effetto soffritto sulla pelle (ma perché non si trovano in commercio le creme solari protettive mono dose???). Percorso da inserire preferibilmente nella collezione primavera - autunno. Forza e coraggio che è solo lunedì. Mandi. Graziano
  • 07/08/2011 Sembrava una giornata autunnale lattiginosa, e con previsione di temporale, non certo adatta a raggiungere una cima. Per godere comunque di una dcente escursione ho seguito il consiglio del precedente commento parcheggiando prima del ponte sul Vegliato, da lì sent.713 e in 60' di giunge a sella Foredor, altri 80-90' e si è in cima. Oggi panorama inesistente, nebbia asciutta ma densa, il Cuarnan avvolto da nubi scure; discesa veloce ed ecco sprazzi di sole ad illuminare il Tagliamento, di nuovo nebbia e poi temporale. Appena in tempo! Il Chiampon in qualunque situazione atmosferica lo si raggiunga, è affascinante, è la nostra montagna di riferimento.Loredana
  • 01/06/2011 Itinerario percorso il 19 maggio, con partenza dal ponte sul Vegliato, al termine di una breve rampa con fondo cementato che si stacca dalla strada per malga Cuarnan a quota 500m circa.Escursione con difficoltà che si mantengono nei limiti del divertente, ma comunque abbastanza impegnativa, soprattutto in discesa. Attenzione, che nella zona si addensano nubi temporalesche in men che non si dica (e prendere la grandine non è una bella esperienza!)
  • 06/05/2008 Bellissima la salita anche fatta partendo dai Rivoli Bianchi, forca di Ledis e cima.
  • 08/11/2006 Bravi.finalmente il Chiampon su questo bellissimo sito. mandi
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