05/05/2020 lorenzo.cocianni Esplosione di verde...fantastico...solo il rumore dell'acqua...effettuato anello come da relazione ma partenza da Melina e rientro con discesa da Rucchin utilizzando lo sterrato di destra...sentiero 747 in ordine...qualche albero sulla strada dopo Ponte Clinaz non crea problemi...Clabuzzaro in un silenzio irreale...un ragazzo prende il sole e una ragazza alle prese con l'orto
16/04/2019 cjargnel Oggi 16/04/19 sono ancora in zona frontaliera con questa escursione che avevo parzialmente percorso nel 1969 in tempi ben diversi e con confini presidiati e si vedeva! Di acqua sotto i ponti e non solo dello Judrio ne è passata parecchia. Oggi mi son tolto lo sfizio di seguire alla lettera il percorso come esposto in A40 di SN. Percorso privo di difficoltà e praticamente ben conservato. Fioriture in particolare di varie specie di viole, pervinca, nontiscordardime. Gli spunti interessanti non mancano sia di tipo naturalistico che geologico e storico. Un capriolo si da alla fuga. Regna il silenzio anche a Clabuzzaro. Speriamo acquisti vita almeno nei fine settimana. Incrocio con un'unica coppia di escursionisti. Mandi e buine mont a duç.
13/02/2017 francesca La camminata da Ponte Clinaz al bivio con la sterrata per Rucchin risulta piuttosto noiosa e tetra in questo mese, ombra fino al tornante con il rio Liponca, lo Judrio scorre molto in basso e il letargo della vegetazione (solo alcuni timidi bucaneve e primule) non entusiasmano. Per fortuna il seguito è un pò più movimentato, più aperture, il torrente si svela lasciandosi avvicinare. L'asfalto è già presente dal bivio mt 720 ca. (per C. Ardielg) fino al bivio sentiero 747. L'imbocco di quest'ultimo è evidente e perfettamente percorribile. Deciso di accorciare con la sterrata soleggiata che dopo Volfango scende verso SE sopra il rio Liponca. 12/2/17
17/04/2016 loredana.bergagna Giornata perfetta per questo sentiero dell'acqua, 19 chilometri ed una manciata di metri attendendo la promessa acqua dal cielo ed invece solo qualche nuvola che nel primo pomeriggio un timido raggio di sole è riuscito a scacciare. I sentieri, tutti, sono in perfette condizioni, ai lati ramaglie e tronchi accatastati, silenziosi testimoni di un gran lavoro di pulizia; le pozze sulla pista brulicano di girini, fioriture multicolor, i primi rigogliosi nontiscordardime son lì, belli ritti. Colorato l'arrivo a Clabuzzaro, il fiorito muro di contenimento è sempre spettacolare, nell'aria c'è già profumo di cibo, curiosato al bivio sottostante, non c'è più l'indicazione del sv 746 che bypassava la strada, rassegnarsi a salir sull'asfalto. Anche per San Volfango è evidente l'opera di pulizia, la sorgente sopra le due vasche è asciutta, nemmeno una goccia, al campanile manca l'orologio, l'ultima volta era fermo, ma a mezzogiorno le campane si regolano da sé, anche senza l'orologio. La pista, una volta inerbita, adesso è sterrata, lavori in corso, profumo di legno e resina, poco prima di Scale capre e caprettini brucano e poi, curiosi, si girano a guardare; evitato di raggiungere Rucchin siamo scesi lungo la larga e comoda scorciatoia sotto il Glava e poi ci siamo fatti attrarre dall'invitante sentierino che pochi metri dopo scende a sinistra verso il greto. Sentiero tratteggiato in nero sulla Tabacco, un po' ripido e scivoloso nel primo tratto ma sempre evidente, vale la pena scendere a curiosare, lì lo Judrio, dalle acque limpide, forma tranquille pozze. Nessun incontro oltre qualche salamandra pezzata e chiocciole
15/02/2014 giuseppe.venica Escursione effettuata oggi, a distanza di tre anni, in una parentesi tra una perturbazione e l’altra. Sempre affascinante lo Judrio che scorre a tratti calmo ed a tratti con salti in una suggestiva forra. Purtroppo dopo quasi tre ore di cammino lungo la pista forestale, gli schianti, che già a metà percorso invadono di tanto la strada, obbligando a qualche piccola acrobazia, hanno completamente sbarrato il percorso, impedendone il proseguo ed obbligando ad un ritorno sui propri passi. Se non verranno eseguiti lavori di rimozione degli alberi, sarà impossibile raggiungere Clabuzzaro lungo questa pista. Buone camminate a tutti. Giuseppe V.
02/09/2013 damiana ho faticato un bel pò a trovare ponte clinaz anche perchè era in corso una gara penso di motocross ho attraversato in slovenia ma devo dire che ne è valsa la pena la giornata era splendida il percorso affascinante il mio oregon ha segnato 21,4km stanco ma felice
08/06/2013 fabio162 Percorso fatto ieri 7/6/13, quasi tutto su strada forestale ed un pezzetto su asfalto attraversando il paesino di Clabuzzaro. A mio avviso ideale in primavera ed estate in quanto la maggior parte del percorso è omberggiato. Al ritorno, nel pomeriggio, ci sono stati diversi piovaschi che hanno ingrossato velocemente gli affluenti dello judrio, trasformando buona parte del sentiero stesso in un piccolo torrente. Incontrate diverse salamandre.
02/05/2013 sandra.sentierinatura 01/05/2013 - Ripercorsa l'escursione in un bellissimo bosco con i colori primaverili. In giro, alla benefica ombra, diverse salamandre. Nelle piccole pozze temporanee lungo la sterrata parecchie bombine, dalla pancia arancione, i cui girini sfidano l'evaporazione dell'acqua. Lungo il ritorno, al bivio tra sterrate dopo San Volfango, anche tenendosi diritti (anzichè svoltare a sinistra) si scende sulla pista dell'andata, un po' più a valle, accorciando un poco l'itinerario. Mandi
03/07/2010 mcamuffo Escursione effettuata oggi (03-07-2010) (Partenza da Ponte Clinaz alle ore 11.30 e rientro alle 16.15). Bellissima escursione, paesaggio non molto vario ma veramente bello e rilassante; percorso sostenibile anche con il caldo in quanto essenzialmente immerso nel verde. Ho trovato ristoro bevendo l'acqua del cimitero di San Volfango (speriamo sia potabile) e in prossimità del cimitero, sull'asfalto, mi sono imbattuto in uno stupendo esemplare di saettone (sarà stato lungo 130-140 cm). Vorrei dire ai meno esperti (come me) di non scoraggiarsi nel cercare il punto di partenza, ponte Clinaz, ma, arrivati a Melina, ultimo riferimento prima di ponte Clinaz indicato nella descrizione della guida, ci si trova in corrispondenza a un cartello bianco (indicante Melina, appunto): sulla sinistra c'è una rampa, mi sembra cementata, mentre sulla destra, dopo la fine dell'asfalto, la strada prosegue per qualche km (circa due) prima di arrivare a ponte Clinaz (anche se la strada non è più asfaltata è comunque percorribile, con qualche cautela, in automobile, facendo attenzione a pietre appuntite e a varie buche); alla fine ci si ritrova sulla destra la caserma abbandonata, si parcheggia, e si inizia a salire lievemente prendendo a sinistra (a destra si va, attraverso un ponte, in Slovenia). (PS: trovata una zecca sui vestiti).M.C.
02/06/2010 loredana.bergagna Percorso fatto oggi 02/06/2010. Monotono come tipologia di percorso in quanto mulattiere e piste forestali, dal punto di vista paesaggistico è incantevole, gli alberi fanno da corridoio, silenzio totale (a parte le acque), è una rinascita della mente: splendido! Segnalo solamente che l'inizio del sent.747 dopo la caserma della G.F. è poco praticabile è abbondano le zecche, conviene prenderlo più sotto, dopo il crocifisso a dx.Loredana