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Anello del monte Dimon da Castel Valdaier
N. record trovati: 18
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31-10-2020 17:00
Federico.S Federico.S
Percorso fatto il 31/10, dal castello Valdaier al lago Dimon via rotabile, monte Paularo e rientro via sentiero delle Farinaie. Giornata molto calda per il periodo, si teme grande affollamento ma al castello (ore 8.30) contiamo 3 auto. Si sale tramite la rotabile in assoluta solitudine, uno sparo ci avverte di cacciatori nei paraggi. Lungo il tragitto qualche residua lingua di neve ai lati della strada, si sale rapidamente fino al lago per una breve sosta e poi classica puntata sul Paularo disturbati da un paio di enduristi che tentano di scalare la cima in moto (fallendo miseramente). In cima la consueta vista meravigliosa sul Coglians innevato; nonostante qualche velatura si ha visibilità, verso ovest, anche su Antelao e Civetta, con fatica (e binocolo) si scorgono le cime del monte Nevoso e del Grossglockner, qualcuno più in basso sale verso lago Avostanis. Scendiamo tenendo la linea sulla cresta in direzione del monte Dimon con Mangart, Montasio e Canin sullo sfondo, imboccando poco più in basso il sentiero delle Farinaie da cui si gode della vista dall'alto del lago Dimon. Mancano indicazioni ma la traccia è perfettamente visibile già dalla cima del Paularo. In leggera e costante ascesa procediamo e aggiriamo il Neddis per poi scendere lungamente per prati verso valle su traccia ben evidente. Ultimo tratto in Val di Legnan non sempre agevole, alcuni passaggi in ripida discesa, sconnessi e scivolosi, mettono alla prova le ginocchia che dopo 14km iniziano a far male. Tempo totale circa 5 ore con soste.
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06-06-2020 19:22
oliver72 oliver72
Percorso oggi l'anello del monte Dimon su segnavia CAI 404 che passa per la Cima Val di Legnan. Giunti al bivio con il 406 la nebbia fitta ha reso un po' complicata sia la salita della dorsale che porta alla vetta, sia la discesa lungo la mulattiera che conduce a Casera Montelago. Da qui abbiamo proseguito sul 404 fino alla vetta del monte Paularo, chiudendo l'anello rientrando a Castel Valdaier lungo la strada sterrata che costeggia il lago Dimon.
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04-06-2018 19:42
francesca francesca
Anello Monte Dimon in senso orario e diversamente dalla proposta di SN. Saliamo da Castelvaldaier lungo il CAI 404, transitando per la Cima Val di Legnan, ma aggirando il Neddis sul lato meridionale. Una volta toccata la cima del Dimon, nuvoloni grigi incombono sopra di noi, mentre diversi escursionisti si aggirano in zona, compresa la vetta del Paularo, che dobbiamo tralasciare per l'arrivo del maltempo. Per affrettarci e per ripetere la discesa lungo la selvaggia Costa Cravostes (percorsa già nel novembre del 2011) ci avventuriamo lungo la sua panoramica ed erbosa cresta, dove sopravvive una traccia solo nel primo tratto, poi è necessario seguire quasi fedelmente il filo della dorsale, ad eccezione di alcuni brevi tratti ostruiti dagli ontani, che si aggirano abbassandosi leggermente sul lato meridionale. Ripidi tratti inerbiti un pò malagevoli a causa dell'erba alta e tracce discontinue più che altro di ovini ed ungulati, si alternano ad altri in falsopiano.
Raggiungiamo la cima della Costa Cravostes 1622 mt. provvista di cippo. Qui siamo a buon punto, manca poco per la casera Culet, quando la pioggia, che già aveva iniziato a cadere, si trasforma in temporale con grandine, tentiamo invano di ripararci sotto i pini, dopo oltre un'ora di diluvio siamo fradici! Una tregua ci consente di scendere alla casera, stando ben attenti a non scivolare, aggrappandoci ai rami degli alberi nel ripido tratto finale, dove la grandine ha messo in evidenza i punti di passaggio, ma ha creato anche pozzanghere camuffate dai candidi chicchi... una la centro in pieno inzuppando per bene lo scarpone! Ritorno un pò bambina quando bagnarsi era gioco e puro divertimento... Appena in tempo ci ripariamo nello stallone con il tetto parzialmente sfondato, perchè si scatena un altro diluvio con vento, che, passando da parte a parte, ci asciuga un pò gli indumenti.
La speranza dell'agognato sole ci abbandona totalmente, quando ci accorgiamo durante l'ennesima tregua, che il cielo ancora grigio non accenna a rasserenarsi. Rientriamo quindi con il CAI 406, godendoci lo spettacolo della cascata del Rio Maior ingrossata e fermandoci alla casera Valdaier per acquistare l'ottimo formaggio e l'insuperabile ricotta appena affumicata, giusto per rifarsi della giornata. 02/06/18
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13-09-2017 20:26
ectorus ectorus
Salito oggi percorrendo l'intero anello , ma in senso orario. Sentieri ben visibili grazie anche alle innumerevoli tabelle della SKYRACE che in gran parte corre lungo il tragitto dell'anello. Prima neve calpestata (2/3 cm) ma solo nel tratto tra il neddis e il dimon , ma nulla di particolare. Dovuta attenzione nel breve canalino lungo la cresta occidentale del dimon ( meglio farlo in salita) e attenzione all'individuazione del sent.406 che per chi, come me , segue l'itinerario in senso orario, si snoda sulla dx appena finita la creta del dimon. Non ci sono tabelle, ma solo segni bianco/rossi a terra. Il sent.406, fatto per la prima volta, mi è molto piaciuto per la sua diversità di panorami e ambiente in generale. Lunghetto, ma remunerativo e prevalentemente in discesa per come ho girato io. Insomma, un bel anello, di 15 km. che ho percorso il h. 6,50
Buona vita a tutti
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14-08-2017 08:49
marco.chiandoni marco.chiandoni
Percorso effettuato ieri, la salita seguendo i sentieri CAI 404-406: questi ultimi sono poco visibili verso il Dimon perchè contrassegnati su pietre a terra. Abbiamo notato che sono stati installati dei pali verticali per rendere più facile l'individuazione del percorso. Il sentiero lungo la cresta, a nostro modesto avviso, non è molto chiaro. Data la nostra poca esperienza, ci siamo fermati alla casera Dimon e poi al laghetto, rientrando poi per la strada carreggiabile, un pò noiosa, ma con bella vista sulle montagne di fronte. A nostro avviso è una bella gita, si cammina molto in mezzo a nelle fioriture, non immagino che bellezza sia trovarsi qui ad aprile maggio!
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18-04-2016 11:44
lupo.smemorato lupo.smemorato
Percorso il 10 aprile 2016 assieme ad Alberto e Alessandro, partendo dal Castel Valdajer lungo il sent. CAI 404 fino ai pressi del lago Dimon; presenza di neve a chiazze,ma non ghiacciata (vedi foto). Il tratto di sentiero che va da 'Cima Val di Legnan' ai pressi del M. Neddis si snoda su una dorsale prativa che non ha traccia ben visibile con la neve presente; forse ci vorrebbero dei paletti segnaletici anche se comunque è sufficientemente intuitivo il percorso da seguire perchè si risale lungo la dorsale del monte. Purtroppo il tempo non ci ha assistito particolarmente una volta giunti alla nostra meta, ma abbiamo potuto apprezzare il lago ancora ricoperto da un abbondante strato di neve. Con le ciaspe ai piedi siamo quindi discesi lungo la strada forestale che parte dalle pendici del M.Paularo e giunge nuovamente al Castel Valdajer. Degradando dolcemente tra i prati delle pendici delle cime soprastanti, la strada risulta ancora ricoperta da un abbondante strato di neve scivolata dai prati e depositatasi su di essa formando uno spessore di oltre 150cm; fino a quota 1592m, dove sono presenti un tabernacolo mariano e un abbeveratoio dove potersi dissetare, non era presente alcuna traccia umana sulla neve perciò deduco che nessuno abbia percorso quel tratto dall'ultima nevicata. A quota 1500m circa la neve torna nuovamente ad essere presente a tratti quindi, tolte le ciaspe dai piedi, abbiamo proseguito spediti fino a giungere nuovamente al Castel Valdajer, passando accanto alla bella struttura del rifugio Valdajer di proprietà della parrocchia di Cassacco.
Contiamo di tornare a posare i nostri piedi durante la bella stagione per percorrere l'anello quivi considerato!
Michele
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20-06-2015 18:24
francesca francesca
Saliti al Monte Dimon da Castel Valdaier il 18 giugno scorso. Seguito in parte il sentiero 404, segnalato anche con paletti, in parte la cresta erbosa, toccando la Cima Val di Legnan e il Monte Neddis. Dal Dimon scesi alla Casera Montelago con il sentiero 456, che risulta un po' franato in prossimità del tornante (si passa comunque facendo attenzione). Fatto anche Il Monte Paularo. Per il rientro abbiamo preferito raggiungere la Casera Montute di Mezzo con il 456, sentiero un po' inerbito ma fattibile con cautela, ben segnalato, che attraversa a mezza costa il verdeggiante e selvaggio vallone sotto la Costa Cravostes. Dalla casera rientrati a Valdaier con la carrareccia, recentemente ribattuta e allargata (già rischio frane). Tempo incerto al mattino, sole nel pomeriggio. Nota negativa: diversi motociclisti giunti fino a quota mt 1949 hanno disturbato la quiete che ci siamo illusi di trovare in un giorno feriale.
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17-09-2014 18:27
ectorus ectorus
Salito oggi seguendo il sent.404 (ottimamente segnalato anche grazie alle tabelle che tracciano la gara dell'internat.skyrace-carnia )-Raggiunta la cima del monte neddis, ho seguito tutta la dorsale che per traccie di trincee, mi ha portato sul dimon. Sceso alla forcelletta che arriva da pramosio, sono salito anche sul monte paularo. Il tutto avvolto da persistenti nubi di umidità (fredda) che mi hanno impedito ogni panoramica possibile. Pazienza......!
Per il ritorno, visto il tempo minaccioso, sono rientrato lungo la strada carrareccia che sale da Valdaier. Ci ho messo 2 ore e mezza.
La casera montelago è agibile in parte e offre solo un tavolo con panca e una stufa a legna che non so se funziona. Giusto un riparo di fortuna.
Buona vita a tutti
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14-07-2014 12:23
guido.z guido.z
Percorso effettuato, con variazione, il 12 luglio.
Per la salita scegliamo il n. 456 in toto, cioè anche dopo la casera Montute di Mezzo. Sino a quest'ultima tutto bene, poi il sentiero scompare dapprima sotto le larghe foglie del rabarbaro alpino (che nascondeva anche varie piante di ortica....) e più in alto sotto i ruvidi rami dell'ontano. Ci facciamo strada (aiutati dal naso del nostro quattrozampe) scivolando ogni tanto ma con il preciso obiettivo offertoci dalla gola dove scende il Rio Maior che raggiungiamo intorno ai 1700 metri. Da questo momento risulta tutto più semplice.
Scendiamo poi al laghetto Dimon e per il ritorno scegliamo la larga rotabile che, seppur molto noiosa, ci consentirà un più agevole cammino verso Valdaier in caso di maltempo (infatti la minaccia è proprio questa, e anche le previsioni).
P.S. A Valdaier tutto chiuso, anzi il presunto rifugio non è più rifugio, ma casa vacanze parrocchiale.
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03-07-2014 22:13
loredana.bergagna loredana.bergagna
Fatta oggi la gita rimandata qualche giorno fa, lunga e piacevole camminata per smaltire il Cimon dei Furlani. Acqua a volontà, ogni rivolo approfitta di qualsiasi pendenza per diventare cascatella e guado, un camminare fra rabarbaro alpino e miriadi di fiori sui pascoli ora deserti, le casere, le fontane asciutte mute testimonianze di vita passata. Nessun incontro, salvo un ansimante runner in arrivo alle mie spalle, che ha dato un notevole input alla mia frequenza cardiaca, un rospo sul sentiero oltre casera Dimon si è tuffato nel verde, una fischiante sentinella in basso, al lago Dimon e qualche farfalla. Attraversati tre residui nevai che non preoccupano, solo per uno attenzione ad individuare la prosecuzione del sentiero. Per salire al monte Dimon si può imboccare il sentiero 456 che si stacca a sx della mulattiera oppure poco oltre seguire una traccia che sale a zig zag, bella la camminata sulla cresta erbosa/sassosa fino a traversare tutto il Neddis.
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29-06-2014 14:46
marco.raibl marco.raibl
Ieri,sabato,ho percorso l'anello completo,come da relazione.E' stata la mia terza visita.L'avevo già percorso nel senso inverso e,con la neve,riducendo la lunghezza.A casera Culet le marmotte fischiano appena riesco a inquadrare il cocuzzolo fortificato.Centinaia di metri in anticipo sul mio arrivo.Da qui il sentiero 406 mostra segni di scivolamento a valle.Numerose fessurazioni si presentano lungo il percorso e ci accompagnano fino a quando sbuchiamo sul catino del lago Dimon.Prima di raggiungere la omonima casera,il meraviglioso grande larice,che era la sentinella del luogo,è spezzato circa a metà,e ci obbliga ad aggirarlo per proseguire.Per fortuna,pochi minuti dopo,inizia lo spettacolare giardino roccioso,dove il rododendro si esprime al meglio.La fioritura è al suo massimo,accompagnata da quella,altrettanto evidente,del geranio.Felci a perdita d'occhio e la promessa di imponenti raccolti di mirtilli completano il rapimento che questa valletta impone ai nostri sensi.Fiori ovunque,di ogni genere.Il cielo,nel frattempo,è diventato scuro e la cresta Dimon-Cuetalta promette diluvio.Dopo brevi nevai residui,assai compatti,ma sui quali qualcuno,da poco,era passato con le ciaspe(chili di zavorra per venti metri di neve!),il catino del lago si presentava inondato di luce.Una volta raggiunta la vetta,scendevo quasi senza seguire il sentiero,liberamente.Attraversato il monte Neddis fino alla croce,continuavo a vista fino al CAI sottostante,fino all'auto.Le trincee accompagnano dalla vetta per un lungo tratto,in perfetto controllo della prima linea austriaca che si dilungava a nord.Negli ultimi dieci minuti una fina,delicata pioggia,ha lavato via il non molto sudore dal mio viso.Ciao
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13-06-2014 18:40
ectorus ectorus
Percorso oggi, salendo i monti neddis, dimon e paularo. Tracciati liberi da neve e ben segnalati. Scendendo seguendo la strada per valdaier, sono 9 km circa.
Buona vita a tutti
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16-06-2013 19:14
askatasuna askatasuna
Tregua ginocchiale… si va sul Dimon. Questi luoghi sollecitano i miei ricordi, alcuni molto forti, e decido di affrontarli.. ma le rimembranze han la meglio e senza accorgermene prendo il 404. Bastian contrario come sempre. Salgo con una foschia avida che si nutre di ogni cosa, nonostante la buon’ora… Ammiro le praterie e mi innamoro di una costa che scende più a est dalla cima. Intanto incontro la primula di Haller, mi mancava, talmente bella da sembrare un miraggio cocente.. Qualche croco segnala i nevai più ostinati ma tutto è bianco, gli anemoni sono più belli che mai e sprigionano tenerezza alternandosi con qualche chiazza di primula minima. L’arrivo alla cima è solitario. Qualche nevaio blocca gli automuniti prima del lago… Il mio sguardo ritorna sul costone che scende a Cravostes poi a casera Culet e che mi richiama come dolce canto di sirena. La traccia, parte direttamente dalla cima, inizialmente è netta, percorre la cresta e profuma di leggerezza. Un’oceano di rododendri si sta preparando a uno spettacolo indimenticabile. Diverse fioriture di omogine tentano di affiorar in questo mare.. Il dolce saliscendi mi regala ancora una splendente genziana punteggiata prima di inerbire la traccia. Da qui è tutto a piacere.. seguendo sempre la cresta è impossibile perdersi ma bisogna inventarsi un percorso fra erbe , arbusti e rododendri. Senza fretta né patemi. Prima dell’ultima discesa noto resti di trincee. La visuale sullo Zermula, come fantasma nella foschia è imponente.. Da casera Culet il percorso è da copione. Un ritorno alternativo altamente consigliato a patto di accettarne la precarietà finale, perdendo, immaginando o ritrovando le tracce. (16.06.2013)
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09-06-2013 17:38
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
09/06/2013-Escursione al monte Dimon con l'ottima compagnia degli amici del CAI di Codroipo. Salita effettuata da Castel Valdajer lungo il percorso segnato nella presente relazione come discesa, accompagnati dalle descrizioni di flora e geologia del luogo e storia del Castello; visita al laghetto glaciale e ritorno sulla pista. Non sole pieno ma neanche una goccia della pioggia prevista. Meglio di così!
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15-05-2013 22:17
giulio.tam giulio.tam
La Sezione CAI di Codroipo propone per domenica 9 giugno questo itinerario come omaggio all'opera di divulgazione scientifica e naturalistica di SentieriNatura. Gli ideatori di questa formidabile collana saranno nostri ospiti in escursione assieme a quanti vorranno partecipare. Info@tecnicagiardino.it o al 3394815149
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23-06-2010 00:00
ectorus ectorus
percorso oggi come da descrizione. Lungo, ma bello. Unico neo, dopo casera Dimon (1612) i segnavia diventano pochi,sbiaditi e mal posizionati.Tutti segnati su roccie a terra e quindi poco visibili anche a causa della vegetazione alta.Pensierino: Esistono anche i paletti di legno su cui dipingere i segnali....!! Buona vita a tutti ettore
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22-05-2010 00:00
michele michele
percorso oggi in senso inverso. Il sentiero CAI 404 che porta in cima è parco di segnalazioni nei punti dubbi ma dal momento che è tutto su prati aperti la direzione è sempre abbastanza ovvia.
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20-09-2009 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso fatto 20/09/09, agevole. Attenzione che se si arriva da Paularo la rotabile verso Valdaier è a dx prima di arrivare a Ligosullo. Loredana
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