il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
CommunitySentieriNatura
Commenti  ->  Visualizza tutti i commenti

Elenco commenti

Alpe Moritsch dalla Valromana
N. record trovati: 4
Messaggio
17-06-2019 14:42
arno.ribotis arno.ribotis
Buongiorno ho effettuato il percorso come da descrizione, il 06 giugno, il sentiero è ben segnato e non vi sono problemi.
C'è un cartello all'imbocco del sentiero 519 che segnala l'inagibilità nel tratto dall'Alpe Moritsch al Picco di Mezzodì.
Messaggio
01-07-2011 00:00
cirodicarlo@gmail.com cirodicarlo@gmail.com
Buongiorno, vorrei sapere se i tempi indicati nei percorsi non ad anello sono relativi alla sola andata o includono anche il ritorno. Grazie
Messaggio
28-09-2007 00:00
kiran.alessio@virgilio.it kiran.alessio@virgilio.it
salve, sono il resp. manutenzione sentieri del CAI TARVISIO, colui che assieme ad alcuni soci e collaboratori sezionali ha provveduto negli ultimi 3 anni ad eseguire la manutenzione del 519 e che è percorribile in tutto il suo sviluppo sulla traccia originale dall'estate 2005;al punto sopra citato dove il sentiero seguiva il rio, questa era il vecchio percorso ma non quello originale, come scritto nel precedente commento ,non segue più il rio ma poco prima ,al bivio gira a sinistra e sale sostenuto direttamente il costone e sbuca sui primi massi dell'alpe Moritsch(lungo questo tratto abbiamo rinvenuto i vecchissimi bolli originali del sentiero e abbiamo provveduto a farlo passare dov'era sempre stato evitando la pericolosa traccia lungo il rio sopra menzionato). Nell'alpe Moritsch abbiamo apposto frequente marcatura CAI bianco -rossa e alcuni bolli rossi per seguire la via anche in caso di nebbia;arrivati a quasi metà alpe , nei pressi di grossi massi , la traccia gira a sinistra e sale lungo il margine di un costone erboso(posizionato tabella con avviso italiano-inglese di percorribilità solo x escursionisti esperti )e un canale detritico lungo il quale la traccia lo risale (brevi passaggi su placche levigate, possibile aggiramento leggermente verso sinistra, ma attenzione all'esposizione)per 3/4 della sua lunghezza e poi svolta a sinistra (attenzione al ghiaino, passi sicuri e con calma)sbucando su una cresta di mughi, leggera discesa verso sinistra (pali con tabelle segnaletiche), poi svoltare a destra per una trentina di metri circa in falso piano e risalire subito girando a destra ripidamente per riportarsi in cresta e lungo la quale si prosegue per breve ed esposto tratto per superare il canale sottostante;proseguire ora sempre in salita dentro un piccolo canale con tratti di facile arrampicata fino ad uscirne sopra accanto a dei mughi, ora discendere un canalino di detriti a raggiungere la vicina forcella Ratece (bel panorama sui laghi di Fusine), proseguire con breve percorso in cresta ed aggirare a sinistra un cimetta di roccia e mughi di fronte scendendo brevemente lungo la traccia (attenzione , passaggio delicato , mani ben fisse sulla roccia e sui mughi!)e poi seguirla verso destra in salita (tratto esposto) fino alla cima prima menzionata;ora scendere con massima attenzione lungo un canale con detriti instabili (frana recente) e seguire i bolli rossi direzionali, superato il quale la traccia risale ora tra mughi fino ad una cresta, seguirla e di seguito percorrerla in estenuanti ,a tratti ,su e giù , ancora qualche delicato passaggio su roccia friabile e di seguito un breve tratto esposto(un paio di metri con passaggio a "gatto") e di nuovo in salita in ambiente selvaggio ma molto panoramico (non sembra di arrivare mai )tra mughi, zolle erbose e detriti al bivio del n°515(palo con tabella bilingue avviso sentiero solo x escursionisti esperti) che in breve porta al Picco di Mezzodì ;dall'Alpe Moritsch calcolate 2 ore abbondanti x la cima . p.s. scosigliabile la discesa per il sent. n°519 dal bivio n°515 alla VALROMANA, meglio farlo in salita e scendere x il 515 prima e 514 poi a ritornare in Valromana al punto di partenza oppure scendere direttamente verso i laghi di Fusine nel caso si abbia a disposizione più auto; consigliato solo ad ESCURSIONISTI ESPERTI (un cordino nello zaino è consigliato) data l'esposizione di alcuni passaggi dopo l'Alpe Moritsch. Ultima manutenzione 25/08/2007. Alessio x caitarvisio@inwind.it
Messaggio
31-07-2006 00:00
gnpre@libero.it gnpre@libero.it
AGGIORNAMENTO DEL 30/07/2006. Una bella traversata dal Rifugio Mangart alla Valromana attraverso la Forcella Valromana (delicata la discesa!) mi permette di aggiornare l'itinerario che descriverò in salita. Parto dal punto in cui, nella descrizione originale, "si è alla base di un ripido vallone dirupato lungo il quale sono ben visibili alcune cascatelle". Il vallone da risalire è quello delle cascatelle. Recenti slavine e, più in alto una frana nel solco del vallone, hanno suggerito la segnalazione, di recente rinnovata, del sentiero 519 che sale SEMPRE sul costone di destra idrografica. Fintanto chè non si agguanta il ripidissimo costone, il breve tratto di sentiero per raggiungerlo è poco evidente a causa delle slavine; pertanto fare attenzione ai frequenti piccoli bolli rossi che conducono ai rassicuranti segnavia biancorossi. Attaccato il costone sulla sinistra (direzione di marcia) delle cascatelle, il sentiero diventa molto evidente e si sale bene. Assai più in alto si nota un recentissimo segnavia con il numero 519 su un ramo ed un segno che invita a voltare sinistra. Il vecchio sentiero traversava a destra, con una breve tagliata nei mughi entrava nel solco del vallone con e poi lo risaliva rimanendo sempre nel fondo (acqua), con qualche difficoltà per evitare i salti (Percorso da noi seguito in discesa, non avendo individuato in alto il raccordo con il sentiero n.519). INFORMAZIONE UTILE: Ove siamo ora, cioè nel punto in cui si stacca il vecchio sentiero, se si prosegue la breve traversata in quota verso destra, oltrepassando il solco del vallone principale ed un altro secondario, si arriva ad una baita in legno graziosa, non tanto per il tetto ricoperto di un vistoso telo verde, che può offrire un ottimo riparo in caso di necessità. Ritorniamo al segnavia 519 ed al segno di svolta a sinistra. Non avendo verificato il rimanente percorso in salita, ma valutando l'ambiente durante la nostra discesa dalla Forcella Valromana, è certo che il sentiero prosegue mantenendosi sul costone di destra idrografica rispetto al solco principale della valle. Raggiunto l'ampio e solitario circo terminale, con meravigliose fioriture, belle ed alte pareti, il sentiero si porterà sempre più a sinistra, a ridosso del Monte Buconig per poi salire, non so come, alla Forcella Ratece e sul Picco di Mezzodì (Alta Via delle Api Tarvisiane). Un consiglio pertanto a chi dovesse scendere come noi da Forcella Valromana: raggiunti i ghiaioni, non scendere ulteriormente, ma traversare anche in quota verso destra (direzione di marcia) fino ad innestarsi sul sentiero 519. Per chi dovesse salire, ovviamente seguire il sentiero segnalato 519 fino a raggiungere le ampie ghiaie sottostanti le pareti e quindi per tracce traversare tutto a destra (direzione di marcia) sostanzialmente in quota, oltrepassando lo sbocco del canalone e lo zoccolo basale della Forcella Valromana. Si sale ora per verdi puntando all'evidente canale e successiva rampa che rimontano a sinistra in direzione della forcella. Sulla rossa parete a destra del canale permane un antico bollo arancione che indica il momento di abbandonarlo, chè oramai è esaurito, e salire per la ripida rampa che mira ad un alto colletto verde (tracce di sentiero sul verde). Raggiuntolo, via verso destra fin sotto una ripida placca inclinata con resti arrugginiti di corde e chiodi di ancoraggio. Salire la placca, proseguire sul filo della successiva costola e, ultimamente, per il fondo del canale tenendosi preferibilmente sulla destra (direzione di marcia) fin sull'insellatura. Stefano Sanzovo - GRUPPO NATURA PREALPI - Pieve di Soligo (TV) - www.grupponaturaprealpi.qdp.it
Login
Iscriviti Password dimenticata ?
Nome:
Password:
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva