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Forchia Grande e Piccola da Faidona
N. record trovati: 2
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01-11-2022 00:00
daniele.russo daniele.russo
Escursione fatta oggi, seguendo le indicazioni di SN. L'attacco del sentiero e' stato modificato, ora bisogna risalire la stradina cementata per qualche metro prima di trovare la freccia rossa sulla destra. La traccia si lascia seguire, ma varcato il rio Coppo diventa difficile seguire la direzione (che comunque punta verso l'alto). Il bivio non si vede per nulla, ma comunque siamo arrivati al rifugio sulla forchia Grande seguendo una traccia che si fa via via migliore man mano che si sale (i bolli rossi sono molto radi). Alla forchia Grande non si vede nulla... Gli alberi coprono tutto, a parte la cima del Rodolino. Seguiamo la traccia sulla dorsale, fino a un belvedere sul lago di Tramonti (unico vero panorama della gita) e scendiamo per il buon sentiero che chiude il piccolo anello alla forchia Piccola. In breve si recupera la traccia dell'andata e purtroppo il fondo di foglie secche non risparmia scivoloni... In generale il giro non e' stato entusiasmante, in piu' richiede un po' di abilita' nell'orientamento. Merita di piu' la gita al borgo di Muinta, pieno di case ristrutturate, probabilmente di villeggiatura. Per chiudere in bellezza, si prende la macchina fino all'agriturismo da Febo dove si puo' scendere fino al lago (quasi in secca) e fare qualche foto all'antico borgo sommerso di Movada, ora completamente riaffiorato.
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24-02-2019 19:12
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata il 24/02/2019. Poco panoramica, ma offre una grande varietà di ambienti naturali; dal terreno detritico caratterizzato da bassa vegetazione, alla pineta, fino alla risalita nella faggeta. Dall’intersezione col greto del rio Coppo, in una decina di minuti si raggiunge il poco evidente bivio tra Forchia Grande e Piccola; da qui la risalita nella faggeta non è così scontata; i bolli rossi si fanno sempre più radi, quando non se ne incontrano più puntare decisamente all’insellatura che si raggiunge senza un evidente tracciato. Il ricovero sulla Forchia Grande è chiuso, ma offre un po’ di riparo all’esterno. Dalla Forchia Piccola, non mi sono fidato della traccia che scende sulla destra, così ho rifatto a ritroso l’intero percorso. Solo alcuni faggi schiantati in prossimità dei ruderi di quota 538, richiedono un aggiramento non particolarmente impegnativo, per il resto il percorso è stato liberato da pini schiantati. Merita attraversare la passerella sul ramo del lago di Redona per raggiungere il borgo Muinta, completamente ricostruito dopo il terremoto del 1976, ma ora disabitato. PS Non ci sono possibilità di parcheggio dopo la scuola elementare, meglio lasciare l'auto all’imbocco della strada per Muinta. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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