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Elenco commenti

Piccolo Jof di Miezegnot da Valbruna
N. record trovati: 4
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25-08-2021 00:00
laura.molinari laura.molinari
Il 7 agosto 2021 siamo saliti al Piccolo Jof di Miezegnot come da relazione. Il percorso e sostanzialmente a posto e non presenta difficolta particolari, l unico tratto che richiede un po di attenzione per la ripidezza e la natura friabile del terreno e quello finale in salita alla forcella, dalla quale una traccia tra i mughi conduce in un paio di minuti in cima. La giornata grigia ci ha negato ampi panorami, appena intuibili dietro le nubi le maestose pareti del Montasio e dello Jof Fuart. Per variare la discesa, tornati sui nostri passi sino al bivio poco sopra Cappella Zita, abbiamo svoltato a sinistra seguendo il segnavia CAI 606 che ci ha condotti sino a Malga Strechizza e poi il 608 (il sentiero scende nel bosco e non sembra particolarmente frequentato), tramite il quale abbiamo raggiunto l ampia insellatura di Forcella Nebria, per ridiscendere a Valbruna tramite la pista. Un saluto a tutti!
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18-07-2021 00:00
daniele.russo daniele.russo
Bella escursione; il primo 'pezzo', da Valbruna a Malga Rauna e' molto tranquillo. Si pu� tagliare qualche tornante della strada sterrata con l'ottimo sentiero 607, che sebbene ripido e un po' scivoloso, e' in ottimo stato. Dopo Cappella Zita il sentiero e' sempre in perfetto stato, ma si fa sempre piu' ripido e difficile mano a mano che ci si avvicina alla cima, fino all'ultimo ripido traverso su terreno detritico, che richiede un po' di attenzione sia in salita che in discesa. Anche in questa giornata coperta si ammirano splendidi paesaggi sullo Jof di Montasio... Molto interessanti anche i resti delle costruzioni militari, i cunicoli e le scale scavate nella roccia.
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21-08-2019 11:30
cjargnel cjargnel
Errata corrige: Ove, nel precedente commento ho indicato "nel versante ove prosegue il 607", va inteso il 606. Mi scuso.
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20-08-2019 20:22
cjargnel cjargnel
Tra i miei torti c'è quello di snobbare alcune mète. E' il caso del Piccolo Jôf di Miezegnot. Oggi ho rimediato salendoci come da precisa relazione di SN. Nel tratto iniziale ho seguito la strada bianca per evitare la ricca vegetazione e prendendo il 607 ove lo stesso taglia ortogonalmente la strada. Qui conviene seguirlo per il risparmio di percorso che si ottiene. Conviene riutilizzare la strada dopo il terzo taglio di tornanti ad evitare la zona prossima alla malga Rauna che è un misto caotico di erbe e ramaglie. La strada è stata liberata dagli schianti, ma fuori percorso fervono ancora i lavori di esbosco. Ben sfalciato il tratto da malga Rauna fino a Cappella Zita. Da quì in cima tutto come da relazione. Giunti alla Targa nei pressi della cima, volendo salire sulla cima più alta, basta salire i 3 o 4mt su facile roccia di 1° grado. Da quì, ritornato alla selletta, ho pensato di copiare l'idea d'altri di chiudere l'escursione ad anello calandomi una 50ina di mt nel versante ove prosegue il 607 e risalendo dapprima a una selletta ghiaiosa e poi ove si diparte la deviazione che porta in cima al Jôf di Miezegnot su terreno tipico di tutta questa dorsale. Da quì il prosieguo, tramite via ora attrezzata ottimamente nella parte alta e quindi sicura (Grazie a chi è intervenuto), per il Ric. Batt.ne Gemona, la Sella di Somdogna, il Rif. Grego e la discesa in Valsaisera. Finale con qualche km di asfalto fino all'auto nei pressi di Valbruna. Anello di assoluta soddisfazione, a mio parere. Mandi e buine mont a duç.
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