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Elenco commenti

Creta di Mimoias cima est dalla Val Pesarina
N. record trovati: 5
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02-10-2021 00:00
cjargnel cjargnel
Avevo lungamente osservato le Crete di Mimoias salendo sulla Terza Grande ed ero rimasto colpito. Ieri 01/10/21 ci sono salito. Park necessariamente a Pian di Casa perch� ove indicato dalla relazione (perfetta come sempre) di SN fervono grandi lavori di trasporto tronchi con 6 camion ben carichi di bel mattino e quindi impossibile trovare posto. Ritorno a Pian di Casa e su col 201 e 202 per C.ra Mimoias. Percorso a posto anche lungo la traccia che si diparte staccandosi dal 202 verso la cima Est. Non vi sono tutt'ora difficolt� a salirvi salvo i punti evidenziati in precedenza nei commenti superabili peraltro con un po' pi� di attenzione. Molto bello il contrasto tra zone prative e rocciose. In cima posso solo molto parzialmente godere dei panorami e per brevi finestre tra la nuvolaglia costante. Quanto basta per apprezzare in primis la Terza Grande e la Cresta di Enghe. Non proseguo verso la Cima NE perch� la fitta nebbia non promette nulla come vista. Gran bella escursione da rifarsi col meteo giusto. Bel branco di camosci sul crinale sommitale e continui bramiti di cervi nella zona bassa. Mandi e buine mont. (01/10/21).
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09-07-2018 20:52
graziano.bettin graziano.bettin
Aveva ragione Laura: si fa un po’ di “puff puff pant pant” ma, alla fine, ogni sforzo è ripagato ampiamente dagli scenari spettacolari che si possono ammirare. Ieri il sentiero era un pò inerbito ma la traccia ben battuta e i bolli sparsi qua e la agevolano la progressione. Non ho trovato difficoltà particolari e il tratto tecnico più impegnativo, circa una ventina di metri, è ben appoggiato tanto che non servono le mani per chi ha leve lunghe. Praterie sommitali molto simili a quelle sul Mondeval o sul Gamspitz. Cima NE: lasciata per la prossima volta non avendo ben capito se avrei dovuto scendere e risalire o mantenermi in costa. Percorso da evitare in caso di nebbia o pioggia. A chi volesse cimentarsi nel breve e semplice anello di Passo Elbel descritto su questo sito, consiglio di aggiungere la Creta di Mimoias quale ulteriore meta da raggiungere in modo da rendere tutto il giro più lungo e interessante.
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01-09-2017 10:13
giacomino.venturini giacomino.venturini
Ieri 31 settembre siamo saliti sulla Creta di Mimoias come da relazione SN. Il tratto di sentiero non ufficialmente registrato sulla Tabacco che si stacca dalla pista forestale e conduce alla cima, è in realtà tutto bolinato. La marcata pendenza in alcuni tratti richiede attenzione ma non è mai difficile. Peccato solo per le nubi a scacchiera sulle cime circostanti che limitavano il panorama. Personalmente consiglio di fare questa escursione solo con terreno asciutto.
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18-09-2016 09:10
roberto.fabbro roberto.fabbro
08/09/2016 Con un cielo azzurro, dai Piani di Casa la mattiniera e solitaria partenza per la Creta di Mimoias...cima "addocchiata"anni fà , con esc.al Passo Elbel. Un buon percorso ben segnalato dai vistosi bolli rossi, "esaltato"da ripide prative verdi dove i 1000 mt. di dislivello ci stanno tutti, arrivando però entusiasti sulla sua panoramica cimetta. Con una ottima visuale sui monti della Val Pesarina, il desiderio di proseguire verso la cima più alta... è fote, ma con l'erba ancora bagnata ,vista l'ora (08/42)..e le roccette ben "lucide" la prudenza è d'obbligo. Dopo le foto di rito e la firma sul quadernetto,la discesa verso il Passo Elbel....una breve sosta, la risalita poi al Rif. de Gasperi e il rientro ai Piani di Casa ....Bello, ne è valsa la pena. Mandi
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17-09-2016 18:06
laura.molinari laura.molinari
13 agosto 2016. Partiti dal parcheggio di quota 1423 prima di Forcella Lavardet, percorriamo la pista forestale in leggera salita che, in mezz’oretta (CAI 203) ci porta fino al bivio appena sotto a Casera Mimoias. Lì prendiamo il CAI 202 e dopo appena cinque minuti, sulla sinistra, notiamo la ben evidente segnalazione su di un masso per la Creta di Mimoias. Lasciato il sentiero CAI, da qui in poi il percorso avviene su traccia, ben evidente in basso, un po’ meno in alto nei prati, ma comunque sempre adeguatamente segnalata da bolli rossi. Inizialmente la traccia porta ad attraversare quasi orizzontalmente una boscaglia con vegetazione molto umida; dopo circa cinque minuti dal bivio, fare attenzione a non proseguire in piano seguendo un sentierino che solca la vegetazione alta, ma deviare decisamente a destra per una traccia inizialmente meno evidente, mirando a bolli ed ometti che conducono a salire ripidamente nel rado bosco di abeti. Più sù il sentiero, sempre piuttosto ripido, passa sotto una parete rocciosa ed infine giunge ad una selletta prativa oltre la quale il panorama si spalanca verso la Cresta di Enghe. Da qui in poi il percorso avviene prevalentemente per prati, a tratti anche molti ripidi ma mai esposti direttamente, con qualche breve passaggio dove è necessario aiutarsi anche con le mani. I prati sono molto ricchi di fiori di ogni tipo, in particolare numerose e splendide le stelle alpine! Con un po’ di puff puff pant pant si arriva infine alla cima più ad est, con croce e cassettina per il quaderno di vetta. La cima NE, di qualche metro più alta, richiede altri 10 minuti circa di cammino, inizialmente è necessario superare un tratto roccioso, un passaggio forse di 1° grado un po’esposto, poi il percorso si fa più agevole, si traversa per i prati sud appena sotto il filo di cresta (cresta molto esposta sui precipizi settentrionali!), poi la cresta si allarga e per un tratto consente il passaggio anche a nord senza problemi. Panorama grandioso (in particolare verso Terza Grande, Cresta di Enghe e Dolomiti Pesarine), limitato solo verso est dalle altre cime di Mimoias. Rientriamo per lo stesso percorso dell’andata, a parte una breve deviazione per ammirare la meta raggiunta da Casera Mimoias. Nonostante il sabato di Ferragosto con tempo splendido, non abbiamo incontrato anima viva in tutta la giornata, a parte qualche mucca al pascolo sui prati di Casera Mimoias. Solo un’altra auto al parcheggio. Tempi di percorrenza: 2.20 ore andata fino alla Cima NE, 2 ore ritorno. Escursione molto bella in ambiente solitario e selvaggio, abbastanza breve ma con tratti piuttosto ripidi e qualche modesta difficoltà tecnica. Mandi a tutti!
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