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Flop (Monte)
N. record trovati: 3
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24-06-2018 23:09
francesca francesca
Effettuato l'anello del monte Flop da Dierico, utilizzando i sentieri 434 e 436 nel bosco, raggiunta forca Zouf di Fau proseguito col 435, in breve fuori dalla vegetazione con la meta in vista. Saliti prima sulla cima est del Flop, poi sulla ovest. Per il rientro CAI 435 Foran da la Gjaline, CAI 437, breve deviazione per visitare il ricovero Del Mestri, trovato in ottimo stato ma una branda delle sette è fuori uso per doghe rotte. Infine CAI 437 e 437b. Anello impegnativo per lunghezza, oltre 8 ore di cammino, ma di grande soddisfazione per attraversamento di ambienti diversi e grandiosi panorami! Confermo, come riportato da commenti precedenti, il tornante rovinato, poco evidente (ometto ricostruito) dal quale si stacca quella che ormai è una traccia del vecchio sentiero di guerra per il monte Flop cima est. Ultimato il traverso a mezza costa tra le ginestre, si arriva davanti ad una trincea che va ignorata per salire ripidamente a sx. Occhio a memorizzare la via tra i mughi, ci sono altre aperture e un ometto che possono confondere nella discesa e portare a ridosso di precipizi! La salita sui detriti alla cima ovest è ripida ma stabile, grazie al consolidamento dei passaggi, e priva di esposizione, il resto è un tracciato articolato ma non difficile. Nel 437 sotto le pareti verso settentrione, un bivio non indicato in cartina, ci obbliga a ragionare sul proseguimento, convenendo che entrambi le direzioni si congiungono poco sotto nel nostro sentiero. Dopo i ruderi di casera Tesseit, una vasca degli anni '20 del secolo scorso, scendiamo lungamente nel Bosco di Vintulins con un buon sentiero, ci sono alcuni guadi che non presentano difficoltà nonostante le recenti piogge. Il 437b termina sulla sterrata in modo insolito e scomodo, sulle ghiaie di uno scolo dell'acqua! 23/6/18
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18-06-2017 18:53
giuseppe.venica giuseppe.venica
Raggiunte oggi 18/06/2017 sia la cima Est che quella Ovest. La cima Ovest richiede capacità di orientamento, in quanto non ci sono segnavia e la traccia non è sempre così evidente. Da un punto di vista fisico, la parte più impegnativa è la risalita dal grande masso con segnavia bianco-rosso alla forcella che si raggiunge risalendo faticosamente su ripido terreno detritico; da qui si traversa brevemente a dx, poi, persi pochi metri, fare attenzione alla traccia che sale verticalmente a dx tra i mughi; più avanti la pendenza si fa meno marcata e la traccia prosegue tra i mughi; raggiunto il filo di cresta si piega a sx, proseguendo tra radi mughi e rocce, fino a raggiungere la panoramica cima (una ventina di minuti dal punto in cui si abbandona il SV CAI N°435). Panorama mozzafiato! Per lo stesso itinerario si scende a riprendere il SV CAI N°435, proseguendo quindi per la cima Est. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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15-10-2014 21:29
oliver72 oliver72
Escursione del 12/10/2014, seguendo il sentiero CAI 437 fino al Foran da Gjaline e successivamente il 435 immersi nella nebbia: dopo una serie di tornanti prestare attenzione alla mulattiera che si stacca sulla destra, difficilmente individuabile in caso di scarsa visibilità, che conduce fino alla vetta.
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