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Anello della Busa del Tiarfin da Forni di Sopra
N. record trovati: 8
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22-09-2021 00:00
daniele.russo daniele.russo
Escursione lunga ma non difficile; effettivamente il primo tratto su strada asfaltata e' tedioso, e purtroppo non si puo' accorciare, visto il divieto di transito. Ma ho voluto tenere fede al percorso descritto. I sentieri sono in ordine e ben segnalati, anche nella conca del Tiarfin, dove il sentiero si perde nelle rocce, ma c'e' abbondanza di segnavia. La busa del Tiarfin e' un ambiente magico, sorvegliato da giganti di roccia, e deliziosamente silenzioso. Arrivati a Forca Rossa, c'e' l'unico tratto difficoltoso dell'escursione, la ripida discesa su fondo detritico, che per fortuna dura poco e poi il sentiero riprende piacevolmente.
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06-07-2021 20:15
cjargnel cjargnel
Ero solito salirci per comodità dal versante di Casera Razzo, oggi ho deciso per l'anello da Forni percorrendolo precisamente come indicato da SN salvo la veloce puntata alla F.lla Tragonia e il rientro con il 223 consigliato sia da Luciano Regattin che da Giuseppe Venica. Ho accettato a ragione il consiglio tanto che ritengo che al momento sia la soluzione migliore. Unico neo il fatto che oggi, proprio in ingresso del 223/609 a Forni, ho trovato il segnale di non percorribilità che ho necessariamente ignorato non avendo sul posto e a quel punto alternativa. Di fatto ho trovato solo una giusta restrizione per cedimento del fondo e l'impressione di lavori in corso. Escursione splendida e ampiamente remunerativa per la varietà degli ambienti, l'aspetto floristico e i panorami specie dalla forcella sommitale. La Malga Tartoi ha nuovi gestori e la Malga Tragonia è monticata. Mandi a duç. (06/07/2021)
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20-06-2020 22:00
luciano.regattin luciano.regattin
Pecorso oggi ma in senso antiorario e con una variante nella prima parte. Per percorrere il tratto asfaltato una volta sola oltre che per rendere più vario l'anello, è consigliabile percorrere in discesa (seguendo il senso di percorrenza descritto) il sentiero 223 e non il 223a, scendendo, al bivio in località Cuol di Fonton, a sinistra anzichè a destra. Il sentiero si ricongiunge in seguito con il 209 e si conclude sul ponte in località Vico.
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03-07-2019 21:26
laura.molinari laura.molinari
30 giugno. Partenza tarda e giornata torrida, così questa volta facciamo i furbi e, per abbreviare il dislivello+ di questa lunga escursione, decidiamo di utilizzare la comoda seggiovia che, in due tronconi, ci deposita freschi come rose a Casera Varmost. Ci incamminiamo quindi lungo la pista da sci (CAI 243) che risale il solco tra i cimotti del Monte Simone e del Crusicalas. Arrivati quasi al termine della pista, in corrispondenza di un tornante, risaliamo brevemente su traccia il pendio sovrastante per raggiungere la cresta del Simone e, tenendoci sempre sull’erboso versante meridionale, guadagniamo facilmente la cima, con croce di legno e stupendo balcone su tutte le Dolomiti Friulane e oltre … ridiscesi fino alla pista e scavalcata la Forcella di Tarondon, con bella veduta sul Tiarfin e sul percorso che ancora ci aspetta, traversiamo e poi ci caliamo (tratto ripido e friabile, ma breve) sino a Forcella Tartoi; scendiamo ancora sul versante orientale sino al bivio sopra Casera Tartoi per ricongiungerci con il CAI 208 e con l’itinerario della guida SN, che da qui in poi percorriamo integralmente, trovandolo fedele alla descrizione. Faticosa, soprattutto a causa del sole cocente, la risalita del vallone. La Busa del Tiarfin è un mondo incantato, serrato tra le armoniose pareti rocciose e i ghiaioni del Tudaio e del Tiarfin, impossibile descriverlo, bisogna proprio andare lì! Nessun incontro, ne’ umani ne’ animali in vista, solo tanto silenzio e l’impressione di essere su un altro pianeta! Nella parte alta della conca permane qualche lingua di neve e l’erba è ancora bassa, troviamo ancora ricche e varie fioriture primaverili. Dopo una lunga sosta all’ombra di uno sparuto larice, si riprende a salire verso la Forca Rosa (o Rosada) di quota 2.280, dove finalmente incrociamo altri due escursionisti. Discesa sul versante di Tragonia su terreno inizialmente sconnesso, ma che si fa via via più comodo ed erboso, con il sentiero che fende prima distese di botton d’oro e poi, sopra Risumiela, piantagioni di magnifici rododendri pronti a sbocciare. Lungo rientro a Forni di Sopra per sentiero (CAI 223a) e, dopo Puonsas, per noiosa carrareccia. Tirando le somme, il gpx ci ha fornito un dislivello di circa 950 metri in salita e 1750 in discesa per poco meno di 17 km; tempo di percorrenza 6.45, soste per foto incluse. Escursione meravigliosa ma abbastanza impegnativa. Tutta la sentieristica utilizzata è in buone condizioni, a parte qualche piccola erosione e qualche sporadico schianto, facilmente aggirabile seguendo le tracce che si sono create col passaggio. La salita del solo Monte Simone da Casera Varmost è breve (50 minuti), facile e superpanoramica, adatta anche a famiglie (attenzione solo a tenere i bambini alla larga dal dirupato versante Nord-Ovest). Allego la traccia gpx. Un caro saluto a tutti!
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18-08-2018 19:42
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata il 17/08/2018 come da relazione di SN in una giornata non eccessivamente calda che ha permesso di coprire i 1380 metri da Forni di Sopra alla Forca Rossa in 4 ore comprese le soste per ammirare il giardino roccioso di rara bellezza che s’incontra nella Busa di Tiarfin. Fino alla località Puonsas (circa 1 ora) il percorso ricalca una noiosa rotabile asfaltata. Più in alto, tralasciata a dx la deviazione per C.ra Tragonia, vi è la possibilità di abbandonare la strada sterrata seguendo le indicazioni del “Trial delle Malghe”, sbucando infine alla base del pascolo di malga Tartoi. Risalita la Busa di Tiarfin, giunti al valico che scende a C.ra Razzo (m 2205; Sella Tiarfin secondo il Catasto Sentieri FVG), si progue a dx sul CAI 224. Con un percorso tra rocce, ben guidati dai segnavia si giunge infine al punto più alto dell’escursione rappresentato dalla loc. Forca Rossa (Forcia Rosada – m 2280). Il laghetto di Tragonia attualmente appare completamente privo di acqua in superficie. Dopo C.ra Tragonia, tralasciato il primo bivio a sx, si procede lungo la pista fino a trovare l’indicazione per deviare a sx sul SV CAI 223. Giunti alla loc. Cuol Fonton, per evitare la strada asfaltata del rientro, ho intrapreso a sx il SV CAI 223. Questi scende ripidamente in un’abetaia, che poi si trasforma in faggeta, per concludersi lungo una vecchia mulattiera, conducendo infine al ponte sul T. Tolina a poche decine di metri dalla piazzetta del Comune. Le C.re Tartoi e Tragonia sono gestite come punto di ristoro, ma le malghe non sono monticate è non vi è produzione di prodotti caseari. Escursione impegnativa per la lunghezza ed il dislivello, ma non presenta punti pericolosamente esposti. Merita fatta. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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14-08-2018 21:29
chichi chichi
Anello percorso il 24 luglio 2018. Giro bellissimo, posti magici e silenziosi, panorama splendido alla forca Rossa. Abbiamo visto solo 3 persone un po’ più in giù di noi. Un saluto a Mirko della casera Tartoi e a Daniele della casera Tragonia.
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24-06-2017 20:43
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
24/06/2017-Rivisitata la Busa del Tiarfin da casera Tartoi a f. Rossa(A/R). Un posto magico e appartato, chiuso tra i ghiaioni dei due versanti. Camosci si aggirano sulle pendici detritiche, qualche nuvoletta qua e là in un cielo terso, contrariamente a quanto si vedeva più a est. Anche all'altezza di forcella Rossa c'è caldo.
Un saluto a Mirko il gestore di Malga Tartoi e poi giù verso il "forno" di Forni dove si sta preparando la festa medievale.
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23-07-2015 20:14
luca.deronch luca.deronch
E' possibile realizzare un anello con meno dislivello ma altrettanto remunerativo partendo da Casera Razzo seguendo in parte la relazione presente sul sito per la salita a Cima Est del Tiarfin fino alla Forca Rossa e poi seguire il sentiero 224 in direzione est fino alla forcella alta della Busa di Tiarfin ( credo si chiami Forcella Palon) e scendere come da relazione sul versante di Tragonia fino alla forcella della Croce di Tragonia ( località Risumiela) e fare rientro a Casera Razzo seguendo il sentiero 209 fino alla pista forestale di Casera Mediana. Il dislivello totale è attorno ai 600( 800 circa compresa la salita alla cima Est) e la lunghezza si riduce a circa 10-11 Km. Per la salita alla forca Rossa nel tratto dalla sella sotto il Col Marende c'è da affrontare un ghiaione che precede un ripido canalino un pò fastidioso ma non difficile. La Busa di Tiarfin è un posto davvero spettacolare
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