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09-08-2021 16:20 |
sandra.sentierinatura  |
13/06/2021- Raggiunto nuovamente la cima di Sos Nidos. Superato il labirintico assetto delle viuzze di Oliena, si è individuata la direzione ottimale per hotel Maccione. Da qui si prosegue con lunga risalita in auto alternando tratti ripidi, asfaltati e sterrati. Ci precede una robusta 4 x4, forse un accompagnatore per le persone stipate all'interno. A piedi: la pista 'e Pradu è ancora un po' ombreggiata a metà mattina e sulle pareti rocciose addossate alla strada resistono le fioriture dell'onnipresente santolina e di campanule. Alla piazzola appare il segnavia CAI in direzione di Sos Nidos; i segnali sono appena dipinti e sembrano ben disposti. Incrociamo un gregge di pecore e capre, sorvegliato da una attenta vigile cagna-pastora. Il sentiero prosegue senza grandi strappi, ma a un certo punto ci rendiamo conto che non si dirige ad affrontare il pendio sommitale, ma continua a traversare e poi a scendere; quindi lo abbandoniamo per salire su placche calcaree, meno difficili di quanto sembri. Compaiono anche alcuni ometti che ci guidano in cima a Sos Nidos. Una numerosa comitiva è in transito sulla cresta vicina, altri invece salgono sul monte Corrasi. Qui in cima a Sos Nidos, invece, ci raggiunge una escursionista solitaria accompagnata solo dalla radio ad alto volume. Abbiamo impiegato circa 1 ora e mezza. |
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