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02-05-2021 14:56 |
sandra.sentierinatura |
Siamo saliti ieri al rifugio Chianeipade da Dierico. Come si sa, è un itinerario di pista, nel primo tratto lastricata, e si svolge all'interno del bosco. Sostiamo volentieri all'interno del bosco, specie quando il faggio si fa più presente, per notare i fori delle tane e i movimenti velocissimi dei piccoli roditori (la mimetica arvicola rossastra). Gli esperti spiegano che quest'anno la popolazione è aumentata per la maggiore presenza di cibo (faggiole). Nel silenzio del pianoro del rifugio Chianeipade arriva il rombo di una slavina dalla direzione di forca Pradulina. Oggi la fontana del rifugio non butta acqua. Oltre a un capriolo nella vegetazione, incontrate solo due auto in transito sulla pista. |
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25-08-2020 14:27 |
daniele.russo |
Bella passeggiata, anche in questa fresca mattinata di fine agosto. La pace nel bosco, mentre si sale, è piacevolissima; interrotta solamente di quando in quando dai fuoristrada dei cacciatori di funghi... La strada è larga e facile, ma la pendenza si fa sentire! Attenzione proprio all'ultimo pezzo: arrivando è difficile notare il rifugio da sotto, perché coperto da alcuni alberi. Si rischia di sbagliare la strada proprio a due passi dall'obiettivo! Basta ricordarsi di prendere la stradina a sinistra, invece di proseguire dritti, e si arriva al rifugio. |
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04-05-2020 18:46 |
ectorus |
Visitato oggi. Ottimo ricovero molto ben tenuto. La parte superiore, dove presumo ci siano letti, è chiusa a chiave. Buona vita a tutti |
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20-01-2018 19:59 |
loredana.bergagna |
Uscita veloce oggi per fare quattro passi all'aria aperta, partenza da Casaso imboccando il segnavia Cai 438. Il sentiero in realtà è un canale incassato, ripido che attraversa una boscaglia disordinata , si incontrano due sorgenti a breve distanza l'una dall'altra, la neve compare, ben dura, attorno a quota 1150, poco prima che il sentiero diventi pista, al Cason Zouf di là sventola il tricolore, al rifugio forestale Chianeipade tante impronte, l'interno è ordinato. La giornata è buona, decido di scendere a Dierico, poi si vedrà; discesa antipatica lungo la pista, qualche rigagnolo crea un velo da palaghiaccio, a quota 980 il grazioso ricovero di Plan di Baree con fontana, una breve sosta al sole per poi riprendere la discesa fino alla prime case di Dierico. Alla mia destra si stacca una bella traccia, ripida, verticale, che fa riguadagnare in un batter d'occhio 300 m. di dislivello sotto la Cuesta Libera, la traccia poi si confonde e si perde nella boscaglia sofferente fra altri segni di passaggio e monconi di alberi caduti, anche con supporto digitale si fatica un po' a rimanere nella giusta direzione. L'ostacolo maggiore è arrivare ad un impluvio e superarlo attorno a quota 1000 per poi iniziare la discesa dalla parte opposta, lì si mostra finalmente il sentierino, poi, con qualche indecisione il prosieguo è discretamente evidente. Un rumore di accetta ed una piccola costruzione abbandonata, mi avvicino giungendo alle spalle, un saluto, il malcapitato sobbalza, ma da dove vieni? Sorridendo.....da Dierico po'....ma non sembra convinto. Da lì buon sentiero fino al punto di partenza, esattamente dov'è collocata la tabella Cai |
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01-08-2017 21:33 |
sandra.sentierinatura |
Il primo giorno di agosto è all'ombra del bel bosco che conduce da Dierico a Chianeipade. E' fuori dubbio che in salita non ci si accorge della frescura che regala e si suda copiosamente, come previsto. La buona notizia è che a Plan di Baree la fontana butta acqua. Superata Chianeipade abbiamo raggiunto Turriee (acqua) e Pradulina (acqua). Marmotte giocano nel prato davanti a casera Pradulina; le mucche si riparano dal sole dentro la stalla; una di loro purtroppo si è sfracellata cadendo dal ciglio della forcella Pradulina nell'orrendo e ripido versante ovest (occhio ad affacciarsi). Escursione a quota bassa per riprese video, di grande tranquillità, in una giornata (molto) calda e tersa, con in omaggio la sauna. |
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