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| 21-09-2020 11:59 |
sandra.sentierinatura  |
12/09/2020-Dal passo delle Erbe a forcella Putia.
Da Antermoia raggiungiamo il passo delle Erbe (m 2008), dove il parcheggio frequentatissimo è a pagamento. Si imbocca la pista che quasi in quota si allontana dalla strada principale. Nel primo tratto, alcuni punti aperti tra la vegetazione mostrano spettacolari formazioni geologiche a fasce rossastre sul
versante nord del Sass da Putia.
Intercalata da alcune panchine, la pista più avanti si fa sentiero che perde
leggermente quota, attraversa alcuni punti erosi ma sistemati per il passaggio.
A quota 2060 tralasciamo la Alta Via Gunther Messner (a destra, descritta nella presente relazione del blog come rientro). Alcuni tratti in comune con i sassi del greto segnano l'inizio del canalino che sale alla forcella alla quale ripidamente si perviene (m 2357). Un innumerevole via vai di persone (raramente vista tanta gente...) sostanzialmente dei due grandi ceppi linguistici italiano e tedesco.
La maggior parte sale alla cima del Sass da Putia; altri proseguono per compiere l'anello attorno.
Noi proseguiamo un tratto lungo il sentiero per il rifugio Genova, dove riprende la solitudine, per prendere l'inizio del sentiero Gunther Messner. Sosta prima delle attrezzature per attendere il sole. Ultime fioriture di genziana sfrangiata; le stelle alpine sono ormai in sofferenza. |
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| 21-07-2019 18:14 |
MauroGo  |
| Fatto questo bellissimo percorso il 19/07, durante una breve vacanza sulle Dolomiti. Confermo quanto riportato nella relazione di SN. Attrezzature in ordine, nessuna particolare difficoltà tecnica se non la lunghezza del percorso (fatto tutto l'anello, compresa la deviazione per il Tullen, in circa 7 ore e mezza). Viste molte stelle alpine. |
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| 30-08-2014 15:59 |
loredana.bergagna  |
| Ultimo giorno di vacanza e promesse di gran giornata, abbiamo messo in programma anche questa gran bella escursione e non vogliamo rinunciarci anche se sarà impegnativa per lunghezza e qualche difficoltà. Caricati i bagagli ci dirigiamo verso la Russis Kruez, tante macchine parcheggiate qua e là, partenza veloce nel bosco bagnato e scivoloso, si sale un canalino attrezzato con cavo, cambia il paesaggio, si va verso il Tullen e finalmente vediano le Odle. Gran via vai in salita alla cima e gran panorama, gracchi socievoli e direi opportunisti, discesa prudente lungo la cresta, le attrezzature sono ottime, la camminata continua su terreno friabile, all’attacco della ferrata ci fermiamo a guardare i tanti che salgono e i pochi che scendono. Qualche informazione e su, la roccia è buona e anche questa è fatta…altri tratti attrezzati ci aspettano ma non creano problemi (scaletta compresa), più attenzione invece sulla paretina da risalire e in discesa nei tratti sabbiosi trattenuti dalle travi di legno. L’arrivare a forcella Putia ci sembra di aver già finito, (folla seduta e in salita dal canalone), la discesa fino alla base è veloce, i papaveri gialli colorano il ghiaione, fa caldo e vien voglia di un pediluvio nel rio rumoreggiante, adesso pascoli, fango, rododendri, mucche, lo steccato in legno, la Lavina bianca e la discesa su ottimo tracciato fino all’asfalto da risalire fino alla Russis Kruez. |
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