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Monte di Mezzo da Giais
N. record trovati: 7
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31-12-2019 17:09
francesca francesca
In solitaria ho percorso questo bel itinerario domenica 29/12 partendo da Glera come da relazione, eccetto che per alcune varianti. Ho utilizzato il Troi da Rut per arrivare a Casera Palussa. Questa è la mia relazione:
Mi incammino verso monte, percorrendo un tratto della Via S. Barbara (Glera) fino al suo esaurirsi, dove inizia il sentiero segnalato CAI 986. Lo seguo brevemente fino al bivio con il Troi de Rut a dx, che decido di utilizzare per salire a Casera Palussa. Rispetto al sentiero CAI questo è più panoramico, ma anche più stretto e aereo in alcuni punti sopra ripidi pendii erbosi. Raggiunta la casera menzionata, proseguo dalla parte opposta rispetto all'arrivo, con il sentiero 986 che ben presto esce dalla rada boscaglia. Attraverso ripide pale erbose verso N, su traccia marcata con ampie visuali sulla pianura fino a raggiungere Casera di Giàis (1289) racchiusa in una conca erbosa tra Pala Fontana (sx), Ciastelat, Monte di Mezzo e Cima Valfredda (dx). Salgo su quest'ultima dal lato occidentale, fuori sentiero, per traccia in 5'. Scendo dalla cimetta, continuo verso N sempre con il CAI 986 lasciando a dx il 988 per casera Rupeit, qui mi trovo proprio ai piedi della mia prossima meta, che dovrò aggirare dal lato occidentale per salire infine sulla sua cresta N fino al culmine della vetta (1490) affacciata sulla pianura. L'ultimo tratto è fuori sentiero segnalato, ma è decisamente intuibile e relativamente facile, tranne il finale sulla cresta accidentata costituita da rocce ed erba, che ho trovato innevata e in parte ghiacciata. Per la discesa tutto uguale fino a Casera Palussa, poi ho utilizzato il sentiero CAI 986, per arrivare in maniera più sicura e veloce a Glera.
Tempi impiegati intesi dal punto di partenza Glera (soste escluse): 1,10 Casera Palussa - 2,20 Casera di Giàis - 2,25 Cima Valfredda - 3,30 Monte di Mezzo - Glera 5,30 (Monte di Mezzo - Glera 2,0 h).
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31-03-2019 22:15
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
Nella calda giornata di oggi compiuta la traversata Giais-Casera Giais-Monte di Mezzo-Casera Rupeit-Grizzo. Si comincia con la salita alla casera Palussa. Il sentiero sale ripidamente e alla fonte della casera si rabboccano volentieri le bottiglie. Si continua poi per casera Giais in un paesaggio che va facendosi più articolato. Poche fioriture finora, il secco non le facilita (per inciso, dal ponte di Dignano il Tagliamento si mostra quasi in secca). Alla casera Giais ecco vistose fioriture di crochi. Ascesi poi alla sommità carsificata del monte di Mezzo (poche lingue di neve bassa). Raggiungiamo poi con piccoli saliscendi e sentiero interessante e articolato la casera Rupeit e chiudiamo poi la traversata a Grizzo, dove avevamo piazzato un secondo automezzo. Molti escursionisti alle casere, aliante e parapendii nel cielo.
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29-04-2018 19:18
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata il 28/04/2018. Tutto come da relazione di SN. Tracciato suggestivo, mediamente impegnativo, che si sviluppa principalmente su terreno detritico. In questo periodo, a seconda dell’altitudine, s’incontrano bellissime fioriture di narcisi, eriche e pero corvino. Per la salita a C.ra Palussa utilizzato il TROI DE RUT. Poco dopo C.ra Palussa non c’è più vegetazione arborea, ed il percorso, molto panoramico, si sviluppa in costante esposizione: da evitare in periodi troppo caldi. La salita al Monte di Mezzo avviene senza una precisa traccia, su terreno carsico, che richiede un po’ di attenzione. Dalla cima vista mozzafiato! Nel rientro il TROI DEI VUOLTH termina nei pressi di un impianto di antenne. Ci vuole poi circa mezz’ora per scendere a Glera e risalire Via S. Barbara fino al punto di partenza. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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30-12-2016 17:15
massimocadel massimocadel
Salito da Glera la mattina di Natale in un silenzio irreale per essere in piena pedemontana! Giornata perfetta con temperatura primaverile e erbe tutte a terra. Sentiero fino a casera Palussa nel bosco e poi per prati fino alle C.re Gias.. tutto molto tranquillo. Poi alla ricerca del punto in cui la Tabacco erroneamente posiziona la Cima e su per tracce a 1490.. Sarà stata la giornata ma sembrava di toccare il Duranno e tutti i suoi degni compari con le mani. Una girata senza preoccupazioni di sorta che regala paesaggi meravigliosi ..
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22-12-2014 09:53
luciano.piccin luciano.piccin
Percorso effettuato ieri 21 dicembre: dalla cima il panorama è veramente mozzafiato. Neve assente. Il sentiero di salita, segnalato in relazione, a mio avviso non è il Troi delle Cloipes bensì il Thuocol de Rut, che ho percorso in discesa da casera Palussa.
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05-05-2014 14:01
heidi.bruna heidi.bruna
Bellissimo percorso panoramico salito ieri partendo da Glera lungo il Troi delle Cloipes.
La neve ormai è praticamente sparita, lasciando l'erba ancora "bassa" e quindi il raggiungimento della vetta è agevole seguendo le precise indicazioni della relazione di SN.
Lo stavolo a quota 813, menzionato nella stessa relazione, viene denominato in loco come Baita Polo o Britui.
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14-06-2013 22:26
loredana.bergagna loredana.bergagna
Già stanca prima di iniziare, il lavoro di giardinaggio e potatura drastica ancora presente in braccia e spalle ma non sarà questo a trattenermi. Gioco di raggi lungo il fitto corridoio che sale ripido, ometti, qualche finestra aperta sulla pedemontana, piccoli giaggioli susinari e oggetti volanti a volontà, Palussa è annunciata dal suono della fontana nervosa, ancora un tratto al riparo e poi il sole che si accanisce sulle spalle e testa. Ovunque verde con qualche macchia bianca di pero corvino, e blu, il blu delle genziane di Clusius e primaticce, timide vedovelle, pallide come si addice al loro ruolo, e ancora giaggiolo susino, oramai i nontiscordardime sono pochi, spicca il vivace giglio carniolico. A casera Giais macchie di giallo, sosta per banana e via verso la forcella, sugli sfasciumi farferugine e doronico.
Alla forcella, a destra, mani caritatevoli hanno costruito qualche ometto e qualche omone, la traccia ogni tanto si indovina, salita facile lungo il crinale disseminato di sassi e boccette, foschia che non permette grandi panorami, ma gli occhi mi si riempiono di quelli goduti dalla Pala d’Altei, lì, a due passi. Ometti qui e là ma è possibile che non abbia riconosciuto quello della cima, ma facciamo finta che non sia così..
Rientro per la stessa via, mal di testa martellante e primo caldo intenso , il Truoi dai Vuolth (cartello un poco discosto dal sentiero, lunghezza km.4) sembra tutto allo scoperto, mi fiondo nel bellissimo corridoio ombroso davanti a me.
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