Messaggio |
06-08-2013 15:12 |
loredana.bergagna |
Escursione pensata per il secondo giorno con ca.1300 m. di dislivello; partenza dall’Alpe di Pampeago e seguendo un sentiero locale che si sviluppa nel bosco giungiamo alla malga di q.ta 2000 e poi tramite sentiero geologico al passo Feudo, davanti a noi il verde delle colline e prati, dietro il bianco rosato delle cime. Un frequentato e buon sentiero ci deposita al rifugio Torre di Pisa, sosta fra gracchi socievoli che non esitano a arraffare al volo il torsolo della mela, si prosegue fino all’inconfondibile torre di Pisa, un’occhiata alla porta sbilenca del Latemar e poi scendiamo nella conca detritica sottostante per risalire fino allo stretto intaglio di f.lla dei camosci, folla al sole ma di camosci e/o altra fauna nemmeno l’ombra. Noi scendiamo lungo lo stretto canalino gradinato, rocce scure, terreno friabile, e poi ci troviamo ad attraversare nevai e pietraie racchiuse fra guglie; poi le rocce diventano nuovamente di origine lavica, sentiero incerto, lungo, fino ad intersecare quello proveniente da Obereggen che seguiamo fino a passo Feudo. Per la verità accorciamo tagliando parecchio per verdi fino alla strada sottostante e lì ci mescoliamo alla mandria che rientra lentamente alla malga Pampeago |
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