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Tul (Creton di)
N. record trovati: 2
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22-10-2018 16:50
laura.molinari laura.molinari
Il 20 ottobre abbiamo raggiunto questa cima percorrendo un ampio e remunerativo anello con partenza da Cima Sappada, in ottima compagnia. Il clima è favorevole, la giornata autunnale è serena e ancora tiepida, anche se ormai il percorso di salita si svolge in buona parte in ombra. Tra una chiacchiera e l’altra si sale senza fatica, il tratto eroso dopo il Rifugio Monte Siera e la cengia attrezzata sotto la Cresta del Pettine si passano con sufficiente sicurezza, le attrezzature sono a posto. Entrare in questa stagione nel Vallone della Creta Forata è sempre emozionante, i larici gialli si stagliano contro l’azzurro del cielo e il bianco di rocce e ghiaie. Il bivio per la cima si diparte dalla via normale alla Creta Forata (CAI 323) attorno a quota 2140 ed è segnalato da un bollo rosso e da una scritta sbiadita su di un grosso masso. La traccia, ben visibile all’inizio sulle ghiaie, anche oltre è sufficientemente individuabile grazie a qualche altro bollo rosso ed ometti, che guidano prima sul ghiaione, poi tra le rocce ed infine su per ripidi prati; il percorso comunque è sempre molto logico ed è difficile sbagliarsi. Arrivati ad una selletta, si piega a destra sul crestone erboso e in breve si raggiunge la cima, contrassegnata da un piccolo ometto. Le rare tracce lasciate sui fogli volanti rinchiusi in un precario contenitore di vetta testimoniano la scarsa frequentazione di questa cima. Lasciamo un quaderno, sperando che resista alle intemperie. Per la discesa, ripercorsa a ritroso per un tratto la via di salita, prima di giungere al bivio con il sent. CAI 323 seguiamo la traccia – a tratti malagevole ed incerta (anche in questo caso le segnalazioni sono costituite da rari bolli rossi ed ometti) - che scende per traversare a sinistra e ricongiungersi con il CAI 321 poco sotto la Forcella della Creta Forata. Il piano iniziale dell’escursione a questo punto prevedeva la ridiscesa del Vallone della Creta Forata sino a Passo Geu basso e Casera Tuglia, ma il luminoso versante pesarino, ancora baciato dal sole, e la stimolante prospettiva di calcare sentieri ancora inesplorati ci fanno accettare con entusiasmo la proposta dello “stratega” del gruppo di far rientro a Cima Sappada aggirando il Siera. Per un buon pezzo la discesa del vallone è agevole ma, dopo una risalita di una sessantina di metri nei pressi del Col di Siera, è necessario affrontare alcuni passaggi dove la percorrenza è compromessa da pesanti franamenti. Particolarmente rovinato il primo tratto, per superare il quale ci si aiuta anche con un vecchio cavo, ancora utile anche se con numerosi ancoraggi divelti. Raggiunta infine la pista che sale dalla Val Pesarina, dove troviamo il cartello che indica l’inagibilità del sentiero, recuperiamo circa un centinaio di metri di quota per raggiungere Passo Siera e da qui facciamo ritorno a Cima Sappada per il sentiero CAI 316, che presenta ancora qualche tratto un po’ esposto, ma sempre adeguatamente attrezzato con cavi passamano. Il rientro è lungo, ma ci regala ancora qualche bello scorcio panoramico verso Sappada nella luce del tramonto; arriviamo all’auto che fa ormai buio. Escursione molto suggestiva, di quelle che si ricorderanno a lungo e volentieri, e che la compagnia odierna ha reso ancora più piacevole. Impegnativa per lunghezza e dislivello e che richiede di sapersi destreggiare su terreno non agevole e con via non sempre ben segnalata. Allego il tracciato gps. Mandi a tutti!
Messaggio
15-05-2014 21:12
Paolo.Toscano Paolo.Toscano
Il 9/5/2014 saliti al Creton di Tul partendo da Cima Sappada indossando subito i ramponi. Percorsa la pista da sci fino al Rif. Siera e proseguito lungo il canalone fino a F,lla Rinsen su neve portante ancora molto abbondante (da 1 a 2 mt di spessore). Scesi nel vallone della Creta forata prima su ripidi versi poi lungo canalone nevoso fino in fondo al vallone. Proseguito verso l'intaglio tra Creta Forata e Creton di Tul, facendo attenzione ad un breve tratto ripido che porta al pianoro sotto la cima del Creton , da lì in breve sulla vetta sgombra di neve sul versante sud. Stessa discesa fino al vallone della Creta Forata e poi proseguito lungo tutto il vallone molto innevato fino a passo Geu. Scesi fino a incrociare la strada forestale (difficile da individuare per l'abbondante neve e devastata da disastrose slavine) e poi a Cima Sappada. Giro di grande soddisfazione e grande fascino. Mandi
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