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Sabotino (Monte)
N. record trovati: 3
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17-02-2019 19:05
fabrizio.plesnizer fabrizio.plesnizer
Escursione effettuata oggi con un percorso ad anello salendo dal versante NE fino ai baraccamenti di guerra, sosta per rifocillarci alla Gostilna nei pressi della cima, passaggio in vetta e poi lungo la dorsale fino ai ruderi di San Valentino e discesa a Sud a concludere l'anello in circa 2 ore e tre quarti, in una inaspettatamente calda e serena giornata d'inverno.
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20-11-2017 19:24
francesca francesca
Effettuato oggi l'anello del Sabotino, come lo scorso febbraio partendo da Salcano, ma in senso antiorario.
Voglia di sommaco (o scotano) e di non ammuffire a casa, come dice Loredana.
Posticipo l'ora di partenza, perchè devo lottare con la paura dell'uscita in solitaria, paura di perdermi, di non ricordare, ma soprattutto di scivolare, così calzo gli scarponi a suola dura e mi porto dietro anche i ramponcini! Esagerare nella prudenza mi toglie un po' d'ansia.
Dal parcheggio prima del ponte sul Soča fino al bivio sulla pista ciclabile, ci vuole una buona mezz'ora, da qui fino ai baraccamenti si cammina in ombra ed è il versante di salita consigliato, dato che l'ascesa al Sabotino dalla Slovenia fa sudare anche in questa stagione.
Un corrimano su terreno rinforzato con gradini preannuncia la galleria, che si può risalire (non serve la torcia) per sbucare sulla cresta, se si vuole evitare il tratto aereo sottostante la terrazza panoramica. Mi godo il panorama dalla cima, che verso il Monte Santo è sempre bello, pur non essendo ora l'Isonzo illuminato dal sole. Scendendo leggermente percorro la cresta, alla ricerca degli alberelli colorati, le cui foglie sono però già tutte secche e sbiadite a terra. Troppo tardi! Delusa giungo alla chiesa di San Valentino, quando sorprendentemente il sommaco fa la sua timida comparsa, con le tinte delle sue foglie, che dal porpora digradano al rosa melange screziato di giallo, mano a mano che mi abbasso di quota!
Dopo la famosa scritta, la discesa pur veloce mette a dura prova le ginocchia con i piegamenti nella pietraia.
Lungo il tragitto una quindicina di escursionisti, confermano l'elevata frequentazione di questo monte anche nei giorni feriali.
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09-02-2017 11:57
francesca francesca
ANELLO DEL MONTE SABOTINO DA SALCANO/SOLKAN (SLO) salita da S e discesa da N-NE. 7/2/2017
Lasciata l'auto nel parcheggio a sx prima del ponte sull'Isonzo, m'incammino costeggiandolo sul lato sx verso O, tralascio a sx il sentiero bollato che scende al fiume (lo risalirò al ritorno) e la pista ciclabile che giunge da Plave arrivando fino al primo tornante della strada asfaltata, dove imbocco il sentiero Južna Pot del versante S. Salgo verso N, incrocio poco dopo la strada che attraverso per riprendere con la scalinata cementata e quindi il sentiero nella boscaglia. Incontro numerosi bivi: al 1° devio a dx (tralasciando a sx il sent. proveniente da San Mauro), al 2° salgo a sx, intravedo i paletti confinari e il segnavia italiano, li ignoro svoltando a dx per la via slovena segnalata. Successivamente ancora bivi ma la prosecuzione è evidente grazie alla bollinatura fresca. Dopo aver attraversato una panoramica pietraia, giungo al cospetto della gigantografia "TITO", costituita da bianche pietre, disposte a formarne il nome (visibile chiaramente dalla pianura). Proseguo verso N, a fianco della "O". In breve raggiungo i ruderi della chiesa di San Valentino, quindi con la lunga e panoramica cresta verso NO la cima del Sabotino. Continuo sempre verso NO per cresta e, tralasciando i due rifugi (sx), scendo per il sentiero delle gallerie, situato nei pressi di una esposta terrazza, delimitata da una corda. Scendo verso NE, transitando per i baraccamenti e la teleferica ricostruiti, compiendo un tortuoso zigzag con tratti aerei finchè più comodamente, in basso, sbocco sulla pista ciclabile Plave-Solkan. Percorro questa pista costeggiando l'Isonzo/Soča verso SE poi SO, risalgo sulla strada con la scalinata a terra battuta (e corrimano) adiacente al ponte percorso all'andata. In alternativa a questo ultimo tratto, si può continuare sulla pista passando sotto i piloni del ponte, risalendola fino all'uscita sulla rotabile. Questi miei appunti vogliono essere solo un'integrazione alla già presente relazione "Sabotino da Solkan" pubblicata da Askatasuna sul forum apposito.
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