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Nabois Grande (Monte)
N. record trovati: 16
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07-09-2020 06:52
annalu97 annalu97
5/9/20 Escursione effettuata in una giornata di sole perfetta, salendo per la via Gasparini Florit. Chi ci ha preceduto ha descritto perfettamente la situazione del percorso ... lungo, un po’ faticoso ma estremamente gratificante! Comprese le soste abbiamo impiegato 8 ore in tutto. Tanti camosci lungo tutto il sentiero di salita. Vista favolosa sulle imponenti cime vicine e vasti panorami, tutto ancora più bello di ciò che ci aspettavamo! Mandi a ducj
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06-09-2020 10:01
alessandro alessandro
...aggiungo che il set da ferrata può considerarsi superfluo per chiunque abbia una minima esperienza e intraprenda con ovvia consapevolezza questa escursione. Avevamo il caschetto ma non se ne è sentita la necessità. Solo guanti
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06-09-2020 09:51
alessandro alessandro
Escursione del 4 settembre, salita via gasparini-florit e discesa dalla normale. Rispetto ai commenti precedenti aggiungo solo che il tratto attrezzato appena prima della vetta è in bune condizioni generali, salvo un fittone fuoriuscito dalla roccia (sostanzialmente innocuo) e uno mobile nel passaggio forse meno elementare, ossia la breve fenditura nella roccia sopra alla quale si passa subito prima della vetta. Niente di tutto ciò compromette comunque la salita, ma è segno di una prossima necessaria manutenzione.
La discesa lungo la normale non dà problemi, ma nella parte bassa, nei pressi di sella nabois, il sentiero è reso labile dai franamenti. La direzione è comunque ovvia e sono presenti, oltre a sbiaditissimi bolli rossi, degli utili ometti che guidano senza problemi in sella.
Secondo me 7 ore sono un tempo un po' troppo ottimistico, considerati i 17-18 km di sviluppo
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16-09-2019 09:24
francesca francesca
Ritornata sul Nabois a distanza di 7 anni dalla prima volta in cui salii per la normale. Sta volta per la Gasparini-Florit dall'ardita e affascinante cresta orientale e discesa per la normale da Sud.
Era un po' che la studiavo, ma non avevo imbrago con me, quindi l'incognita era se sarei stata in grado di affrontarla senza legarmi. Sono andata su di prima con gli amici dietro a me, l'entusiasmo misto ad un pizzico di paura era tanto, e sono riuscita senza problemi. Ci sono alcuni tratti non attrezzati sprotetti, aerei un po' esposti e lì bisogna essere in grado di arrampicare senza la sicurezza del cavo. Poi c'è il tratto finale attrezzato sulla parete inclinata prima della cima, che è in comune con la normale, fa sempre un po' impressione, ma la roccia è solidissima e basta tenersi bene. In caso di terreno umido scivoloso è bene utilizzare l'imbragatura e anche nel caso di sofferenza dell'esposizione.
Per me una grande soddisfazione, oltre al fatto che considero la cima del Nabois ed ora questa via, una delle più belle che abbia mai fatto! 01/09/19
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06-08-2019 11:47
fabrizio.plesnizer fabrizio.plesnizer
Rifatto ieri 05/08/19 dopo un anno l'anello del grande Nabois salendo dal sentiero alpinistico attrezzato "Gasparini Florit" con meteo e visibilità migliori della volta precedente. Il percorso è bellissimo e l'ho ripercorso molto volentieri. Sentiero, segnalazioni ed attrezzature sono in perfetto stato. Come già detto, io consiglio di avere l'attrezzatura da ferrata con sè, non sono indispensabili ma in caso di terreno umido e scivoloso o per escursionisti non esperti è senz'altro da utilizzare. I passaggi sprotetti sono leggermente esposti e superano di poco il primo grado. Abbiamo incontrato in discesa sulla via normale numerosi stambecchi.
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12-09-2018 21:13
cjargnel cjargnel
Era da tempo che avevo in progetto di salire questa magnifica cima specie perchè ero transitato più volte per la sella, ma mai in tali occasioni mi ero "dirottato" sul canale che porta in su. Oggi 12/09/18 lì ho puntato e lì son andato. Devo dire che, a mio parere, è una delle più belle mète che io ricordi. Certo, i vari Jôf Fuart o di Montasio oppure il Coglians, per citare i "grandi", si avvantaggiano del fattore quota, ma il Nabois Grande offre tanto a partire dai panorami: Le Giulie slovene sono una favola, Tauri Caravanche e le ns. Carniche: tutto da osservare. E poi, chi ha mai visto una nord del Jôf Fuart incredibilmente dettagliata nella sua complicata morfologia come dal Nabois? E la Cengia degli Dei? Senza contare gran parte della catena che dalla Cresta dei Draghi va fino al Modeon. A proposito, circa 200mt sotto la verticale che porta alla cima del Foronon si nota la chiara macchia ove devo immaginare si sia staccata la frana di pochi giorni fa. Circa il percorso nel tratto che da sotto la sella porta in vetta, si affronta un canale roccioso facilmente percorribile vista la sequela di ottimi gradini intagliati su roccia di buona qualità. Poi si va per sentiero tra mughi e roccette fino a giungere davanti a quel bel prato pensile che da solo per me vale la salita fin lì. Oltre rimonta a svolte e traversi mai difficili secondo il mio metro, fino a giungere sotto le rocce terminali ove il tratto è ben attrezzato. Come già evidenziato da altri, c'è un passaggio da non sottovalutare ma il tutto, compresa la salita sul tratto terminale, avviene su ottima roccia che, pur richiedendo la dovuta concentrazione, permette una salita che definirei divertente. Sarà che la magnifica giornata ha contribuito alle mie sensazioni così entusiastiche, ma da questa cima sono stato l'ultimo a scendere e un po' malvolentieri. Incontrata una quindicina di escursionisti (2 Friulani in tutto!). Mandi e buine mont a duç.
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28-07-2018 19:47
MauroGo MauroGo
Risalito oggi, a distanza di anni, il Nabois Grande. Salita per il sentiero dei tedeschi (o Gasparini-Florit) e discesa per la normale. Niente da aggiungere a quanto già espresso nel commento di chi mi ha preceduto. Un percorso che merita, soprattutto in giornate bellissime come quella di oggi.
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13-07-2018 12:51
fabrizio.plesnizer fabrizio.plesnizer
Escursione effettuata ieri 12/07/18 con mio figlio
Massimiliano percorrendo in salita integralmente la cresta est attraverso il recente sentiero alpinistico attrezzato "Gasparini-Florit" e scendendo per la via normale. Il sentiero è veramente spettacolare attrezzato e segnalato in maniera egregia. Noi non abbiamo utilizzato il kit di autoassicurazione (solo guanti e caschetto), ma consiglio di portarlo al seguito in caso dovesse servire o per escursionisti non tanto pratici di questo tipo di sentieri alpinistici. C'è qualche passaggio esposto e se il terreno è un pò bagnato bisogna essere prudenti. Tutto il giro nel complesso è di grande soddisfazione.
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01-07-2018 22:13
renatospa renatospa
Nabois Grande da Valbruna passando per il rifugio Pellarini e sella Nabois.Partito con il maltempo e visibilità scarsa ho preferito salire con la normale e non con il sentiero Gasparini Florit come inizialmente mi ero proposto.Poco prima di arrivare in vetta le nubi si sono diradate offrendomi un panorama mozzafiato.Disceso poi alla sella popolata da numerosi stambecchi.Buone montagne a tutti.
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27-08-2017 17:15
laura.molinari laura.molinari
Escursione del 21 agosto 2017. Raggiunto il Nabois Grande dalla Val Saisera, Rifugio Pellarini e Sella Nabois e ridiscesi per la stessa via. Da Sella Nabois (anzi, un po’ prima della Sella), un comodo sentierino di guerra – a tratti umido – conduce senza problemi fino poco sotto alla cima, dove però iniziano le attrezzature e qualche difficoltà. In particolare, a una ventina di metri dalla vetta e subito dopo un piccolo intaglio, c’è da superare un salto non facilissimo sospeso su uno stretto crepaccio. La prudenza ha avuto la meglio e ho indossato l’imbrago, che è stato utile anche per passare in sicurezza un successivo traverso su rocce abbastanza lisce ed inclinate. C’è da dire, però, che tutte le altre persone incontrate in vetta sono salite disinvoltamente e tranquillamente senza attrezzatura … La fatica è stata ripagata dall’ampio panorama, particolarmente spettacolare verso le cenge del vicinissimo Jof Fuart e verso la catena del Montasio, che da qui si può ammirare per buona parte della sua lunghezza. Sulla via del ritorno, abbiamo avuto la fortuna di incontrare diversi camosci, che si sono fatti fotografare anche da abbastanza vicino. Tappa d’obbligo al Rifugio Pellarini, dove i nuovi, simpaticissimi gestori Giorgio e Sara ci hanno riservato una calda accoglienza … persino la torta gluten-free!!! Escursione abbastanza lunga (dislivello 1400 m) ma che, forse grazie alla giornata fresca e al cammino in buona parte riparato dal sole, non è risultata particolarmente faticosa. Tempi impiegati: 4 ore per la salita, 3 ore per la discesa. Mandi a tutti!
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04-09-2016 11:52
respada respada
03-09-2016 Salita al Nabois Grande per il nuovo sentiero alpinistico "Gasparini-Florit" che sfrutta la cresta E. Sentiero ben segnalato e attrezzato nei punti più esposti e delicati. Discesa per la normale alla Sella Nabois.
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09-10-2015 23:27
loredana.bergagna loredana.bergagna
Saliti oggi in una fantasmagoria di colori autunnali e frotte di placidi camosci incuranti di noi che, zitti zitti, li osservavamo. Il tratto attrezzato sotto la cima è ben sicuro, io ho usato l'imbrago in discesa. A dispetto delle non ottime condizioni meteo il tempo ha tenuto e ci ha regalato anche bei panorami
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30-08-2015 21:54
roberto.fabbro roberto.fabbro
Dopo la salita allo Svinjak,(il Cervino di Bovec)di ieri,è toccato al G.Nabois amplificare questa splendida esc.... con partenza dalla V. Saisera, con sosta(ristoratrice)al Rif. Pellarini poi sù verso Sella Nabois, con il sole che cominciava a "picchiare"ma non rallentava la salita verso i prati superiori....poi con infiniti tornantini, al sicuro tratto attrezzato,fatto con la dovuta attenzione(senza imbrago)poi la vista della meravigliosa croce. Dalla cima, in una giornata così...l'infinito era alla portata di mano ...BELLO,non ci sono parole. Mandi
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06-07-2015 04:16
luposolitario luposolitario
In vetta al Nabois Grande, partendo dal parcheggio in val Saisera quota 875 m. Confermando quanto ha Mauro, con la differenza che ho utilizzato il kit di sicurezza completo. Buone montagne
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28-07-2013 22:31
askatasuna askatasuna
Questa volta rincorro io, senza volerlo, MauroGo. Dopo una serata di libagioni, la sveglia s’impone. Il progetto di ritornare per il Chersi si sgretola a causa di dolorose fitte sotto il ginocchio. Ma non si molla, il Nabois è da ieri che ci guarda storto. Il rifugio è un brulicare, partiam con l’aria che brucia e secca il fiato già di mattina. Gli sparuti larici verso la sella son talmente contorti che sembran voler scappare per raggiungere i fratelli riuniti più in basso. Alla sella ombra e frescura, ma non solo.. Incontro un montanaro della mia zona, non ci conosciamo ma gli sguardi si tramuteranno in parole sulla cima e in una cascata di riflessioni al ritorno al rifugio. Poi giungono due corridori di monte, li riconosco, li avevo intravisti a inizio stagione, e le loro ginocchia ricevettero sguardi intensi di innocua invidia mentre s’involavano dalla Cima Bella al Cocco. Quanto ama giocar la vita! Uno sfiorarsi casuale che riempie il cuore con poche parole e lascia presagire futuri incontri e conoscenze (sempre di trovar i due amici nei pochi minuti di pausa corsa o applicandogli apposite ganasce..) Il sentiero che porta al Nabois è veramente divertente, anche se non per tutti. Con passo sicuro e un minimo d’esperienza ci si può concentrare, abbandonandosi, sulle splendide fioriture che accompagnan la salita. Colori che mascheran dolori articolari e che terapeuticamente aiutan lo svolger dei passi. Il pezzo attrezzato finale è breve, suggestivo, esposto. Regala ancora emozioni immeritate. Semplice, ma da non sottovalutare se non si è avezzi a metter i piedi nell’aere. La vista è magnifica e neanche la foschia allontana il Triglav o il Grossglockner. Una madonna di Corona riposa nell’ancona della croce mentre tanti sloveni, qualche austriaco e pochissimi friulani raggiungon l’agognato balcone. Una discesa da graticola sembra propiziar visioni mistiche che però non si manifestano.. (28.07.2013)
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28-07-2013 09:51
MauroGo MauroGo
Sono salito ieri sulla cima del Nabois Grande, partendo dal parcheggio in Val Saisera e passando per il rifugio Pellarini. Vista anche la giornata caldissima e afosa, la fatica dei 1400 metri di dislivello l'ho sentita tutta ma la vista grandiosa sulle pareti nord del Jof Fuart e del Montasio ripagano di tutto. Il canale che si stacca sulla destra, un po' sotto Sella Nabois, e porta al prato superiore, presenta all'inizio un tratto di arrampicata facile e divertente e anche il breve tratto finale attrezzato, proprio sotto la cima, è in ottime condizioni e relativamente facile, piuttosto esposto però (io non ho usato autoassicurazione, neanche il casco, solo guanti da ferrata). Contrariamente alle aspettative, non ho visto stambecchi, in compenso però, lungo il sentiero un po' sotto la cima, ho visto le prime stelle alpine di quest'anno. Mauro.
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