il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
CommunitySentieriNatura
Commenti  ->  Visualizza tutti i commenti

Elenco commenti

Lungo i vecchi sentieri del Palar da Alesso
N. record trovati: 11
Messaggio
13-01-2021 15:02
daniele.russo daniele.russo
Una bella escursione, che regala soddisfazioni. Il sentiero è in buona sostanza sgombro e ben marcato, si può percorrere speditamente. Qualche dubbio ogni tanto sulla direzione da prendere, ad un paio di bivi e dove non c'è una traccia vera e propria. In cima la neve ghiacciata è coperta da un altro strato di neve farinosa, portata dal vento, e sopra i 750 metri di quota il sentiero è coperto e ci vuole un po' di cautela per muoversi ed orientarsi. I ramponcini aiutano un po', ma non molto; bellissimi comunque gli stavoli coperti di bianco. Notevoli anche i panorami e gli scorci che si intravedono dal sentiero, che tutto sommato non presenta difficoltà eccessive.
Messaggio
26-03-2018 18:25
billiringo billiringo
Percorso il 25 marzo come da relazione, sono uno di quei tre escursionisti incontrati da Sandra, Ivo e il loro amico. Devo dire che abbiamo trovato un po' di difficoltà solo scendendo dal Cuel dal Mus verso il rio Pilas, risaliti dall'altra parte e trovato il sentiero, da li in poi è sempre abbastanza visibile, ci è stata molto utile la traccia GPX, soprattutto per le molte deviazioni e altre tracce che ti possono fuorviare. L'escursione è stata molto interessante e piacevole, l'ambiente, a tratti selvaggio, e i posti dove erano costruiti gli Stavoli meritano una visita.
Messaggio
25-03-2018 21:13
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
Ripercorso oggi 25 marzo l'anello come da relazione sul sito, in compagnia di un amico. Incontrati altri tre escursionisti appassionati di visite ai vecchi stavoli, anche loro percorrono l'itinerario in senso orario. Confrontando date di percorrenza, posso dire che l'ambiente naturale è piuttosto indietro rispetto all'anno scorso almeno di cinque settimane. Abbondanti fioriture di erica, primule e più in quota verso il Cuel dal Mus, bucaneve. Niente neve sul percorso. La primavera sta arrivando.
Buone escursioni.
Messaggio
25-02-2018 17:19
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata ieri 24/02/2018, in una calda giornata di fine inverno, anticipando il brusco calo delle temperature, iniziato già oggi. L’escursione parte dalla piazza, passando dietro la chiesa, lungo il solco cementato di un rio. Usciti dall’angusto solco, si piega a sx, risalendo lungo una mulattiera gradinata; al primo bivio prendere a sx (direzione indicata dal numero 13 tracciato su un masso). Tutto il percorso è segnalato da bolli rossi e ricalca una vecchia mulattiera ben conservata, salvo qualche breve tratto; anche i punti esposti non creano problemi, in quanto la mulattiera è ampia ed il terreno consolidato. Risaliti dal rio Pilas, subito dopo un pino contorto, fare attenzione ad abbandonare il sentiero principale per risalire a dx nel punto in cui si trova la scritta MUS su un pino. Dopo lo stavolo Tesseit, risalire il prato a monte, mantenendosi sulla dx fino a ritrovare i bolli rossi. Per il resto, seguendo le indicazioni di SN si giunge all’insediamento di Cuel dal Mus con normali abilità escursionistiche, in circa 3h40m (comprese pause foto). Le intenzioni iniziali erano quelle di fare l’anello, ma dopo il Cuel dal Mus, non ho trovato altri bolli rossi che potessero guidare nel rientro, e, visto anche il leggero stato di neve che copriva eventuali esili tracce, ho desistito e sono rientrato per la via della salita. Con terreno asciutto è un’escursione ideale per questa stagione. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
Messaggio
19-02-2017 21:14
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
19/02/2017-Sono otto più due, oggi, gli amici di SentieriNatura che percorrono assieme l'anello dei vecchi stavoli del Palar. Una piacevole escursione in compagnia, tra vecchie e nuove conoscenze, gli argomenti in comune sono tanti, e in comune vengono messi anche degli ottimi biscotti. La vegetazione cresce in fretta attorno ai ruderi e sui sentieri, si mette in opera qualche cesoiata. L'intonaco del piccolo affresco a Culciis è caduto del tutto; resistono paioli sfondati e bacinelle smaltate che affiorano dalle foglie secche tra le tegole rotte in quasi tutti gli stavoli. Eriche in fiore e qualche bucaneve. Qualcosa sta cambiando...
Messaggio
11-03-2014 21:03
marco.raibl marco.raibl
Oggi,annuale visita parenti al Cuel dal Mus,questa volta insieme a Luca.Niente di nuovo.Percorsa nel senso della vostra relazione,l'escursione presenta i soliti problemi di orientamento,una volta scesi al rio Pilas.La traccia che porta agli stavoli Filosa,all'inizio,richiede tenacia nella sua individuazione.Altri problemi nella valletta boscosa che ospita il faggio secolare con la pozza.Tracce labili,ma ometti,radi bolli e qualche fettuccia ci guidano all'uscita di questo tratto,dove il sentiero riprende netto.Per estimatori di questo genere di itinerari,con pazienza e attenzione nell'individuazione del percorso,dove questo si perde.Molto più semplice la salita al Cuel dal Mus nel senso orario,come da voi proposto,piuttosto che il contrario.Ciao
Messaggio
29-09-2013 14:37
fabiotofy fabiotofy
Fatto ieri, arrivati al primo bivio obbligo di scegliere il sentiero basso (come dice la guida) in quanto i pochi e sbiaditi bollini rossi sono visibili solo in questa direzione (sugli alberi i bollini sono stati fatti su di un unico lato, se si vuole affrontare l'anello nell'altro senso la vedo veramente dura). Il sentiero dagli stavoli Tesseit al Cuel dal Mus è sparito. Non c'è neanche la traccia. I bollini rossi saranno meno di 5 in questo tratto. Senza GPS io non consiglierei a nessuno di avventurarsi. La raccia in zona stavoli Filosa è completamente invasa dalla vegetazione. Prese, per arricchire la mia collezzione, ben 7 zecche. Itinerario consigliato a tutti quelli che amano l'avventura, la sfida con l'orientamento e la voglia di stare in pace!
Messaggio
07-04-2013 20:53
loredana.bergagna loredana.bergagna
Dopo un paio di mesi di stop forzato andata oggi al seguito del team SN così ho completato il giro lasciato in sospeso lo scorso anno, il periodo giusto è questo quando l’erba non la fa ancora da padrona, sentieri che talvolta devi indovinare, luoghi appartati che rigenerano lo spirito, fantasie di come sarà stata qui la quotidianità, ritmi scanditi dalla luce solare e dalle necessità degli animali, vento che si sente arrivare e smuove i rami alti, gli occhi pieni di bucaneve e primule, ai bordi delle pozze limpide lente salamandre pezzate, la gravidanza non aiuta ad essere veloci….
Una piacevole camminata in compagnia di nuovi amici, simpatici, discreti….

Messaggio
03-12-2012 12:52
Pietro_Casarsa Pietro_Casarsa
Fatto il 01-12-12
Attacco alternativo al sentiero principale : in fondo a via Fontana (la penultima strada a dx prima della Chiesa)arrivare fino in fondo alla strada. Qui a sx c'è una casa bianca, aggirarla a dx e dietro si trova l'attacco della mulattiera che porta in breve tempo al sentiero sopra Alesso. Questa alternativa evita i possibili fraintendimenti di percorso sotto il primo traliccio che si incontra.
Sono stati rifatti da non molto tempo i bolli rossi che indicano il percorso per Il Cuel Dal Mus, solo in salita, come indicato dalla relazione del "Sentieri dell'Uomo". Allo S.lo Tesseit, c'è una freccia su un pino con l'indicazione a dx e poi bolli abbastanza frequenti fino agli s.li dal Mus. Da qui allo s.lo Filosa qualche problema di individuazione del sentiero a causa dei numerosi schianti nel bosco.Passato lo S.lo Filosa c'è un pulpito panoramico verso il lago e le sue montagne. Attenzione alle zecche nelle vicinanze dei Rii. Percorso molto vario e affascinante per le innumerevoli vestigia di un recente passato fatto di fatica e lavoro ma con molto ingegno e determinazione.
Messaggio
05-06-2012 23:25
loredana.bergagna loredana.bergagna
Ad Alesso disponibile parcheggio del Palar, a pagamento dal 01 maggio al 15 settembre, io parcheggio presso la chiesa, bel lastrico, panchine e gazebo. Diversi cartelli di passeggiate indicanti tutte le direzioni, mi faccio attrarre da uno, oltrepasso il ponte sul Palar, casa, vecchio cartello illegibile e sentiero a destra che sale lungo un solco, ci sono. Ma qualcosa non mi quadra, certo, piccolo particolare: sto risalendo lungo la dx orografica del Palar anzichè la sx! Torno sui miei passo, arranco un po' prima di trovare quello che ho sotto gli occhi, la partenza è proprio lì, dietro la chiesa , casa con vecchio cartello illegibile e freccia rossa; certo che l'angusto rio è proprio angusto ma abbondante di acqua, un grosso masso di conglomerato, capelvenere e subito dopo bolli rossi indicano la sx. Salgo ripidamente su un discreto sentiero che però presto si esaurisce alla base di un traliccio. Dietro front, scendo e risalgo ancora lungo il rio, poi ecco un vecchio muretto ed inizia il sentiero a tratti evidente a tratti nascosto dal'erba oppure scavato nella roccia oggi viscida. Allo scoperto, sopra il paese, comincia a far caldo ma mi tengo tutto perchè è in corso una lotta fra me e tutte le ragnatele dell'universo, tutte qui oggi, rovi e rami penzolanti, la natura si risveglia alla grande. Seguo le istruzioni e i bolli, arrivo al'ancona, in realtà c'è un'ancona con due crocifissi più un'altra grande con un dipinto raffigurante 3 donne del luogo ed un crocefisso. Il sentiero adesso è ben marcato ed è nel bosco, in sottofondo rumore di acqua che corre veloce, sole che filtra ed in una pozza di sole, semiacciambellata, una vipera, immobile. Inchiodo, batto i bastoncini, niente, li ribatto e ancora niente, dormirà? Sarà morta? Occhi chiusi e sembra sorridere, penso a come scavalcarla, aggirarla, pesto i piedi e solo ora qualla decide di allontanarsi lentamente; bella lunga, almeno 50 cm., grigio chiaro con la scacchiera. L'incontro mi mette un pò di ansia, per un tratto l'erba nasconde quasi totalmente il sentiero, il rio Castellaria è ricco d'acqua e la pozza è alimentata da una rumorosa cascatella; salgo dall'altra parte, da una schiarita vedo nitidamente malga Cuar, qualche zig zag fra rovi e il sentiero scende verso il greto sottostante; di fronte, fagocitata dalla vegetazione intravedo una costruzione, un paio di alberi crescono sul tetto. Sentiero ripido e oggi troppo scivoloso, torno sui miei passi. Sul piazzale della chiesa vedo che mi era sfuggito il "lavador", sicuramente 6 posti e dietro, sommersa dal verde, una arruginita ruota di mulino. Questa escursione oggi incompiuta mi ha insegnato che certi percorsi non si fanno dopo piogge abbondanti ed inoltre se c'è un periodo consigliato sicuramente c'è una buona ragione, nella fattispecie direi a febbraio assenza di erba alta e vipere a nanna. Parcheggio questa escursione nella collezione inverno, da rifare, anzi da fare e sarebbe meglio in compagnia vista la selvatichezza dei luoghi e la prossima volta senza sbagliare alla partenza.
Loredana
Messaggio
10-02-2008 00:00
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
La bellissima valle del torrente Palar si inoltra da Alesso verso ovest ai piedi delle pendici della lunga dorsale del monte Piciat. E' proprio su questi versanti aspri ed esposti a meridione che sono sorti nel passato diversi nuclei abitativi che la carta Tabacco ci riporta con notevole precisione. L'anno scorso e più di recente abbiamo cercato di percorrere i sentieri che uniscono questi casolari alla ricerca di un itinerario che consenta di visitarne il maggior numero possibile. A causa dell'isolamento e dell'abbandono le abitazioni sono quasi completamente in rovina mentre i sentieri sono ancora discretamente mantenuti anche se tendono purtroppo a scomparire man mano che ci si allontana da Alesso. Ed è proprio da Alesso che ha inizio l'escursione ed in particolare dal piazzale della chiesa. Poco a destra un vecchissimo cartello CAI segnala quello che era evidentemente l'inizio del segnavia che saliva al Cuel dal Mus e quindi in vetta al Piciat. In realtà i segnavia CAI sono completamente spariti e solo qualche bollo rosso qua e là aiuta ad individuare in alcuni casi la giusta direzione. Tralasciata dopo poco a destra la deviazione per gli stavoli Garmoran e Palas, si traversano le pendici del monte Vals raggiungendo un ulteriore bivio. Osservando la carta Tabacco si noterà che entrambe le direzioni conducono con percorso articolato agli stavoli del Cuel dal Mus. Noi le abbiamo percorse entrambe riuscendo a collegare in sequenza Culciis, Savùt, Filosa, Cuel dal Mus e quindi Tesseit e Val. Come già detto il sentiero nel tratto compreso tra Savùt e Cuel dal Mus tende a scomparire ma con un po' di costanza e motivazione l'escursione è fattibile e riserva comunque soddisfazioni. Rimane ancora da visitare il sentiero più basso che transita per gli stavoli Soval e soprattutto gli interessanti sentieri che salgono al monte Forceis da Culciis ed alla cresta del Piciat dal Cuel dal Mus.
Login
Iscriviti Password dimenticata ?
Nome:
Password:
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva