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Elenco commenti

Picco di Mezzodì dai laghi di Fusine
N. record trovati: 23
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02-08-2021 00:00
cjargnel cjargnel
Uscita del 29/07/21. Per prudenza e visto il work in progress nel sito cerco di contenermi. Percorso nella norma. Non ho notato un degrado degno di nota rispetto a 6 anni fa. All'inizio ora si fa un tratto di ampia strada bianca fin quasi a primo tratto di salita verso Colrotondo. In alto corda paretina ancora accettabile e solo in un punto mette a nudo i trefoli interni. La ritengo peraltro un conforto pi� che una necessit� (Parere Personale!). Al bivio che a sx porterebbe verso F.lla Ratece permane segnale di inagibilit�. Ottimi panorami come sempre. Mandi a duc. (29/07/21)
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13-10-2018 20:59
luigino luigino
Ingolositi dall'ottimo commento precedente di Claudio.65 e dalle foto illustrative di Francesca, relative ai tratti non compresi nella descrizione di SN (in special modo del ponte ferroviario, dei capanni in legno e delle nuove indicazioni dei sentieri dei Laghi) che ci hanno permesso di scoprire scorci inconsueti a noi ignoti, abbiamo percorso oggi l'anello proposto partendo da Villa Bassa, giungendo però soltanto al M. Collarice e rientrando quindi lungo la comoda carrareccia diretta ad Aclete, visitando comunque entrambi i laghi e la recente area di osservazione situata ai Prati di Aclete, dove ha destato qualche dubbio la sicurezza della piattaforma sopraelevata nel caso dell'eventuale presenza in zona di plantigradi.
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12-10-2018 20:34
claudio.65 claudio.65
Picco di Mezzodì con partenza ed arrivo a Villabassa - (11/10/2018).
Lasciata l'auto nella borgata di Fusine Valromana, ci siamo diretti verso meridione, inoltrandoci in Val Rio Nero, arrivando alla Capanna Clee, trovata aperta ma priva d'arredo interno. Dal piccolo fabbricato con una serie di svolte ed un ultimo tratto di sentiero segnalato, abbiamo raggiunto la Sella Colrotondo e, seguendo la relazione di Sentieri Natura, la panoramica vetta del Picco di Mezzodì, con la grande croce ed il libro firme. Rientrati alla Sella Colrotondo, dopo la breve deviazione verso settentrione ad un'ulteriore capanno, rasentando il bordo dell' ampio franamento, siamo scesi lungo il CAI 514 alla sottostante Alpe del Lago. Dall'ampia radura pascoliva, abbandonando il percorso segnalato diretto al Lago superiore, abbiamo imboccato a sinistra una carrareccia verso settentrione. Lasciando a destra alcuni sentieri segnalati verso i Laghi ed una diramazione diretta a Villa Alta, transitando attraverso la borgata di Aclete, nell'ultimo tratto lungo la rotabile asfaltata, siamo rientrati al parcheggio.
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11-08-2018 18:20
askatasuna askatasuna
Curioso Loredandonzella! Sono salito al Picco per l'Alpe Moritsch l'ultima domenica di luglio proprio per il 519. Grondante, in un bosco ombroso e madido. Senza avviso alcuno se non di come il troi sia per escursionisti esperti. Evidentemente per chi sale dal lato salvadi non servono altri avvisi. In un lato dimenticato che è un gioiello -ghiaione iniziale e rientro per carrareccia esclusi- il cartello risultava superfluo. Le due orette scarse dall'alpe al picco sono state intense, a livello emotivo. Giocose ed adrenaliche, spensierate e silenti. Un branco di una trentina di camosci ci han preceduto. Fermandosi arroccato su di uno sperone che poco dopo avremmo salito pure noi. Erano quasi increduli ad osservar bipedi con bastoncini che non esplodessero il temuto rombo di tuono, convinti di star dalla parte solinga della barricata! Il troi è sicuramente per zampe sicure, un solo pezzo è eroso e leggermente delicato, il resto, per chi ama questi sentieri assurdi alla Eischer, dove devi scender per salire e le zampe graffian il cielo, è pura meraviglia in un rincorrersi di sorprese ed esclamazioni "ah! ma allora si passa da lì!". L'asciutto di quei giorni ha facilitato il tratto iniziale, solitamente umido, ove poggiar pedule e mani sarebbe poco piacevole in caso di sdrucciolevolezza. Un giro che mi mancava e che, per chi se la sente, merita tutto. Solitudine ed infinito si incontrano. Non un solo suono dal formicaio addomesticato del Mangart ci raggiunse in quella domenica, nè un solo vroooom dal parcheggio-autogrill di Fusine Lago. Solo due bipedi e la montagna. E le minuscole campanule di Zoys rimpicciolite dall'ombra perenne e i corvi imperiali danzanti e le sfumature sfogliate del Travnik e le ragnatele spesse come filo da pescatori e gli ungulati e...
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11-08-2018 17:03
loredana.bergagna loredana.bergagna
Toccata e fuga ieri 10 agosto, giornata a tratti bigia ma il bigiore non ha regalato alcun refrigerio. Sentieri 514 e 515 che si lasciano percorrere con indifferente tranquillitá, le solite campanule di Zois prima e dopo la paretina che mi ha un po' infastidita in discesa, visto cartello di inagibilitá alla confluenza del sentiero Cai 519 che sale dalla Val Romana. Ai laghi aria di festa, quasi tutto pronto per il concerto serale
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30-06-2018 20:11
annalu97 annalu97
Partiti sta mattina presto con un celo nuvolo, salita faticosa, ben segnalata, solo l’ultimo tratto presenta un minimo di difficoltà, la corda recentemente fissata molto utile. Il cielo ci ha fatto il regalo di rasserenarsi giusto al nostro arrivo in cima, panorama favoloso... buona montagna
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27-10-2017 22:03
alessandro alessandro
Escursione odierna. Tutto come da relazione, a parte il fatto che il colatoio roccioso che rappresenta il punto più difficile è stato attrezzato con una corda fissata alla roccia con alcuni moschettoni: provvidenziale e gradita, sebbene non sia un cavo.
Sentiero che mertita appieno la classificazione EE: terreno mai banale o che consenta distrazioni, a partire dal bosco iniziale, ripido e con radici affioranti, poi più in alto gradonato e in alcuni punti (pochini, per la verità) leggermente esposti. Prima della vetta il fondo diventa terroso, decisamente da evitare con la pioggia, così come il ripido canapino roccioso immediatamente precedente. Se si fosse colti da pioggia in discesa, il punto "di sicurezza minima" da ragguingere è sella colrotondo.
Vetta piccola e un po' vertiginosa, ma con panorama davvero spettacolare, non si vorrebbe scendere.
Il sentiero, soprattutto nel bosco, non è molto battuto, ma le segnalazioni, pur non abbondantissime (qualcuna in più non sarebbe stata eccessiva...) sono recenti e ben posizionate.
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09-06-2017 22:23
loredana.bergagna loredana.bergagna
Con una giornata così non si poteva non andar a curiosare su una cima non solo altamente panoramica, ma anche circondata da signore montagne...e che montagne! Il parcheggio è già lievemente animato, 5° C, indosso il piumino leggero, il tempo di arrivare al sole dell'Alpe del Lago che già è ora di togliere tutto. Le leggere brume che salgono lievi dal lago Superiore e dai prati fioriti regalano un'atmosfera da fiaba, i maggiociondoli ondeggiando si fanno accarezzare dal venticello. All'osservatorio faunistico un movimento, inchiodo, non respiro per non spaventarlo, un capriolo mi osserva, stupito ed indeciso su come classificarmi, pian piano muovo le dita, qualche scatto prima che lui se ne vada; l'attraversamento di un rio è agevole grazie ad un bel rinforzo che rimpiazza la traballante vecchia scaletta in legno e poi è tutto un salire, dapprima nel bosco e poi allo scoperto dove è facile farsi caldamente abbracciare dai mughi sui quali si avviticchiamo le clematidi. E cambia il terreno, compare la ghiaia, arrivano le roccette e la corda ammiccante che si mette bene in mostra sulla paretina (mi sarà simpatica in discesa); la salita ora si sviluppa prevalente a destra, a ridosso della parete rocciosa e poi si sale ancora, qualche zig zag, qualche piccolo salto ed ecco la cima, un cocuzzolo con vista grandiosa oggi. Lunga sosta al sole a guardare a riguardare, a mettere via immagini, odori, sensazioni, tutto archiviato sulla quella grande scheda che è la mente.
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03-01-2017 19:22
renatospa renatospa
03-01-2017 Picco di Mezzodì
Inaugurato il 2017 con la salita di questa cima poco frequentata ma che offre un panorama stupendo a 360°su tutti i principali gruppi delle Giulie.Giornata serena ma molto fredda.La paretina poco prima della cima è stata attrezzata con alcuni tratti di corda.Utile nel traverso con tratti ghiacciati.Buon 2017 e buone montagne a tutti.
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06-07-2016 16:43
rudy75 rudy75
Salito il 4-7-2016 in solitaria, non da Fusina ma da Ortigara superiore seguendo i sentieri 511 prima e 519 poi, fino al ricongiungimento 100 metri sotto la vetta col sentiero che sale da Fusine. Sceso poi fino alla sella di Colrotondo e girato a sinistra per il rientro tramite sentiero - poco battuto ma abbastanza ben segnalato - a Ortigara inferiore prima e poi per strada brevemente a Ortigara superiore. Dislivello importante, la parte dall'Alpe Moritsch fino alla vetta richiede una certa capacità di muoversi su canalini semplici (sempre sotto il secondo grado a parte forse un passaggino in un canale con grosso masso incastrato a cui affidarsi per tirarsi su) ma talvolta esposti, con presenza di ghiaino e rocce umide (sotto forcella Ratece). Saluti
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31-08-2015 20:48
ectorus ectorus
confortato dai commenti precedenti, sono oggi salito in solitaria per la prima volta il picco di mezzodì. Sentiero ottimamente segnato e curato in tutto il suo percorso. Non ho riscontrato alcuna difficoltà, anche nel tratto munito di corda che serve più che altro per maggiore sicurezza. Complimenti a chi di dovere. Percorso duretto per la pendenza continua ma che una volta in cima viene ripagata abbondantemente. E' probabile che con fondo bagnato le difficoltà aumentino. Davvero un bel itinerario.
Buona vita a tutti
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28-08-2015 16:50
cjargnel cjargnel
Escursione fatta ieri 27/8 e, come al solito, perfettamente rispondente a R39 di SN ed ai commenti precedenti. Alle prime balze, incontrati operai all'opera per sistemazioni varie e disboscamento. La giornata ottima sotto ogni punto di vista. Panorama magnifico, esteso e tale da far venire la tentazione di non schiodarsi dalla cima. Per me si aggiungono motivazioni e soddisfazioni interiori particolari tale da rendermela indimenticabile. Buone camminate a tutti.
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22-08-2015 22:41
roberto.fabbro roberto.fabbro
Percorso fatto oggi,finalmente...dopo tanti rinvii saliamo al "Picco"un bel sentiero segnato,(già documentato)che ci "rilassa" fino alla Sella Colrotondo, un pò impegnativo per il terreno bagnato,e dalle radici affioranti,nella seconda parte,ma senza grosse difficoltà.Con una visuale stupenda in cima fà bella mostra la nuova croce, e la fatica si dissolve come la nebbia che invano tenta di impadronirsi,della piccola vetta. Scaldati dal sole,rimaniamo molto in cima dove si alternano numerosi esc.(tanti stranieri)...Le firme sul libro di vetta, poi il rientro per lo stesso percorso...ne è valsa la pena. Mandi
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01-08-2015 22:21
oliver72 oliver72
Saliti oggi, sentiero perfettamente segnalato e in ottimo stato. Il tratto più impegnativo della paretina rocciosa è attrezzato da due spezzoni di corda, mentre la croce di vetta è stata ripristinata. Il panorama è spettacolare, peccato solo per la nebbia che avvolgeva il Mangart rendendolo visibile solo a tratti.
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28-08-2014 21:12
loredana.bergagna loredana.bergagna
Inizio con tempo uggioso, vista limitata al sentiero ma interna speranza di sole e tanto panorama. Condividiamo parte della salita e della cima con altri due escursionisti con cui ci intratteniamo a ricevere informazioni montane e nel frattempo il sole ci regala una stupenda corona di cime galleggianti su di un mare di nuvole. Ma allora Laura sei tu quella Laura della cima..? e trovato il cespo di campanule di Zois a sinistra subito dopo la paretina?...
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28-08-2014 20:16
laura.molinari laura.molinari
Percorso oggi 28/8/2014. Sentiero a posto, tutto come da descrizione di SN. Nessuna difficoltà particolare, da segnalare solo la costante ripidezza e la scivolosità del percorso oltre Sella di Colrotondo, soprattutto in discesa e con tempo umido. Escursione appagante e non troppo faticosa ne' tecnicamente impegnativa, stupendo panorama specialmente sulla parete Nord del Mangart e verso le Giulie Occidentali, oltre che verso la conca di Fusine.
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16-08-2013 20:47
loredana.bergagna loredana.bergagna
Al parcheggio camper e qualche auto con addosso l’umidità della notte, freddino, berrei volentieri un caffè ma bar ancora chiuso; mi metto subito in moto, supero presso in ponticello un paio di escursionisti ben coperti, fermi, in attesa. Lungo la pista dell’Alpe del Lago indifferenti cavalli al pascolo, poco oltre mucche rumorose e guardone, poco prima della casera, a destra, un rudimentale trono di legno invita già al riposo. Salita più che tranquilla in un bellissimo e silenzioso bosco, il ghiaione si risale bene mantenendosi sulla sinistra, la parete gradonata è asciutta, alla sua base, da un piccolo anfratto spuntano due stentate campanule di Zois, mi fermo a guardarle e riguardarle, sono le mie prime Zois (poi in discesa ne vedrò poco oltre altre tre più in salute). Salgo, anche le placche non creano problemi (per la verità poi mi troverò stranamente meglio in discesa anche della paretina). Poi freccia a dx: Picco e il sentiero è rubato ai mughi, qualche svolta e solo alla fine si intravede la croce sbilenca, da un po’ di tempo so mancare il libro di vetta per cui oggi porto quassù un quadernetto informale per chi vuole lasciare traccia del proprio passaggio. Un’ escursionista “in età” (direi come me) si sta godendo il sole, un sorriso scambiato, pausa merenda e poi di nuovo in discesa senza farsi mancare le soste per appagare l’occhio e l’anima. Lo sguardo spesso vira verso il Mangart , Travnik e canale della Lavina, ricordo che sudata a scenderlo senza guai…
Bella escursione oggi, bella e silenziosa

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22-06-2013 16:53
askatasuna askatasuna
La pioggia ammutolisce il ritrovo a Gemona. Scattano i confronti metereologici-vaticinatori, il tarvisiano continua a sembrare una garanzia. In macchina parte un toto-nomine e alla fine la spunta il Picco. Da tempo non andavo in monte con un gruppo (in quattro).. mi sembra una folla.. ma l’amicizia appiana lo spaesamento. Il sentiero è pulito, ben segnato, con ombra e brezza d’ordinanza. Sperando nella tenuta del tempo si continua a salire. La paretina rocciosa è divertente trasformandomi in gatto nonostante le ginocchia scricchiolanti. In cima ci accoglie un vento pungente per la stagione mitigato da una vista magnifica nonostante le nubi che celano Mangart e Montasio. Il Travnik diventa protagonista con le sue dolci pieghe e la sua morbida coperta verde spruzzata ancor di bianco, mentre il monte Re da qui sembra inoffensivo.. La croce di vetta, contorta e deformata, regala la possibilita di curiosare con sorpresa nella sua lamiera interna, golosa occasione per foto d’effetto. Ridiscesi tagliamo per la prateria fiorita della casera.. mi stacco dal gruppo, senza possibili resistenze mi sciolgo tra i colori mentre i passi si trasformano in lenta inerzia. Dopo poco abdico qualsiasi velleità fotografica, inerme davanti a quelle forme, a quei colori. Alla fine si tratta “solo” di un meraviglioso e semplice prato, ma ha la meglio su di me… riuscirò a parlare solo qualche decina di minuti dopo… (22.06.2013)
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25-08-2012 21:40
graziano.bettin graziano.bettin
Percorso oggi....sulle tracce di MauroGo. Sentiero cosmopolita discretamente frequentato ed in perfette condizioni grazie all'ottimo lavoro del Cai di Tarvisio (se non erro penso proprio di aver incrociato il Responsabile della Sentieristica lungo il cammino). Salita agevole e discesa un pò più impegnativa nei punti critici. Descrizione sul libro speculare. Dalla vetta un posto in prima fila sulle Giulie. Sentiero trivalente: della rupe, del vento e pure del silenzio. Manca il libro di vetta e il Crocifisso in cima è visibilmente piegato (fulmine? vento?). Sulla cima è arrivata pure una giovane coppia in cordata: lei era legata a lui con corda di qualche metro. Mi è sembrato un ottimo sistema per tenersi stretta una donna...
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21-08-2012 19:42
MauroGo MauroGo
Fatto oggi, seguendo esattamente le indicazioni di SN. Niente di particolare da segnalare se non che oggi era la giornata ideale per salire senza problemi la rampa gradonata prima della cima, le rocce anche se levigate erano perfettamente asciutte e la presa sicura. Ho visto un uccello di grosse dimensioni volteggiare sopra il monte ma non sono riuscito a identificarlo, forse era un'aquila o un grifone solitario. La giornata è stata caldissima e le scorte d'acqua si sono esaurite presto, per fortuna mi sono potuto rifare poi con una buona e fresca radler al bar sul lago superiore. Mauro.
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29-11-2011 00:00
masurie masurie
Ci sono stato sabato. Fantastica come gita autunnale e devo dire anche abbastanza faticosa. Panorama da brividi. Non so chi si occupa della cosa ma il libro di vetta è finito, abbiamo utilizzato noi gli ultimi spazi, tra l'altro già sul retro della copertina....
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02-10-2011 00:00
michela.pavan1@gmail.com michela.pavan1@gmail.com
Maravigliosa escursione! Poco dopo la partenza vieni accolto e circondato da alcuni cavalli lasciati pascolare insieme alle mucche, poi il percorso inizia a restringersi ed a salire con colori e paesaggi splendidi. Da fare e rifare.
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10-07-2011 00:00
crikkhi@libero.it crikkhi@libero.it
Splendida escursione
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