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Marchi - Granzotto (bivacco)
N. record trovati: 3
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20-10-2020 12:15
renatospa renatospa
Bivacco Marchi Granzotto dalla Val Meluzzo fino alla Caseruta dei Pecoli per poi imboccare il sentiero 359 che risale ripidamente la val Monfalcon di Forni fino a raggiungere li bivacco.Prime tracce di neve a quota 1600 metri per poi aumentare decisamente passata la Cima dei Pecoli (circa 50 cm di neve fresca ).Poco prima di giungere al bivacco le nubi si sono diradate rendendo bellissimi gli ultimi metri con la fantastica visione delle crode circostanti.Discesa per la via di salita.Buone montagne a tutti.
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23-07-2016 08:41
roberto.fabbro roberto.fabbro
19/07/2016 Saliti già quattro anni fà però solo fino alla Forc. del Cason e causa nebbia fitta rinunciato a scendere al Bivacco....con la tersa giornata odierna, la partenza di buon'ora con arrivo mattutino al Rif. Giaf ancora "assonnato", poi la faticosetta salita , alla Forc.tra ghiaione e roccette friabili in un percorso sebbene intuibile, con i segnavia recenti. Lo spettacolo alla forcella è assicurato ed emozionante, avvolto in un silenzio ovattato...al Bivacco due esc.avevano pernottato e all'esterno si deliziavano del paesaggio, altre mete erano in programma..ma senza macchina fot.(guasta) era deludente proseguire...Alla forcella del Leone, però non si poteva rinunciare per curiosare in un'altra splendida vallata...il rientro per lo stesso percorso....Mandi
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19-07-2011 00:00
antonietta.spizzo antonietta.spizzo
Indicazioni errate e potenzialmente pericolose al Bivacco Marchi-Granzotto: le tabelle metalliche con le indicazioni dei tempi di percorrenza che si trovano fissate sull'esterno a fianco della porta d'ingresso riportano indicazioni gravemente errate per difetto. Ad es. l'indicazione Rifugio Giaf ore 1 - che di solito provoca battute come "sì, ma volando" - se presa alla lettera da chi non conosce i luoghi e magari ha attrezzatura inadatta può creare gravi problemi come si è verificato martedì scorso 12 luglio. Verso le 21.45 con l'ultima luce del crepuscolo abbiamo visto una persona visibilmente in difficoltà appoggiata su una delle panche esterne nel piazzale del Rifugio Giaf. Era un turista piuttosto attempato della Repubblica Ceca che, partito il lunedì da Forni e provenendo dal ricovero del cason di Brica, era arrivato nel tardo pomeriggio di martedì al Bivacco. Qui tratto in inganno dall'indicazione suddetta aveva affrontato la discesa della forcella del Cason con scarpe da ginnastica ed era arrivato stravolto al rifugio Giaf. Viste le sue condizioni lo abbiamo un po' ristorato e poi lo abbiamo accompagnato alla sua auto. Il signore comunque aveva impiegato quattro ore a scendere, era sprovvisto di pila e stentava quasi a reggersi in piedi. Se avesse trovato delle indicazioni veritiere si sarebbe fermato a pernottare al Bivacco senza alcun rischio. Antonietta Spizzo, gestore rifugio Giaf
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