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Elenco commenti

Anello del monte Cretò da Tramonti di Sopra
N. record trovati: 8
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18-05-2020 00:00
matteo.pauletto matteo.pauletto
Percorso il 17/05/20. Effettuato il giro come da descrizione SN a parte la deviazione finale per casa Abis e pozze smeraldine. Sentiero ben segnalato e in ordine. Mandi
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20-04-2019 19:43
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata il 20/04/2019, come da puntuale relazione di SN. Ad uno sviluppo chilometrico contenuto, si contrappone un impegno dovuto alla ripidità del sentiero sia in salita che in discesa, su terreno non sempre agevole. Molto vario da un punto di vista naturalistico (abetaie, faggete, piccoli corsi d’acqua con cascatelle) ed interessante per le tracce di antropizzazione (ruderi di stavoli; fornaci per la calce, muretti a secco). Tutto il giro richiede circa cinque ore, compresa la deviazione a Casa Abis. Pochi schianti in discesa dopo la “Fonte dei Malati” non creano problemi. Merita fatto (adatto per escursionisti allenati ed equipaggiati con adeguate calzature). Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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27-12-2015 11:36
luca.deronch luca.deronch
Percorso in data 26 dicembre. Itinerario bello e solitario che offre belle visuali sul Rest e sul gruppo del Valcalda salendo dalla Val Tramontina e altri apprezzabili scorci sul Monte Roppa e sulla Costa del Paladin lungo il costone che sale alla piccola e boscosa cima. Breve ma tutto sommato abbastanza tirato dato la ripidità del sentiero. In questo strano dicembre eriche e primule in fiore
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15-03-2015 10:19
cheidoi cheidoi
14-03-2015: effettuato anello come da relazione. Percorso interessante e suggestivo immerso nel silenzio naturale e selvaggio della Val Tramontina con l'ausilio di una calda giornata primaverile.
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11-01-2014 21:17
askatasuna askatasuna
Il cartello CAI avviluppato dal verde testimonia bene il carattere “salvadi” dell’itinerario. Tramonti è avvolto da una “fumate” di quelle dense, ma l’ottimismo accompagna i primi gradini. Una salamandra ci dà il benvenuto per poi fuggire goffamente nell’erba alta. Presso lo stavolo Zouf fa bella mostra un’ingegnosa slitta costruita con i paraurti di un’auto. Da qui il sentiero si assottiglia e per la sua conformazione è sconsigliato in presenza di ghiaccio o neve. Gli alberi attorno sono addobbati con le processionarie, alcuni bozzoli travolti da acqua e vento giacciono sul troi. Poi appaiono tratti di bosco ove le piante morte spesso si mischiano alle nuove creando uno strano effetto. A sprazzi fa capolino un Rest innevato che sorride indicandoci il sole che splende dietro di lui. L’ultimo pezzo di salita è caratterizzato da un canalone ove sembran riposare tutte le foglie dei faggi del Cretò. Mano a mano che i piedi sprofondano i sorrisi si appropriano del mio viso. In cima riusciamo a scorgere il Roppa Buffon solo per un attimo, ma il grigiore in cui siamo immersi non rovina la giornata e permette di concentrarsi su cose che altrimenti passerebbero inosservate. La discesa rocciosa cattura gli occhi come le fornaci la curiosità. Presso la fonte dei malati una bandiera del Friûl scalda il cuore e illumina una valle brumosa, mentre un’altra salamandra ci dona il suo maculato arrivederci. Costeggiamo l’ultima fornas e siamo a Tramonti, le cui case sembrano ospitare qualche migliaio di persone, ma che oramai sono meno di trecento. Penso alla struggente “Sabide di sere” dei Povolâr Ensemble che narra l’agonia di un paese, qualsiasi, della nostra Carnia, popolata da fantasmi di pietre o cemento abbandonati a sé stessi. Una tramontina piena d’energia entra in paese in bicicletta venendo dal passo Rest. Era dalla madre 105enne che vive sola e ora va dai suoi gatti. Poche parole e tutto ritorna al proprio posto (08.01.2014)
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10-04-2012 00:00
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
Ripercorso l'anello. A quanto descritto, aggiungo che il sentiero del monte Cretò è stato numerato dal Cai col segnavia 396. Lungo la discesa si possono vedere tre fornaci per la calce, la più grande delle quali si trova 100 metri prima del bivio per casera Abis in un punto attrezzato per la sosta. Il nuovo CAI 394 percorre la "Strada da lis Fornas".
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11-06-2010 00:00
Fausto_Sartori Fausto_Sartori
infestato dalle zecche (10 giu 2010)
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27-04-2010 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso fatto 25/04/2010. Bello, suggestivo, silenzioso. Attenzione alle zecche già pienamente attive!
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