il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
CommunitySentieriNatura
Commenti  ->  Visualizza tutti i commenti

Elenco commenti

Anello di forcella Cimoliana da Pian Meluzzo
N. record trovati: 15
Messaggio
28-07-2020 22:48
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
22/07/2020-Ritorno al Campanile di Val Montanaia. Sul lungo ghiaione il sentiero è stato ridisegnato e bollinato. Come gli altri valloni ghiaiosi della zona, era stato sconvolto dalla tempesta Vaia. L'altro anno è stato fatto un grande lavoro di gruppo per ripristinare i sentieri, ci racconta il gestore del rifugio Pordenone. La conca verde che accoglie il Campanile, nostro punto di arrivo, inaspettata oasi nelle ghiaie, dona una vista ripagante dalla fatica.
Una cordata si arrampica sulla guglia; altri escursionisti proseguono alla forcella Montanaia; altri ancora sono in arrivo, sono coppie, famiglie con ragazzi. Un bel via vai insomma!
Al ritorno ci fermiamo al rifugio Pordenone per un saluto a Marika e Ivan che coraggiosamente sfidano questi tempi duri per la loro attività.
La strada della val Cimoliana è aperta anche nei giorni feriali; i lavori di sistemazione sono stati ora sospesi per il periodo di apertura del rifugio e il fondo stradale risulta percorribile-pur con la solita attenzione- dalle auto.
Messaggio
22-07-2015 13:50
fabiotofy fabiotofy
Abbandonato il sentiero 353 in direzione Forcella Cimoliana compare quasi subito il cartello che indica l'inagibilità del percorso. Decidiamo di procedere lo stesso. La salita alla forcella non presenta nessun problema. La discesa è decisamente molto difficile a causa di vari tratti franati e instabili (sconsigliata la percorrenza se siete in gruppo). A peggiorare la situazione due camosci che ci facevano rotolare sulla testa varie pietre acuminate. Arrivati quasi alla fine del canalone il saltino armato è in condizioni pietose: la scaletta (guardando valle) di sinistra è pericolante e completamente inutilizzabile. Che non vi venga in mente di usarla! La ferrata invece preparata sulla destra ha solo in parte il cavo d'acciaio e anche quel poco di cavo che resta è arrugginito e schiodato in vari punti. Mancano anche 2 scalini di ferro che rendono la discesa abbastanza difficile. Per non rischiare decidiamo di assicuraci con un cordino da 8 mm che per benevolenza (anche se sappiamo che la sua durata sarà limitata a quest'anno) decidiamo di lasciare per altri malcapitati che si trovano in questa brutta situazione (tornare su per il canalone sarebbe una vera faticaccia). Veramente un peccato che all'interno di un PARCO un simile anello di così rara bellezza e fascino venga abbandonato a se stesso. E si che la cosa si potrebbe risolvere lasciando lavoro a due guide alpine per una giornata (cavo nuovo, sostituzione dei due scalini mancanti)
Messaggio
03-06-2015 00:00
matteo.pauletto matteo.pauletto
Percorso il 01-06-15. Dopo aver raggiunto il campanile, visto il cartello che segnala l'inagibilità del sentiero 360, decidiamo di procedere per forc. Montanaia, val d'Arade, forc. Monfalcon di Forni e forc. Del leone e giù in picchiata per val Monfacon di Cimoliana! Allunghiamo l'anello di parecchio, ma la spettacolarità di queste dolomiti non ci fa sentire la fatica. Tanto da rimanere 5 minuti in silenzio ad osservare il campanile e lo stupendo anfiteatro che lo racchiude. Percorso ben segnato, riservato a chi ha camminata sicura lungo i ghiaioni, trovata neve nella discesa verso la val d'Arade. Mandi!
Messaggio
13-06-2014 20:13
askatasuna askatasuna
Per scansar pioggia, butto giù dal letto all’alba il povero Dree per un’escursione facile e breve…il Dosso Nadei. Da subito il guado pare difficile. Risaliamo per molto il rio senza trovare modo di superarlo. Curioso come la prospettiva prometta facili passaggi, di pietra in pietra e che poi da vicino esse si trasformino in impraticabili arditezze. Ritornati al parcheggio Dree prova a passare. Dopo qualche secondo d’immersione podalica in quel ghiaccio liquido iniziano le urla lamentose e le deformazioni facciali. Nuje ce fa. La corrente è impetuosa, i pochi metri da superare, troppo profondi. E’ tardi, il cielo, grigio, sembra sbeffeggiarci. Perso ogni vantaggio sui suoi capricci e senza meta, reagisco, proponendo un’incursione ai piedi del campanile. Ripartiamo ma mi sento senza forze, fino a quando i piedi toccano le rocce. Esce tutto il capricorno che c’è in me. Le gambe van da sole, alzandomi di peso metro su metro, sempre con più energia, come se mi fossero cresciuti gli zoccoli. Inizio a costruirmi il mio troi che passa di pietra in pietra, a volte tra l’acqua scrosciante. Mi sembra di non fare fatica alcuna, aspetto solo che mi crescano coda e palco. Una sensazione liberatoria. Un divertimento atavico e coinvolgente. Non penso alle ginocchia, mi sento bimbo in un parco giochi e impongo un ritmo inusuale per le mie ascese. Arriviamo in un lampo e il sole ci premia. Inaspettatamente. La mia “corsa” si blocca davanti a un prato primuloso. Sembra la spectabilis, dai contorni fogliari biancastri. Distribuite in cespi, una, intrufolata a fatica, esce solitaria da un cespuglietto d’eriche. Silenzioso, il pianoro ospita qualche escursionista disteso a rosolarsi. Il campanile attende diversi scalatori che faran rimbombare l’ambita campana di quel monolite immortalato dalle commoventi parole di Alida Pevere. Ci sono diverse chiazze di neve ove sgarfare coi piedi per riattivare la circolazione, lamentandosi con contegno. La forcella, lambita dai lavinali, sembra poter essere raggiunta senza troppi problemi ma ormai è tardi e restiam lì. Ad abituare gli occhi a quelle muraglie che sembran uscire da montagne di ghiaie, il cui grigio chiaro e profondo s’alterna ad un bianco irreale che domina la visione verso la forcella. Il manto nevoso, sul lato che dà le spalle al sole, si lascia disegnare addosso le ombre della dorsale di Cima toro, come intonso foglio di carta. Non sembra più la stessa giornata. Restar distesi a goderne è d’obbligo. In discesa da camoscio mi trasformo in foca artritica faticando articolarmente ad ogni passo. Ma la lentezza aiuta a perdersi nelle fioriture di Veronica gialla, Cneoro, Soldanelle, Bonarota comune e negli altri gioielli spesso son lambiti da un rio mai visto così in forma. L’ultimo saluto è per un Pramaggiore pieno di ricordi e uno sguardo sulle Postegae. Pietroso mondo ancora da scoprire. Oggi il caso ci ha tirato uno scherzo di quelli belli, rompendo piani e programmi, offrendoci in cambio un’alternativa farcita di sorprese inaspettate e di un caldo abbraccio di sole. (12.06.2014)
Messaggio
02-11-2013 17:14
orso.bruno orso.bruno
Provato a fare ieri confidando nella bella giornata di sole prevista, ma le nubi basse hanno vanificato il tutto rendendo inutile la fatica della salita.
Sarà per il prossimo anno!
Il rifugio Pordenone è ormai chiuso anche nel fine settimana.
Messaggio
03-10-2011 00:00
papaya4651@gmail.com 	papaya4651@gmail.com
chiuso TAJARIOL
Messaggio
26-06-2011 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso oggi,pedaggio €6, partenza dal rif. Pordenone, bivacco Perugini, forcella Montanaia e poi stop a causa dell'abbondante neve presente sul sent.353 in discesa versi il bivio con il 342: sentiero Tajarol tuttora inagibile. Lo spettacolo che si gode dalla forcella è impagabile, un anfiteatro variegato e immenso, guardi il campanile e ti dimentichi di respirare e poi acqua, cascatelle, tanti rivoli ancora. Incredibile! Loredana
Messaggio
15-06-2011 00:00
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
Siamo nuovamente in Val Cimoliana. Da Pian Meluzzo dove si lascia l'auto risaliamo verso il rifugio Pordenone (quest'anno è stato aperto addirittura alla fine di aprile, visto che la situazione neve lo permetteva) e da lì al Campanile di Val Montanaia. La valle che si risale, la Val Montanaia appunto, è ricoperta da ghiaie a volte anche grossolane, solo in alto colonizzate da mughi. La si risale seguendo le indicazioni bianco rosse del CAI. Ma ancora più visibili e validi sono i frequenti ometti, segnavia effimeri ma in grado di essere "letti" in questo ambiente continuamente modificato. Sulle pareti verticali, in sinistra orografica della valle, si notano vecchi segnavia bianco rossi dipinti molto, ma molto in alto. Elimino subito l'opzione "vatusso dipintore volontario del CAI" , "murales informali preistorici", come anche "incrostazioni geometriche di licheni colorati" e "prove d'artista geologo". Questi segnavia a quanti anni fa potrebbero risalire? Qualche decennio, penso, non di più. E' davvero sorprendente come l'azione dell'acqua meteorica riesca a modificare il livello del sentiero in tempi così ristretti!
Vediamo la meta della nostra escursione, il Campanile, già nella prima parte della risalita, sembra vicino... ma c'è ancora da camminare. Raggiunta la sua base, c'è da risalire ancora un tratto nel catino che lo ospita per arrivare al Bivacco Perugini (m 2060) che è il belvedere ottimale su questo grande torrione isolato che spicca possente e verticale verso il cielo. Sebbene sia molto fotografato non stanca mai di essere ammirato. Osservo col binocolo due alpinisti che hanno già raggiunto la cima e stanno scendendo tramite la famosa calata in corda doppia. Nelle belle giornate estive si dice che a volte ci sia addirittura la coda per salire questo torrione.
Ma lasciamo agli alpinisti questa esperienza: noi ci fermiamo alla base e ci godiamo la bellezza e il silenzio del luogo. Nessun rintocco di campana dal Campanile allo scoccare delle ore, solo il leggero fremito del vento.
Messaggio
29-12-2010 00:00
roberto.civi roberto.civi
L'11/09/10 il cartello dava ancora chiuso il sentiero Tajarol; se qualcuno ha idea di un ripristino del sentiero lo faccia sapere
Messaggio
08-08-2010 00:00
lucaminel@tiscali.it lucaminel@tiscali.it
Situazione al 07/08/2010. Un cartello posto al bivio tra il 353 e il 360 indica che il sentiero Tajariol è CHIUSO. Consigliato cmq un piccolo giro ad anello che, con partenza e arrivo al Bivacco Perugini, passa prima per la Forcella Cimoliana poi quella di Montanaia. Panorama fantastico!
Messaggio
31-07-2009 00:00
papaya4651@gmail.com papaya4651@gmail.com
Si sconsiglia vivamente la discesa tramite il sentiero 360. Lo stesso è completamente franato con le nevicate dello scorso inverno. Solo per escursionisti esperti si può eventualmente percorrere il sentiero 360 in salita facendo molta attenzione nel tratto finale per lo stato soprariportato in cui si trova.
Messaggio
20-08-2008 00:00
ariadipulito@libero.it ariadipulito@libero.it
19/08/08. Non essendo scalatori provetti siamo stati alquanto pazzi a scendere il sentiero Tajariol estremamente difficile nella prima parte dove la roccia frana continuamente sotto i piedi. Dopo fino alla paretina attrezzata è franoso ma non così pericoloso. La paretina è emozionante ma non solida specialmente l'ultimo gradino si sfila dalla roccia. E' confortante riprendere il breve tratto che riporta, in mezzo al bosco, al Rifugio Pordenone. Secondo me le bacchette sono inutili per tutto il tratto almeno fino alla paretina visto che spesso sono scesa seduta....ciao e buone escursioni.
Messaggio
12-10-2007 00:00
alberto.steffani@gmail.com alberto.steffani@gmail.com
Fatta il 31/08/07. Consiglio una volta arrivati al campanile di fare un breve salto alla forcella di fronte al campanile (forc. cimoliana), da qui uno stupendo panorama. Poi discesa sulla dx della parete verso forcella cimoliana e imboccare il sentiero 360 tajariol. Quest'ultimo è molto pericoloso essendo costituito da un ripido ghiaione molto friabile dove sicuramente è difficile non cadere. Consiglio mio è tornare indietro per la stessa via dell'andata. Però la paretina attrezzata ha il suo effetto, se siete spericolati...provatela!
Messaggio
21-05-2007 00:00
valter.lazzer@libero.it valter.lazzer@libero.it
Fatto lo stesso giro il 19 maggio 2007. Molto difficoltoso il sentiero Tajariol per il terreno moltro friabile che non da sicurezza. Notevole la presenza di neve lungo il sentiero 360 tanto da coprire quasi completamente la scaletta, per questo motivo sono utili i ramponi. Il sentiero Tajariol non è proprio una passeggiata, ma l'anello completo è molto piacevole. Buona montagna.
Messaggio
25-09-2006 00:00
lor74cas@estelnet.it lor74cas@estelnet.it
Fatto il giro inverso in data 23/09/06 il sentiero 360 che porta alla forcella Cimoliana è molto difficoltoso a causa della pendenza e delle pietre mobili. Nella prima parte della salita consiglio di non seguire i rari bollini, ma di stare al centro del canale detritico scegliendo i passaggi più agevoli, ad un certo punto si è obbligati a salire sulla destra, ma attenzione anche agli appigli poichè potrebbe restarvi in mano una pietra. Non voglio spaventare nessuno, ma sappiate che questo tratto non è semplice e richiede particolare attenzione. Buon giro
Login
Iscriviti Password dimenticata ?
Nome:
Password:
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva