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Le fortificazioni del Cuel de la Bareta
N. record trovati: 2
Messaggio
10-12-2015 10:37
claudio.65 claudio.65
(Segue dal commento precedente)
Il trasporto di viveri e munizioni veniva effettuato dalle donne di Chiusaforte che percorrevano con le gerle stracariche gli arditi sentieri dal fondovalle .
Solamente nel giugno 1917 venne ultimata l'imponente teleferica con partenza dalla Val Fella, nei pressi di Cadramazzo e termine a Chiout nella sottostante Val Dogna. La teleferica era del tipo a"sistema continuo a tre funi" in due tratti, collegati tra loro dalla stazione intermedia di Cuel de la Bareta ed era azionata da un motore trifase di 70 Cv e da un motore Diesel di riserva di circa 60 Cv. La sua lunghezza era di 5082 metri, dei quali 2029 nel primo tratto Cadramazzo-Cuel de la Bareta con un dislivello di circa 1032 metri e 3053 metri nel secondo tratto Cuel de la Bareta-Chiout con una discesa di circa 600 metri.
La sera del 24 luglio 1917 un grave incendio, dovuto all'urto di due carrelli carichi rispettivamente di 200 kg. di pane e taniche di benzina, distrusse la stazione di partenza mettendo fuori uso l'impianto.
Il ripristino non venne effettuato a causa della ritirata di Caporetto e nel dopoguerra venne smontata dalla ditta Valle e Spinotti.
La teleferica aveva termine a Chiout, mentre il tratto che arrivava alle postazioni del Cuel Tarond era un'altra dislocata come partenza sempre in Val Dogna.
Messaggio
09-12-2015 14:11
claudio.65 claudio.65
Nel 1916, secondo anno della Grande Guerra, la sommità del Cuel de la Bareta venne trasformata in un'importante posizione d'artiglieria, con lo scavo di un sistema di gallerie, all'interno del quale si contano ben 9 bocche da fuoco di grandezza variabile puntate sulla dorsale Jof di Dogna-Schenone-Due Pizzi-Piper-Jof di Miezegnot, alcune a piano calpestio ed altre raggiungibili tramite scalette in cemento armato.
Nel lungo corridoio d'accesso si rintraccia una grande vasca per la raccolta dell'acqua, con un fregio riportante l'anno 1917, probabilmente relativo alla sua costruzione.
Quattro cannoni da 125 mm e due da 75 mm vennero trasportati fin quassù da Patoc con paranchi, i cui anelli di fissaggio si vedono ancora lungo il percorso dell'ardita mulattiera transitante per la Forca Galandin.
Il presidio venne quindi completato con la costruzione di baraccamenti in legno, ricoveri e cucine in cemento armato, dove era alloggiata la numerosa guarnigione.
Il trasporto delle munizioni e dei viveri venne effettuato dalle donne di Chiusaforte che percorrevano con le gerle stracariche gli arditi sentieri dal fondovalle.
Solamente nel 1917 venne costruita l'imponente teleferica con partenza da Cadramazzo in Val Fella.
Dalla stazione del Cuel de la Bareta la stessa scendeva quindi a Chiout, nella sottostante Val Dogna e risaliva fino alle postazioni del Cuel Tarond nei pressi dell'omonima forcella.
Un grave guasto però la mise quasi subito fuori uso e nel dopoguerra venne smontata dalla ditta Valle e Spinotti.
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