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Elenco commenti

Monte Palavierte e Cuel Mauron da Pra di Lunge
N. record trovati: 19
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21-06-2021 10:10
paulflower paulflower
Percorso ieri il giro completo con le due cime; nulla da segnalare, traccia sempre evidente, come detto da altri il Cuel Mauron richiede passo sicuro, in particolare in discesa: appena sotto la vetta bisogna fare attenzione a imboccare la traccia giusta; inoltre, poco dopo il cavo metallico (quasi inutile a mio modesto parere perché non vi è una grande esposizione) un brevissimo passaggio tra i mughi richiede la massima attenzione.
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19-11-2020 21:30
annalu97 annalu97
Escursione effettuata ieri come da indicazioni SN. I sentieri sono ben segnalati e percorribili. Arrivati alla selletta tra le due cime abbiamo preferito salire prima al Cuel Mauron visto che l’altra cima era già occupata da alcune persone. La traccia tra i mughi è pulita ed evidente il breve tratto che richiede più attenzione è dal canalino in poi, discretamente esposto, ma con terreno asciutto non ci sono grossi problemi, il cordino aiuterebbe di più se fosse teso. L’arrivo in cima ci ha lasciato estasiati ... il cielo terso, la vista sulla laguna e il panorama a 360 ha prolungato la nostra sosta per poter riempire gli occhi di tanta meraviglia. Ridiscesi al bivio in mezzoretta si raggiunge più agevolmente il Palavierte e anche da qui la vista è notevole! Visto le restrizioni è stata un escursione doppiamente gratificante, che ci ha fatto apprezzare ancor di più i luoghi incantevoli che ci circondano, mandi a ducj
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19-09-2020 15:59
ectorus ectorus
Salito ieri e anche questa volta, limitandomi al Palavierte. Sentiero ben segnalato e privo i asperità . Come già scritto in volta precedente, lo giudico un percorso abbastanza tosto, specie da quota 1300 circa, dove inizia la salita alla forcella. Ma questo è un mio giudizio molto personale. Per il resto, grandi panoramiche . Buona vita a tutti
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19-08-2020 11:54
ivan.stella ivan.stella
Escursione del 10 agosto 2020.
La strada che porta a Pra di Lunge è abbastanza ben tenuta ma dotata di scoli che mettono a dura prova le sospensioni, le auto più basse potrebbero risentirne, noi eravamo in quattro su una classica utilitaria ed eravamo al limite.
Il sentiero CAI è ben segnalato fin dall'inizio. Dopo un lungo tratto di sentiero immerso nel bosco si esce salendo in mezzo ai mughi. Il sentiero è abbastanza impegnativo, in certi punti bisogna aiutarsi con le mani per completare delle piccole "scalate". Giunti al bivio tra monte Paleviarte e cuel Mauron abbiamo continuato verso cuel Mauron. La salita è impegnativa ma il sentiero è pulito. Per salire fino in cima bisogna completare un tratto abbastanza pericoloso e dotato di cavo.
Siamo scesi da cuel Mauron e poi abbiamo imboccato di nuovo il sentiero CAI verso monte Paleviarte, in meno di mezz'ora dal bivio si è in cima. La vista anche da qua è fantastica (si riesce a vedere anche il lago di Verzegnis). Bisogna essere molto prudenti nella discesa poichè il sentiero è abbastanza stretto.
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18-06-2019 22:22
laura.molinari laura.molinari
Escursione di domenica 16 giugno, compiuta come descritto nella guida, ma salendo prima sul Cuel Mauron e poi sul Palavierte. Da segnalare numerosi schianti nella prima parte del sentiero (soprattutto faggi, ma in alto anche qualche pino) che obbligano sin da subito a continue manovre di aggiramento e contorsionismo, rallentando e complicando il cammino. Ripida e oggi abbastanza faticosa a causa della calura la risalita del vallone nella mugheta. Il bivio tra le due cime è adeguatamente segnalato da un cartello di legno, la traccia per il Cuel Mauron è evidente e ben intagliata tra i mughi, che attenuano di molto il senso di esposizione della cresta. La paretina nella parte salta si supera tenendosi sulla destra, seguendo un cavo piuttosto lasco, che comunque offre un aiuto se non altro psicologico, specie in discesa. A guardia della cima un semplice ometto, la piccola croce non c’è più. Panorama aplissimo, le cime più lontane si perdono però nella foschia. Ridiscesi al bivio, raggiungere la cima del Palavierte è più breve ed agevole, la visuale è altrettanto estesa, si perde il Canin, ma si guadagnano un po’ di vallate carniche. Artistica croce di metallo lucente, con cassettina e quaderno, timbro niet. Escursione in ambiente selvaggio e solitario, di tipo E per il Palavierte, EE per il Cuel Mauron, non particolarmente lunga, ma che richiede comunque un certo allenamento ed esperienza. Consigliabile in periodo autunnale, magari sfruttando una giornata più fresca e limpida, per risparmiarsi un po’ di sudore in salita e godere al meglio dello spettacolare panorama. Mandi a tutti!
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03-06-2017 18:23
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata oggi 03/06/2017 in una calda giornata di inizio estate. Giunti alla loc. Prà di Lunze (m 916) si prende a salire lungo una pista forestale. Si prosegue lungo la pista principale (radi SV CAI) fin dove questa si esaurisce, risalendo poi a dx lungo un buon sentiero. Percorso ben tenuto che richiede solo buone gambe. Al bivio tra il Palavierte ed il Cul Mauron (m 1635 circa) si prende a dx per salire su quest’ultimo. Questa risalita richiede un po’ più di impegno e perizia; la traccia è ben evidente e non c’è pericolo di sbagliare percorso; c’è da risalire un canalino roccioso, camminare in cresta tra i mughi; una corda metallica dà sicurezza in un tratto un po’ esposto; percorso adatto per EE ma non presenta punti esposti su terreno instabile. Dalla cima spettacolare panorama. Ridiscesi, con la dovuta attenzione, al bivio precedente, si affronta la salita al Palavierte. Anche questa avviene tra roccette e mughi, ma è più breve. Nella parte finale il tracciato si sviluppa a ridosso dell’incendio di alcuni anni fa, ma tiene ancora bene. In un punto poco oltre la cima, dove si stende un piccolo praticello con vista sulla valle del But è stata collocata una piccola croce in metallo (vedi foto già pubblicata)ed un libro di vetta (presso la vera cima esiste ancora un libro di vetta dal 1997 dove ho ritrovato traccia della mia precedente salita del 2008). Percorso che merita fatto per la spettacolarità degli ambienti (soprattutto rocciosi). Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale) P.S. un grazie ai due escursionisti del CAI Portoguaro che mi hanno fatto da apripista nella salita la Cuel Mauron.
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07-12-2015 11:18
alberto.ruan alberto.ruan
Saliti ieri, gita sempre molto gratificante sia per i boschi che per l'impegno che richiede. Salito solo il Palavierte con la fortuna di sbucare dalle nubi negli ultimi 50 metri. Panorama mozzafiato con visibilità infinità. Peccato per l'ultimo tratto e la cima rovinati dall'incendio di qualche anno fa, a mio avviso il sentiero e deteriorato e alquanto sdrucciolevole, i mughi proteggevano molto. Alberto Ruan.
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17-05-2015 20:49
roberto.fabbro roberto.fabbro
Dopo tanti rinvii,ecco la giornata buona per salirci,di buon'ora partiamo da loc. Pra Lunge il sent 412 ottimamente segnato, è una sicurezza, al bivio decidiamo in primis per il Cuel Mauron dalla cui cima si gode un panorama mozzafiato (già ampiamente documentato),obbligo il rituale fotografico,poi scendiamo per salire al mt Palavierte, con la sua desolante vetta annerita, consolata dalla "lucente"piccola croce. Ci raggiunge poi un escursionista udinese, e assieme facciamo tesoro delle nostre esperienze di camminate in montagna . Mandi.
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11-05-2015 12:11
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso come sempre estremamente gratificante in particolar modo in una giornata limpida come ieri, anche la salita al Cuel Mauron è sgombera da neve, soliti litigi per liberarsi dagli abbracci dei mughi ma la traccia è evidente ed intuibile.
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15-10-2014 18:29
ectorus ectorus
Salito oggi solo con destinazione palavierte. Percorso ottimamente segnalato e privo di difficoltà.salita abbastanza sostenuta, visto il breve percorso da fare. Panorama bellissimo.
Buona vita a tutti
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22-06-2014 19:51
graziano.bettin graziano.bettin
Percorso oggi. Gran bella scoperta ed in particolare il Cuel Mauron. Fatta eccezione per uno schianto poco dopo l'attacco del sentiero verso quest'ultimo (abbiamo implementato l'ometto che ne segnala l'inizio), tutto il resto del percorso - ottimamente segnalato - è, a mio parere, molto più semplice della valutazione del sito. Sempre con riguardo al Cuel Mauron, consiglio di proseguire il cammino dalla vetta verso un evidente ometto da dove si può ammirare un masso enorme che si è incastonato all'imbocco di un baratro, oltre ad un paesaggio ancor più suggestivo. Peccato per la nebbia ma, per quel poco che si è potuto vedere, l'ambiente ricorda per certi versi la Grauzaria. Sconsigliata la percorrenza della rotabile verso Pra di Lunge alle macchine “basse” per la presenza sulla carreggiata, di fossi drenanti trasversali un po’ ostici.
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08-06-2014 21:28
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
08/06/2014-Ripercorsa l'ascesa al Palavierte - Cuel Mauron. Calduccio e atmosfera secca con ottima visibilità: il panorama dalle cime è veramente a 360 gradi. Come già scritto nel precedente commento di Giuseppe, resti di incendio sotto la cima del Palavierte. E' stata collocata una piccola croce in metallo (e secondo libro di vetta; il primo, presso la vera cima, data dal 1997!) in un punto poco sotto la cima, dove a dispetto dell'incendio si stende un piccolo e bel praticello in vista (anche) della valle del But. La salita al Cuel Mauron è accompagnata da bolli rossi. Incontrati: un escursionista in discesa, era in cima alle 8 del mattino, beato lui con il fresco, e un paio in cima.
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13-11-2013 18:26
carlo.davolio carlo.davolio
Salito qualche giorno fa, sul Palavierte, il 7 novembre. Splendida giornata di sole (anche troppo, considerata l'esposizione dell'ultima parte della salita, già di per sè abbastanza ripida). Il sentiero, dopo i recenti interventi di risistemazione, è quanto di meglio si possa avere, considerato il tipo di terreno: pulito e ben segnalato, fossero tutti così nessuno in montagna si perderebbe. Me la sono presa con molta calma, e non c'è stato il tempo di affrontare il Cuel Mauron; pazienza, sarà per la prossima volta.
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23-09-2013 19:00
giuseppe.tolazzi giuseppe.tolazzi
Salito ieri 22 settembre 2013. Magnifico il bosco che si attraversa nella prima parte dell'itinerario; quasi misteriosi gli enormi massi incastrati poco dopo Cuel di Fur (chissà dove sprofondano le spaccature tra di essi?); selvaggio il canalone da risalire del rio Chiarpenaz e tanto, tanto faticoso, almeno per me che sono fuori allenamento. Perciò, ho raggiunto solo il Palavierte che ha ricompensato ampiamente il sudore versato. Peccato per la foschia e le nuvole che non se ne volevano andare dalla cima del Sernio. Unica nota dolente: l'ultima parte del sentiero proprio poco sotto la cima è stato oggetto di un recente incendio, probabilmente uno dei tanti focolai di questa estate. Perciò si sale tra i mighi anneriti e il sentiero si è un po' rovinato.
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16-06-2013 18:16
askatasuna askatasuna
Sul presto, con il fresco, mi trovo a tu per tu con il solito cartello di divieto dopo Illegio. Sembra sonnecchiare, lo supero confortato da parole autoctone. I fine settimana i lavori sono sospesi e la strada è discretamente percorribile. Parto ascoltando ogni rumore, ma anche il bosco sembra silente. Il primo bel traverso regala qualche aquilegia, poco dopo passo con deferenza accanto ai custodi di pietra ricacciando la curiosità di scendere nelle loro pieghe. Il sentiero è tenuto splendidamente, addirittura troppo demughizzato, pulito, ben segnato, a volte spostato poco più in alto. Alle sapienti mani dei suoi curatori giunga il mio plauso. Come prima tappa scelgo il Cuel Mauron, il ginocchio ricorda che aspetta d’esser operato, meglio tacciarlo subito. Il pezzo esposto è molto meno preoccupante del previsto. Sono in cima e nello stesso istante si popola anche la cima del Palavierte con un altro escursionista che mi saluta fischiando. Indugio molto su quella cima, la vista sul gruppo del Sernio con pinnacoli e guglie è meravigliosa. La leggera foschia limita i colori ma non la profondità del paesaggio lontano. Le due cime contribuiscono alla mia produzione di endorfine con le fioriture di dafne ma, mentre il docile Palavierte è immerso nel giallo di biscutelle e ranuncoli o accompagnato dalle bartsie nascenti, il Mauron è un bianco tripudio traunfellneriano (oltre a un solitario gioiello di pedicularia). Il ritorno, volutamente lento, è fatto di passi come piccoli respiri e di sguardi timidi. Giunto all’auto non resisto e mi tuffo a lungo nei prati di Piè di Lunge, osservando, annusando, fotografando, sorridendo… L’acqua fresca e limpida del vicino guado riattiverà la circolazione e mi risveglierà dall’estatica quiete… (15.06.2013)
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05-01-2013 17:09
alfeo.lenardis alfeo.lenardis
Bella giornata e bella salita con un po' di neve poca periamo che ne prossimi giorni ne arrivi almeno un po'.
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26-05-2012 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
E anche questa è una cima che va nuovamente raggiunta, mi era piaciuta per la sua selvatichezza e ruvidità e mi piace anche la strada che arriva ad Illegio, tortuosa e incassata, mi assomiglia. Resto quasi abbagliata dal verde della bella piana di Illegio, la rotabile che conduce a Pra di Lunge è infinita ed è pure trafficata a quest'ora (naturalmente in senso opposto al mio per mettermi in difficoltà). A destra vedo l'attacco del sentiero 417, parecchio più avanti quello per malga oltreviso e finalmente lo spiazzo dove parcheggio (è ancora lì il vecchio tavolo tondo da osteria). Si preannuncia una bella giornata, sole già alto, la pista è lì in ombra, inizio di buon passo, il bosco è silenziosissimo, nessun rumore o suono, nemmeno un refolo di vento. Dove la pista si conclude e diventa sentiero salgo a destra, i segnavia sono stati ripassati e noto che in un paio di tratti rovinati il sentiero è stato ridisegnato e portato poco più a monte; cammino e ho la sensazione della grandiosità di questo bosco, arioso, luminoso, pulito. Ecco la catapecchia di Cuei di Fur, proseguo la salita, mi avvicino al corridoio fra i massi, grandi faggi, quando il bosco dirada il sole filtra dai rami; poi il sentiero esce dal bosco e diventa sottile, in alcuni punti eroso, si fa stradafra rovi e mughi. Allo scoperto colpisce la severità dell'ambiente, supero un piccolo salto roccioso, poche fioriture, qualche viola, la gialle viola a due fiori, il rosa pallido del rododendro nano, il profumato cneoro, qualche camedrio, ginestre e niente più. Vedo la meta avvicinarsi, sembra lì, in realtà mancano ancora 150 m di dislivello e non li ricordavo così faticosi; il bivio con il Cuel Mauron adesso è segnalato da un cartello in legno e un ometto, io proseguo a sinistra e in breve vedo la piccola croce di legno del'antecima (oramai è una mezza croce) e poi quella sbilenca della cima. Il cielo è discretamente terso e mi permette di vedere lontano, solo il Cuel Mauron impedisce la visione verso est. Ridiscendo, rinuncio all'altra cima per conservare un po' di energia per l'escursione di domani. Loredana
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24-05-2012 00:00
ectorus ectorus
M.PALAVIERTE- Salito oggi raggiungendo solo il palavierte, già sufficente per la panoramica che presenta.Persorso ottimamente segnalato. Del sent.412a non ho trovato traccia.Forse non esiste più. Buona vita a tutti
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08-09-2009 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso oggi 08/09/2009, effettivamente l'ultimo tratto è impegnativo a causa dei mughi che hanno invaso il sentiero e anche a causa dee detriti portati dalle piogge. Percorso poco praticato anche perchè fuori da Illegio l'unica stradahe porta a Pra di Lunge ha il cartello STRADA CHIUSA, chiesto ad un abitante e risposto che il cartello c'è sempre ma si passa: così è stato.
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