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Anello di sella Grubia da Sella Nevea
N. record trovati: 10
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13-08-2018 19:34
giuseppe.venica giuseppe.venica
Escursione effettuata il 12/08/2018. Seguendo il suggerimento di Laura sono salito anche al Picco Grubia, ma poi per l’ultimo tratto di rientro ho utilizzato la cabinovia che parte dal Rif. Gilberti (€ 6,00). Il Sentiero Sereno (perché mai questo nome?) richiede attenzione, ma i punti attrezzati sono in ordine e si può fare senza patemi (anche se presenta punti esposti). I sentieri sono per la maggior parte in ordine e l’erba è falciata fino alla selletta di m 1794; poi il sentiero è un po’ malagevole. Percorso un ampio semicerchio, quando su un masso si trova l’indicazione GORIUDA da cui si proviene, semplicemente si prosegue sulla traccia principale, che, dopo un breve perdita di quota sulla sx, riprende a salire al margine del Foran dal Muss, riservando un tratto di risalita su rocce che richiedono l’uso delle mani, poco prima di sbucare sulla mulattiera con segnavia CAI n.632. Dal Biv Marussich per salire al Picco Grubia, si segue per un breve tratto il percorso per il M. Sart, per poi abbandonarlo puntando al muretto a forma semicircolare. Da Sella Grubia a Sella Bila Pec non è proprio una passeggiata, non sono 35 metri in discesa ma un continuo saliscendi su terreno detritico, alcuni residui di neve non sono proprio simpatici da attraversare. Percorso impegnativo, ma merita fatto. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
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01-08-2017 16:07
laura.molinari laura.molinari
Percorso sabato 22 luglio come indicato da SN con l’aggiunta del Picco Grubia. Il sentiero in tutto il suo sviluppo è in ordine ed è stato recentemente falciato, niente in particolare da segnalare. La salita al Picco Grubia dal Bivacco Marussich avviene per la cresta est (tracce), inizialmente ci si alza dietro al bivacco seguendo il sentiero per Forchia Terra Rossa, sentiero che va però abbandonato in breve in corrispondenza di un caratteristico rudere (muretto di pietre di forma semicircolare); in principio ci si tiene sui prati sud, poi guidati da qualche ometto si raggiunge la cresta, che si segue abbastanza fedelmente fino all’allungata cima, contrassegnata da due ometti alle due estremità. Da Sella Grubia alla cima ci sono circa una ventina di minuti per coprire 200 metri di dislivello, non ci sono punti difficili o particolarmente esposti (salvo la “normale” esposizione della cresta sullo scosceso versante nord). L’anello – anche senza la salita alla cima - nel suo complesso è piuttosto lungo, ma risulta estremamente gratificante, attraversando ambienti molto vari e caratteristici, con ricche fioriture di ogni tipo specie nel Foran dal Muss, sul poco frequentato Picco Grubia e nella lunga traversata verso sella Bila Pec … insomma, c’è veramente da rifarsi gli occhi! Stridente il contrasto tra i profondi silenzi del candido Foran dal Muss e il chiassoso e variopinto mondo che ci attende oltre Sella Bila Pec, in conca Prevala, quest’oggi animata dalle variegate attività del NOF (Nevee Outdoor Festival). Attorno al Rifugio Gilberti un accampamento di igloo multicolori, musica ad alto volume, il Bila Pec e le paretine del sentiero botanico sono prese d’assalto da numerose comitive di rocciatori di diverso livello, corde spenzolano da tutte le parti, anche sopra le amate Campanule di Zoys. Rientro a Sella Nevea per il comodo sentiero 635. Tutto il giro, compresa la salita al Picco Grubia, ci ha impegnati per 7 ore abbondanti. Mandi e buona montagna a tutti!
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10-07-2017 14:16
samyemanu samyemanu
giornata bellissima, fatto il 645a (sentiero Sereno)in buone condizioni erba un po' alta nella seconda parte località casera Goriuda (questa settimana, ho saputo che falceranno i sentieri della zona)per il resto nulla da segnalare,anzi un consiglio in questo periodo, portarsi dietro tanta acqua idratarsi è fondamentale io e mia moglie abbiamo bevuto quasi 7 litri...il giro è bello ma lungo non adatto a chi poco allenato .buona vita a tutti.
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06-07-2017 23:03
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso oggi in una giornata dal clima ideale, insomma quel caldo giusto....Saliti per la variante del Troi dai Sachs, lunga e a parer mio meno interessante del Sentiero Sereno, ma andava provata anche questa via, niente di nuovo da segnalare, il ponticello oramai giace accartocciato su se stesso ma si aggira comodamente.Quando si arriva a calpestare la bianca roccia carsica se ne resta abbagliati dal candore anche se in realtà ho l'impressione che il verde si stia riprendendo un po' di roccia, soprattutto lungo il sentiero 632 dal bivacco Marussigh. Oramai al bivacco Marussigh non si poteva non andare a curiosare fino alla Forchia diTerrarossa e al soprastante Picco di Grubia, cima che si raggiunge in 15' seguendo la logica via e i numerosi ometti, rimpolpati. Cima di tutto rispetto per la posizione privilegiata e che quindi da lì l'occhio non ha che l'imbarazzo della scelta. Ridiscesi liberamente sul sottostante sentiero proseguito come da relazione, incontrato un nevaio residuo, qualche metro da attraversare ma senza problemi. Nessuno in giro a parte due giovani stambecchini che, lungo il sentiero botanico, giocavano a far la lotta, soffio gelido e molto forte presso l'abisso Novelli, da Sella giunge un gran vociare di ragazzi
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14-09-2015 22:04
cabicabas cabicabas
Fatta questa escursione il 11/09/2015, con la prima parte divertente e bellissima, la seconda un po' meno almeno fino al foran dai muss, dove l'incredibile panorama tipico del Canin prende il sopravvento su qualsiasi altra considerazione. Una cosa è certa in poco più di tre ore si sale quasi di ben oltre 1000 metri e quando si inizia la discesa le senti tutti. Se le gambe reggono consiglio una cappatina sul Bila Pec per godersi un panorama raro da vedere. Itinerario da non affrontare con bambini o amici/che poco allenati.
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15-10-2014 11:54
SuDani SuDani
Fatta domenica 12 ottobre 2014.
Segnalo che sul sentiero 645, non quello attrezzato, ma quello sottostante; ad un certo punto lungo il sentiero è franato. Ponete molta attenzione sul suo attraversamento in quanto esposto e con un solo appiglio su pietra dove lo scarpone poggia a malapena. Inoltre seganlo sul sentiero 632 prima di avvicinarsi alla casermetta, vi è un nevaio molto ripigo e compatto(svivoloso). Consiglio ramponi oltre ai bastoncini essenziali. Percorso TOP!!!
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19-08-2013 17:23
loredana.bergagna loredana.bergagna
Il gallo dorme ancora ma la mia sveglia no, colazione energetica per evitare il deperimento fisico (sia mai..) e via, ore 6 uscita a Tolmezzo, ore 7 zaino in spalla in una Sella Nevea ancor addormentata, ma intanto il sole si è alzato. A dx nel bosco sentiero 635 e poi subito dopo bivio con 645a, un cartello informa che trattasi di sentiero per escursionisti esperti, questi avvisi (ma ben vengano) mi mettono ansia, mi chiedo cosa mi aspetterà e perché mai si chiama sentiero sereno se poi invece…Tiro avanti in un bel bosco, vasca in cemento sotto la palestra di roccia, sentiero ben calpestato, il blu/viola intenso dell’aconito nappello si mischia a quello delle asclepiadi, un tocco vivace lo danno i lamponi, piccoli e polverosi che non mi invogliano, qualche elegante parnassia dalle lievi striature grigie, una tenerissima lucente salamandra alpina sgamba goffamente e va a nascondersi e sarà l’unico animale visto lungo i 14 km del giro. Iniziano subito le attrezzature, cavi abbondanti messi più per sicurezza che necessità, molto utili le scalette e il paio di staffe, ottimi i vari ponti che aggirano e superano gli ostacoli. Dal sentiero spesso esposto, posso dare un occhio al vicino Montasio (ah, il Montasio..mah, chissà), Zabus e Cimone e le pendici boscose con evidenti le recenti piaghe e un elicottero con il suo secchiello è proprio in volo. Pochi metri prima di due ponticelli posti a 90° un rumore, faccio in tempo ad accovacciarmi che alcuni sassi rotolano, un paio sullo zaino e uno sul braccio, in alto c’è evidentemente qualche curioso.. In falsopiano arrivo a casera Goriuda, il tetto rosa si confonde con gli epilobi che ricoprono letteralmente la piccola conca; da dietro la casera imbocco il sentiero 645 che mi porterà fino a Sella Grubia, è il mio sentiero, il sentiero che piace a me, salita continua ed inesorabile, con rare svolte; dal bosco si passa a qualche zona con grandi massi ed aconito giallo che ricorda un po’ il Pian delle Lope, attraverso un ponticello con un sostegno rotto e poi il candore del Foran dal Mus. Al bivacco Marussich si arriva senza difficoltà, oggi non c’è nemmeno vento, cielo terso e folla in pausa merenda. Riprendo la via verso Sella Bila Pec e un escursionista (no fauna locale)mi chiede quanto manchi alla ferrata , mi hanno detto porta sul Canin, e che …Mi sono limitata a fargli vedere sulla carta la nostra posizione. .Effettivamente, come rimarcato da Malfattore in un precedente commento, in luoghi facilmente accessibili si vede di tutto e di più, scarpe di tela e lucidissimi e costosissimi scarponi, ma le informazioni utili?
Sgambettando nel catino del sentiero geologico sono poi risalita a Sella Bila Pec e fra turistici schiamazzi e richiami di genitori arrivo al rifugio, oggi pienone, e via di sentiero 635 buttando un occhio alle cabine volanti.
Altro flag a questo bel giro, remunerativo, secondo me potrebbe essere usato come salita al Sart tanto in meno di 4 ore si arriva alla sella e poi il rientro magari con i mezzi volanti..

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06-08-2013 11:58
ectorus ectorus
anello di sella grubia-percorso ieri, ho seguito il sent.659 chiamato "troi dai sacs" che probabilmente è stato modificato perchè non ho trovato i passaggi attrezzati menzionati nella relazione. Ora risulta essere un normale tracciato con alcuni punti decisamente ripidi.Va detto che dal pic da lis ladris si perdono 300 mt di quota per arrivare alla casera goriuda, casera che ora offre un piccolo ricovero attrezzato anche con brande letto.Per il resto devo dire che è risultata una escursione interessante e a tratti suggestiva. Impegnativa per il dislivello e la sua lunghezza totale, ma molto appagante.
Buona vita a tutti
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18-08-2012 09:33
Gabriella.coronica Gabriella.coronica
Itinerario bellissimo, ricco di paesaggi suggestivi. Tratti un pò esposti ma facili e ben assicurati, dislivello importante, perciò non adatto a persone inesperte o poco allenate. consiglio vivamente.
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15-09-2011 00:00
frenk68 frenk68
18-08-2011 Escursione lunga ma appagante x le diversità ambientali che si incontrano man mano che si sale,dal bosco al mondo di pietra del canin,dalle stupende fioriture al panorama.Tutti i punti più esposti sono ottimamente attrezzati comprese scaletta.buone montagne!!!
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