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Monte Ghisniz da Bagni di Lusnizza |
08-05-2011 00:00 |
Michela |
Riprendo l'argomento per chi è interessato a questa cima: ieri siamo saliti fin sul pendio finale del Ghisniz, all'inizio per una traccia incerta che parte dal ponte ciclabile (ex ferroviario) di Bagni di Lusnizza e supera un salto franoso, salendo poi una ripida pala di bosco e piegando a destra fino a raggiungere il filo di un costone a q. 890 c. Su per il costone e poi per una traccia che traversa a destra si arriva alla base di uno spigolo q. 1000 c., che si risale. Più su passando dalla pineta al bosco di latifoglie le tracce spariscono (tranne che in un tratto obbligato roccioso sotto il M. Pin, non difficile ma che richiede attenzione), e il vero problema è il rischio di perdersi lungo pendii e dossi boscosi senza direzione evidente: da q. 1300 c. compaiono dei bolli rossi, discontinui e poco visibili. Usciti dal bosco si sale un bel pendio aperto, purtroppo rovinato da un incendio e con scheletri di mughi. A q. 1750 c. la traccia lascia il pendio del Ghisniz e traversa a sinistra un versante franoso e impegnativo verso lo Scinauz. Abbiamo rinunciato alla cima del Ghisniz, che ci pareva ostica al di sopra di una fascia rocciosa verticale (la cima coperta di mughi si vede col binocolo da Bagni di Lusnizza).
Se mi leggono, vorrei salutare e ringraziare i compagni trovati alla partenza, che hanno condiviso con noi la salita e hanno proseguito (attrezzati di tutto punto) fino allo Scinauz; vorrei sapere se sono poi scesi dal versante Nord, in quanto fin dopo le 14 non li abbiamo visti iniziare a scendere per la via di salita. |
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