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Monte Brancot dalla Val del Lago |
05-03-2021 00:23 |
luciano.regattin  |
L'escursione che propongo potrebbe essere definita parzialmente come un'introduzione al procedere su terreno montano senza alcuna traccia di sentiero. Introduzione in quanto non ci sono difficoltà tecniche, la parzialità è dovuta alla presenza per circa 2/3 di salita di un'ottima traccia bollinata, che però termina improvvisamente nella faggeta, dopodichè, se si desidera raggiungere la cresta che collega il monte Boscatz con il Monte Naruvint, ci si può sbizzarrire con la fantasia, tenendo in buon conto che ci si muove su terreno privo di segnalazioni e dove dovremo anche essere in grado di scendere, pertanto lo sconsiglio a chi è privo di esperienza. Dalla strada che collega Trasaghis al Lago dei 3 Comuni, in corrispondenza del lungo rettilineo che affianca l'autostrada, una laterale si stacca sulla destra, oltrepassando l'autostrada per mezzo di un sottopasso. Al bivio si procede a sinistra (nord); al bivio successivo teniamo la destra, raggiungendo in breve uno spiazzo con comodo parcheggio. Qui ha inizio il percorso (segnavia su un masso): si scende nel greto asciutto del rio Mazzolar e lo si segue per un centinaio di metri, fino a raggiungere i visibilissimi segni di un colore rosso vivo (anche un pò troppo invasivi a mio parere) che ci accompagneranno per buona parte del percorso. La traccia è ottima, impossibile da perdere e sale ripidamente a svolte tra pini ed erica. La forra che ospita il rio rimane sulla nostra sinistra. Tutto il primo tratto della salita è purtroppo tormentato dal frastuono proveniente dalla sottostante autostrada e per liberarsene è necessario salire per circa 300 mt di dislivello, dove il sentiero finalmente si addentra più decisamente nella vallecola oltre il tratto più ripido. Qui la traccia, dopo un breve traverso, scende per qualche metro ad attraversare una piccola sorgente (acqua presente, ma dubito che a stagione avanzata si possa trovare ancora), poco prima, sulla sinistra una bella e limpida pozza del rio. Da questo punto la traccia perde di visibilità ma aumentano i bolli rossi. In breve si raggiunge una vecchia altana quasi completamente distrutta (foto 1): probabilmente questo è il punto indicato come stavoli Filipial nella Tabacco 020, anche se non ne sono certo del tutto. Pochi metri più su un bellissimo esemplare di faggio (foto 2). Qui i bolli ci accompagnano in traverso verso destra (direzione sud), ma dopo un breve tratto terminano presso un masso (foto 3). Da questo punto inizia la parte esplorativa: dirigendomi prima in salita diritto, poi in obliquo verso destra, a raggiungere la dorsale che si intravede tra gli alberi spogli, mi sono imbattuto in una postazione di caccia abbastanza ben tenuta e mimetizzata, quasi invisibile nonostante la mancanza di foglie, dalla quale si apre un discreto panorama (foto 4). Qui appare una vaga traccia che riporta in traverso(dove ho eretto un paio di ometti) in direzione nord (probabilmente seguendola ci si porta verso il Naruvint, se la traccia dovesse corrispondere a quella segnata in nero sulla Tabacco 020, ma la mia impressione è che non si tratti della stessa, la quota non corrisponde anche se la direzione sembra essere corretta). Da questo punto si procede in piena libertà, ma senza particolari difficoltà. In ogni caso è preferibile (per chi non è ancora avvezzo a questo tipo di escursioni) scegliere una giornata con buona visibilità e tempo stabile. Raggiunta la sella (La Forchia) tra Boscatz e Brancot ci si ricongiunge al sentiero CAI che prosegue verso la cima. Volendo compiere un anello, si può scendere dal lato sud se preventivamente si è lasciato un mezzo a Braulins. Probabilmente dall'ultimo bollo si può ragiungere direttamente anche la sella tra Brancot e Palantarins, imboccando la valletta parallela più a nord. |
Allegato: foto 1.JPG |
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05-03-2021 00:24 |
luciano.regattin  |
Il maestoso faggio nei pressi della vecchia altana |
Allegato: foto 2.JPG |
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05-03-2021 00:24 |
luciano.regattin  |
Ultimo segnavia |
Allegato: foto 3.JPG |
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05-03-2021 00:25 |
luciano.regattin  |
Il Naruvint dalla postazione di caccia |
Allegato: foto 4.JPG |
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05-03-2021 00:27 |
luciano.regattin  |
Daphne mezereum in fiore, un pò di colore nell'uniformità del bosco invernale. |
Allegato: Daphne mezereum.JPG |
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05-03-2021 00:34 |
luciano.regattin  |
L'ambiente dove ci si muove in libertà |
Allegato: faggeta.JPG |
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05-03-2021 20:45 |
luciano.regattin  |
L'itinerario visto da Avasinis: in rosso la parte di sentiero segnalata (con precisione spannometrica), in azzurro il proseguimento alla sella. |
Allegato: M.te Brancot.jpg |
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