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Col Cervera (1998), Col del Zei (1961), Col di Rioda (1966) e Monte Palone da Sauris di Sopra. |
16-06-2020 13:58 |
claudio.65 |
Fantastica escursione sulle verdi montagne a cavallo del confine regionale tra Friuli e Veneto, su sentieri segnalati, brevi tratti asfaltati e tracce a volte appena intuibili. |
Allegato: 1. Panorama.jpg |
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16-06-2020 14:03 |
claudio.65 |
AVVICINAMENTO: Da Tolmezzo lungo la SS 52, transitando per Villa Santina, Enemonzo e Mediis, arriviamo ad Ampezzo, dove al centro del paese, imboccata la tortuosa ma suggestiva rotabile del Lumiei, raggiungiamo Sauris di Sopra. |
Allegato: 2. Sauris di Sopra.jpg |
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16-06-2020 14:10 |
claudio.65 |
DESCRIZIONE: Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio, usciamo dall'abitato lungo il CAI 204, percorso in comune con il Sentiero della Fede, diretto al Santuario di Maria Luggau in Carinzia. |
Allegato: 3. Indicazioni.jpg |
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16-06-2020 14:13 |
claudio.65 |
Alcune svolte ravvicinate ci fanno guadagnare rapidamente quota lungo la rotabile di servizio agli alpeggi della zona, offrendo comunque notevoli squarci panoramici. |
Allegato: 4. Rotabile.jpg |
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16-06-2020 14:16 |
claudio.65 |
Il percorso nei pressi di un'ampia conca pascoliva alle pendici del Monte Festons, diviene quindi sterrato, dirigendosi verso l'inconfondibile piramide del Morgenlait. |
Allegato: 5. Carrareccia.jpg |
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16-06-2020 14:18 |
claudio.65 |
Dopo poche decine di metri, abbandonato definitivamente l'ampio tracciato, svoltiamo a sinistra lungo il CAI 206, proseguendo lungamente a mezzacosta verso ponente. |
Allegato: 5. Carrareccia.jpg |
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16-06-2020 14:19 |
claudio.65 |
Dopo poche decine di metri, abbandonato definitivamente l'ampio tracciato, svoltiamo a sinistra lungo il CAI 206, proseguendo lungamente a mezzacosta verso ponente. |
Allegato: 6. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 14:23 |
claudio.65 |
Assecodando i vari costoni discendenti dall'erbosa dorsale sommitale dei Monti Festons ed Oberkofel, raggiungiamo l'evidente insellatura fra i Monti Palone e Rioda, confine regionale fra Veneto e Friuli. |
Allegato: 7. Indicazioni.jpg |
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16-06-2020 14:27 |
claudio.65 |
Tralasciando la diramazione diretta alla Forca Rioda ed all'omonimo alpeggio, svoltiamo a sinistra, dove un ampio arco conduce in lieve pendenza al successivo intaglio parzialmente roccioso. |
Allegato: 8. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 14:33 |
claudio.65 |
Una lunga discesa prevalentemente erbosa lungo il CAI 206, conduce al successivo intaglio ed all'entrata in un rado boschetto. |
Allegato: 9. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 14:39 |
claudio.65 |
Un caratteristico traverso parzialmente eroso, conduce fuori dalla vegetazione, dove una ripida discesa, rasentando l'impressionante circo franoso del Rio Felempecle, ci porta all'insellatura successiva. |
Allegato: 10. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 14:43 |
claudio.65 |
Il sentiero prosegue a mezzacosta lungo le boscose pendici occidentali del Monte Pezzocucco, raggiungendo in breve le ampie radure pascolive della Sella di Rioda. |
Allegato: 11. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 14:48 |
claudio.65 |
Seguendo per alcune centinaia di metri la rotabile proveniente da Sauris di Sopra e diretta alla Sella di Razzo, arriviamo alla curva di quota 1803. |
Allegato: 12. Rotabile.jpg |
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16-06-2020 14:51 |
claudio.65 |
Abbandonato l'asfalto, notiamo a destra una larga pista inerbita, dove alcune ampie svolte ci fanno guadagnare rapidamente quota. |
Allegato: 13. Tratturo.jpg |
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16-06-2020 14:53 |
claudio.65 |
Lasciando a sinistra le quote del Monderoi, il tracciato privo di segnalazioni si riduce gradualmente d'ampiezza, raggiungendo un'insellatura, dove notiamo in lontananza l'evidente profilo del Col Cervera. |
Allegato: 14. Insellatura.jpg |
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16-06-2020 14:57 |
claudio.65 |
Il sentiero perdendosi talvolta nell'ubertosa cotica erbosa, prosegue verso settentrione a mezzacosta, alle pendici occidentali dei Colli di Rioda e del Zei. |
Allegato: 15. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 15:01 |
claudio.65 |
Proseguendo nell'ascesa la traccia diviene a tratti più ripida ed impegnativa, raggiungendo una zona particolarmente erosa, dove è necessaria una certa cautela nella successiva discesa. |
Allegato: 16. Discesa.jpg |
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16-06-2020 15:03 |
claudio.65 |
Rasentando i paurosi calanchi orientali della zona franosa e ritrovato un sentiero ora più agevole, iniziamo la risalita del pendio terminale. |
Allegato: 17. Pendio.jpg |
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16-06-2020 15:06 |
claudio.65 |
Raggiunta la zona sommitale del Col Cervera (1998 metri), privo di qualsiasi segno identificativo, il panorama si apre offrendo all'occhio esperto innumerevoli vette. |
Allegato: 18. Col Cervera.jpg |
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16-06-2020 15:09 |
claudio.65 |
Le radure pascolive di alcuni alpeggi si notano chiaramente nella boscosa Val Frison. |
Allegato: 19. Val Frison.jpg |
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16-06-2020 15:11 |
claudio.65 |
A levante invece i Monti di Sauris con il tondeggiante Monte Palone, attendono il nostro rientro. |
Allegato: 20. Panorama.jpg |
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16-06-2020 15:14 |
claudio.65 |
Lasciata l'erbosa vetta, riprendiamo la via del ritorno, scendendo verso meridione lungo la via dell'andata, con gli evidenti profili del Colli del Zei e di Rioda sullo sfondo. |
Allegato: 21. Discesa.jpg |
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16-06-2020 15:16 |
claudio.65 |
Superato agevolmente il tratto delicato, seguiamo brevemente la traccia percorsa in precedenza, avvicinandoci al margine del circo franoso. |
Allegato: 22. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 15:21 |
claudio.65 |
Rimontando direttamente a sinistra il pendio, troviamo quindi un sentierino e, prestando attenzione al vertiginoso franamento orientale, saliamo con cautela lungo la dorsale parzialmente erbosa. |
Allegato: 23. Sentierino.jpg |
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16-06-2020 15:22 |
claudio.65 |
Alcune strette svolte conducono quindi in breve alla zona sommitale del Col del Zei, a 1961 metri di quota. |
Allegato: 24. Sentiero.jpg |
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16-06-2020 15:24 |
claudio.65 |
L'erbosa vetta, priva di segni identificativi, risulta comunque molto panoramica. |
Allegato: 25. Col del Zei.jpg |
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16-06-2020 15:27 |
claudio.65 |
Una traccia prosegue ancora verso meridione, scendendo ad un piccolo intaglio della dorsale. |
Allegato: 26. Discesa.jpg |
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16-06-2020 15:28 |
claudio.65 |
Scendendo alcuni metri verso oriente, seguiamo a mezzacosta gli scarsi segni di calpestio e quando questi ultimi scompaiono nella bassa vegetazione, risaliamo verso destra il ripido pendio. |
Allegato: 27. Pendio.jpg |
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16-06-2020 15:31 |
claudio.65 |
Districandoci agevolmente fra alcune ramaglie, usciamo dalla vegetazione ed alcune brevi svolte su terreno ora più agevole, conducono alla minuscola vetta. |
Allegato: 28. Verso la vetta.jpg |
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16-06-2020 15:34 |
claudio.65 |
Sull'aerea cimetta del Col di Rioda (1966 metri) troviamo soltanto un basamento in cemento ed un alberello rinsecchito. |
Allegato: 29. Col di Rioda.jpg |
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16-06-2020 15:36 |
claudio.65 |
La traccia prosegue quindi a meridione lungo l'erboso pendio, compiendo un leggero arco verso sinistra. |
Allegato: 30. Discesa.jpg |
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16-06-2020 15:39 |
claudio.65 |
La prosecuzione del sentierino, preclusa da diversi alberi caduti, ci costringe quindi a scendere sulla destra lungo il ripido pendio. |
Allegato: 31. Discesa.jpg |
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16-06-2020 15:41 |
claudio.65 |
Un traverso erboso conduce brevemente all'ampio tratturo percorso all'andata. |
Allegato: 32. Traverso.jpg |
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16-06-2020 15:43 |
claudio.65 |
Seguendolo, raggiungiamo la rotabile asfaltata, ritornando alla Sella di Rioda. |
Allegato: 33. Tratturo.jpg |
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16-06-2020 15:45 |
claudio.65 |
Ripreso il CAI 206, risaliamo lungamente le pendici occidentali del Monte Pezzocucco. |
Allegato: 34. Sella di Rioda.jpg |
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16-06-2020 15:52 |
claudio.65 |
Raggiunta l'insellatura, risaliamo ripidamente le erbose pendici del Monte Palone. |
Allegato: 35. Pendio.jpg |
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16-06-2020 15:57 |
claudio.65 |
Percorso il traverso parzialmente eroso, raggiungiamo l'intaglio successivo, dove appare evidente la nostra ultima meta dìodierna. |
Allegato: 36. Monte Palone.jpg |
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16-06-2020 16:01 |
claudio.65 |
Una breve risalita porta all'intaglio successivo, dove un sentierino in parte inerbito conduce alla vetta. |
Allegato: 37. Verso la vetta.jpg |
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16-06-2020 16:05 |
claudio.65 |
La sommità del Monte Palone (2018 metri) risulta priva di segni identificativi, tranne una recente scritta vergata al contrario di difficile interpretazione. |
Allegato: 38. Monte Palone.jpg |
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16-06-2020 16:09 |
claudio.65 |
Verso levante l'erbosa dorsale del Monte Rioda con l'evidente tracciato del CAI 206, ci attende. |
Allegato: 39. Monte Rioda.jpg |
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16-06-2020 16:12 |
claudio.65 |
Ripercorrendo a ritroso il sentiero segnalato, ritorniamo alla rotabile di servizio agli alpeggi, scendendo infine a Sauris di Sopra, concludendo l'impegnativa escursione odierna. |
Allegato: 40. Rientro.jpg |
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16-06-2020 16:36 |
claudio.65 |
NOTA TECNICA: Quota minima: Sauris di Sopra 1401 metri Quota massima: Monte Palone 2018 metri Dislivello: 617 metri Dislivello reale: 1170 metri, calcolando le varie risalite Tempo totale: 8 ore e 1/2, escluse le eventuali soste Periodo escursione: Giugno 2020 Cartografia: Tabacco 02, "Forni di Sopra-Ampezzo-Sauris-Alta Val Tagliamento" Foto: Le istantanee della presente relazione sono di proprietà dell'autore, eccetto le 8, 10, 16 e 23, gentilmente concesse da Francesca |
Allegato: 41. Pianelle della Madonna o Scarpette di Venere.jpg |
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22-06-2020 21:49 |
luigino |
Complimenti per la precisa descrizione di un itinerario praticamente sconosciuto alla maggior parte degli escursionisti. |
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10-07-2020 15:25 |
luigino |
Durante la descrizione del percorso si parla delle quote del Monderoi, sono anch'esse raggiungibili in qualche modo ?
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