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MONTE BELEPEIT - Traversata (da est a ovest) sulle selvagge cenge del versante sud. |
30-01-2019 21:07 |
daniele.moroldo |
Dislivello 650 metri, sviluppo km. 6 ore 4-5 circa. Difficoltà EE
Escursione impegnativa che si svolge in ambiente impervio lungo tracce a volte poco evidenti. Considerato il luogo e la quota massima di 900 metri circa, è certamente da evitare nei mesi estivi. Rametti tagliati di tanto in tanto indicano la strada giusta da seguire. Lungo il percorso si incontrano tracce di animali che possono indurre in errore. Alcuni passaggi esposti richiedono attenzione. Dopo il suggestivo paretone sud del Belepeit non è facile individuare la prosecuzione della traccia. Va ricordato che, pur essendo riportate sulle mappe OpenStreetmap/OpenMTBmap, le tracce lungo le quali si svolge l'escursione potrebbero contenere un certo margine di errore o comunque discordare con quella del gps in uso; questo perchè il tracciato si snoda lungo cenge sospese tra alte pareti ed il segnale gps è soggetto a riflessione. In questi luoghi contano molto di più esperienza e intuito che l'utilizzo del gps (anche un buon strumento qui può presentare errori di diversi metri). Dopo gli stavoli Polizza si procede invece su comoda mulattiera.
Entrati a Villanova di Chiusaforte seguire la strada che sale in direzione NE (via Volanic) fino al suo termine presso uno slargo vicino ad una casa dove si lascia l'auto (m. 400). Imboccare l'evidente sentiero che procede verso ovest passando davanti all'abitazione ed abbandonarlo dopo un centinaio di metri circa per preferire un sentiero che sale a destra in direzione nord. Ad un primo bivio (m. 440 ca.) si va a sinistra; oltrepassata la linea dell'alta tensione si obliqua a destra per ritornare più in alto a sinistra sbucando sul sentiero CAI 425. Non seguire quest'ultimo ma una traccia che sale lungo il soprastante pendio. Dopo aver obliquato a sinistra si incontra un altro bivio (m. 600 ca.): si lascia il sentiero più marcato e si sale a destra. Dopo alcune svolte si procede in obliquo a sinistra, si lascia perdere una traccia che scende a sinistra e oltrepassa il rio Belepeit per salire invece più in alto giungendo ad un piccolo belvedere con croce (m. 740 ca.). Poco oltre quest'ultimo si entra nel rio Belepeit. Valicato il rio si imbocca una cengia (attenzione a non seguire la traccia più evidente che sale e porta ad una cengia esposta dalla quale poi bisogna ridiscendere per riprendere il percorso giusto) che si segue verso ovest raggiungendo uno spallone boscoso. Continuando per la traccia sempre verso ovest si giunge sotto la grande parete sud del Belepeit, ben visibile dal fondovalle e caratterizzata da roccia bianca e strapiombante. Alla base presenta dei tetti molto pronunciati formanti delle nicchie che costituiscono un naturale riparo per i camosci, padroni incontrastati di questi luoghi. Alla fine di questa parete bisogna ridiscendere per un tratto e risalire brevemente fino a poter traversare e raggiungere un costone caratterizzato da pini rinsecchiti a causa di un incendio. Salendo in obliquo a sinistra il pendio e traversando ancora a sinistra si scende e si valica un canale. Una buona traccia porta ad una cengia che conduce al costone soprastante gli stavoli Polizza (punto trigonometrico, m. 880 circa). Disceso il costone fino agli stavoli si perviene al sentiero CAI 425 che seguito verso est riporta verso Chiusaforte. Ad un evidente bivio (distante poco meno di un chilometro dagli stavoli Polizza) si scende a destra ritornando al punto di partenza.
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