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Museo all'aperto Zaprikraj (1311 m) da Pri Koritu. |
23-05-2017 17:44 |
claudio.65 |
Il Musej na prostem Zaprikraj (museo all'aperto Zaprikraj) trova collocazione nel settore della prima linea difensiva italiana posta sulle pendici della sella tra Kal e Krasji Vrh. Il complesso fortificato (costruito in muratura e cemento armato con vari sistemi trincerati forniti di feritoie, caverne, postazioni per cannoni e mitragliatrici, alloggi e ricoveri) destinato a respingere eventuali attacchi austroungarici provenienti dalla zona di Bovec, ebbe il battesimo del fuoco soltanto il 24 ottobre 1917, giorno dell'inizio della battaglia e successiva ritirata di Caporetto. L'allestimento del Museo, conclusosi recentemente con il posizionamento dei paletti segnavia ed il recupero di postazioni e trinceramenti è stato possibile grazie al lavoro della Fondazione "Pot Miru v Posocju" (Sentieri di Pace dell'Alto Isonzo).
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Allegato: 1. Caverna.jpg |
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23-05-2017 17:47 |
claudio.65 |
ACCESSO: Da Gorizia valicato il confine di stato, risalendo la valle dell'Isonzo raggiungiamo Drežnica e dal centro del paese, seguendo le indicazioni, saliamo alla frazione di Gornje Ravne, dove con una tortuosa stradina arriviamo al termine dell'asfalto nei pressi di un abbeveratoio in località Pri Koritu. |
Allegato: 2. Pri Koritu.jpg |
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23-05-2017 17:50 |
claudio.65 |
DESCRIZIONE: Lasciata l'auto nel piccolo parcheggio adiacente, c'incamminiamo lungo la rotabile sterrata, seguendo le indicazioni dirette alla planina Zaprikraj ed al Krasji Vrh. |
Allegato: 3. Carrareccia.JPG |
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23-05-2017 17:51 |
claudio.65 |
Un sentiero segnalato con bolli biancorossi della PZS, permette di tagliare numerosi tornanti della carrareccia di servizio alle planine, raggiungendo un bivio segnalato, con l'indicazione diretta alla Slap Curk. |
Allegato: 4. Cartello.JPG |
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23-05-2017 17:54 |
claudio.65 |
Ignorando la diramazione verso la cascata, riprendiamo il cammino arrivando con alcuni tratti ripidi e sassosi, ad un ulteriore bivio segnalato dove, lasciando a sinistra le indicazioni dirette al Krasji Vrh ed alla planina Zaprikraj, svoltiamo a destra uscendo dal bosco e raggiungendo nuovamente la rotabile sterrata. |
Allegato: 5. Sentiero.jpg |
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23-05-2017 17:55 |
claudio.65 |
La carrareccia prosegue ancora con alcuni tornanti, raggiungendo infine un piccolo parcheggio con un cartello del Triglavski Narodni Park, dove i più temerari possono arrivare con l'auto sollecitando non poco le sospensioni della vettura. |
Allegato: 6. Cartello.jpg |
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23-05-2017 17:57 |
claudio.65 |
Ignorando alla nostra destra l'inizio del sentiero diretto alla cresta del Vrata (vedi relazione "Skutnik da Pri Koritu"), proseguiamo lungo la carrareccia di servizio alle planine, seguendo le indicazioni Zaprikraj e Golobar, dopo aver richiuso alle nostre spalle un cancello pascolivo. |
Allegato: 7. Paletto.JPG |
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23-05-2017 17:59 |
claudio.65 |
Poco dopo alla nostra destra un tratturo inerbito condurrebbe lungamente al Kal (vedi relazione “Alla ricerca del Cocuzzolo Camperi lungo la dorsale dal Kal al Vrsic”), mentre noi proseguendo diritti, rasentando un abbeveratoio e valicato il recinto confinario fra i comparti pascolivi, ci dirigiamo verso la planina Zaprikraj. |
Allegato: 8. Carrareccia.jpg |
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23-05-2017 18:01 |
claudio.65 |
Al bivio seguente tralasciando le indicazioni dirette al Krasji Vrh ed al Debeljak (vedi relazione “Debeljak”), proseguiamo lungo la carrareccia rimontando con un paio di svolte una piccola elevazione. |
Allegato: 9. Carrareccia.JPG |
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23-05-2017 18:03 |
claudio.65 |
La successiva discesa ci porta nell'ampia conca pascoliva di Njivice, dove lo sterrato prosegue lungamente, costeggiandone il margine occidentale. |
Allegato: 10. Njivice.JPG |
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23-05-2017 18:06 |
claudio.65 |
Rasentando gli ingressi di alcune caverne con resti di ricoveri e scalinate, raggiungiamo l'insellatura fra Kal e Krasji Vrh, dove troviamo un pannello descrittivo quadrilingue del “Musej na prostem Zaprikraj” con il contenitore del libro firme. |
Allegato: 11. Pannello.JPG |
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23-05-2017 18:07 |
claudio.65 |
La visita al museo all'aperto può iniziare percorrendo verso oriente il fangoso sterrato segnalato con i paletti rossoneri del Pot Miru, digradante con un'ampia curva nella depressione di Njivice, dopo aver tralasciato una diramazione in salita verso sinistra. |
Allegato: 12. Sterrato.JPG |
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23-05-2017 18:09 |
claudio.65 |
Percorso un tratto rettilineo senza vestigia del periodo bellico, abbandoniamo lo sterrato ed una risalita lungo un tratturo verso sinistra ci riporta all'interno della rigogliosa vegetazione arborea. |
Allegato: 13. Tratturo.JPG |
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23-05-2017 18:11 |
claudio.65 |
Alcune svolte ci fanno guadagnare subito quota nella faggeta, arrivando nei pressi di un monumento recentemente restaurato, raggiungibile con una breve salita. |
Allegato: 14. Verso il monumento.jpg |
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23-05-2017 18:18 |
claudio.65 |
La piccola erma è dedicata alla memoria del Tenente di Complemento Vito Neri fu Colombo, appartenente al V° Reggimento Alpini, 46° Compagnia, nato a Piacenza il 26 novembre 1893 e caduto sul campo per le ferite in combattimento nel maggio 1916. |
Allegato: 15. Monumento.jpg |
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23-05-2017 18:20 |
claudio.65 |
Lasciata la toccante testimonianza, il sentiero segnalato ci conduce verso settentrione, sbucando sulla diramazione dello sterrato tralasciata poco dopo l'inizio della visita, nei pressi dei resti di alcuni ricoveri con caverne comunicanti. |
Allegato: 16. Ricoveri.jpg |
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23-05-2017 18:22 |
claudio.65 |
Alcune svolte ed una scalinata in pietra ottimamente ripulita ci portano ad ulteriori ruderi di ricoveri e caverne dagli ingressi rinforzati in cemento. |
Allegato: 17. Ingresso.jpg |
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23-05-2017 18:24 |
claudio.65 |
Proseguendo in salita il sentiero segnalato rasenta quindi una serie di alloggi nascosti alla vista dell'avversario, sfruttando il pendio della collina. |
Allegato: 18. Alloggi.jpg |
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23-05-2017 18:26 |
claudio.65 |
Un'ampia curva a sinistra, lasciando la zona delle immediate retrovie, conduce alla sommità del Mali Homec, il cui punto più alto, solcato da trincee e sormontato da un'altana di cacciatori, è raggiungibile tramite un sentierino, costeggiando una recinzione in filo spinato. |
Allegato: 19. Mali Homec.JPG |
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23-05-2017 18:29 |
claudio.65 |
Ritornati al percorso segnalato, entriamo ora nel settore della prima linea, procedendo lungo un camminamento rinforzato con muretti a secco ed inframmezzato da una scalinata in pietra recentemente risistemata. |
Allegato: 20. Scalinata.JPG |
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23-05-2017 18:30 |
claudio.65 |
Un tratto di trincea scavato interamente nella roccia ci porta all'ingresso di una breve galleria, fornita di feritoia per mitragliatrice e percorribile con l'ausilio di un' adeguata torcia frontale. |
Allegato: 21. Uscita.JPG |
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23-05-2017 18:32 |
claudio.65 |
Il sentiero segnalato costeggiando sulla destra un ulteriore camminamento rinforzato con muretti a secco, prosegue lungamente nella faggeta, ma all'epoca della Grande Guerra il pendio occidentale del Mali Homec, risultava totalmente privo di vegetazione arborea. |
Allegato: 22. Faggeta.jpg |
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23-05-2017 18:35 |
claudio.65 |
Transitando nei pressi di alcuni enormi faggi raggiungiamo quindi un profondo trinceramento rinforzato da mura cementate, dove in una diramazione secondaria a sinistra troviamo l'ingresso di un sistema incavernato con doppio accesso e cannoniera parzialmente occultata, anch'esso visitabile con un'adeguata torcia frontale, facendo attenzione alla ripida rampa discendente. |
Allegato: 23. Ingresso.JPG |
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23-05-2017 18:36 |
claudio.65 |
Ritornati al trinceramento principale, dotato in questo tratto di una copertura scudata, scendiamo un ripido tratto gradinato, portandoci quindi ad una trincea con feritoie blindate, rivolte alle pendici dello Javoršček, caposaldo e prima linea austroungarica. |
Allegato: 24. Gradini.jpg |
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23-05-2017 18:40 |
claudio.65 |
Ulteriori scalinate ed un profondo camminamento, rinforzato con imponenti muretti a secco, ci portano ad intersecare la carrareccia diretta al sottostante alpeggio, nei pressi di un pannello illustrativo del "Musej na prostem Zaprikraj". |
Allegato: 25. Camminamento.jpg |
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23-05-2017 18:43 |
claudio.65 |
Valicato un cancello pascolivo possiamo raggiungere con alcune svolte la sottostante planina Predolina, ammirando in lontananza la lunga dorsale allungata dello Javoršček, raggiungibile seguendo le mulattiere imperialregie dalla conca di Bovec (vedi relazione "Salita allo Javoršček").
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Allegato: 26.Javoršček.jpg |
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23-05-2017 18:47 |
claudio.65 |
L'edificio principale ottimamente ristrutturato, risulta attualmente denominato “Lovska Koča Dolina" e viene gestito dall' L.D. di Česzoča. |
Allegato: 27. Planina Predolina.JPG |
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23-05-2017 18:49 |
claudio.65 |
Lasciato l'alpeggio, monticato nella bella stagione da bestiame giovane, ritorniamo quindi lungo la carrareccia al Musej na prostem Zaprikraj. |
Allegato: 28. Musej na prostem Zaprikraj..JPG |
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23-05-2017 18:52 |
claudio.65 |
Per visitarne la parte occidentale, svoltiamo a destra salendo lungo un trinceramento gradinato fornito di feritoie, fino a sbucare su uno sterrato diretto ad una remota Lovska Koča alle pendici della dorsale fra Veliki e Krasji Vrh. |
Allegato: 29. Trinceramento.jpg |
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23-05-2017 18:54 |
claudio.65 |
Il trinceramento prosegue sul lato opposto, divenendo dopo una svolta a destra grossolanamente scavato nella roccia fino a raggiungere una postazione fortemente blindata.
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Allegato: 30.Trinceramento.JPG |
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23-05-2017 18:55 |
claudio.65 |
Una scalinata in parte friabile conduce ripidamente ad una serie di cunicoli sotterranei cementati, visitabili con l'ausilio di un' adeguata torcia frontale. |
Allegato: 31.Ingresso.JPG |
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23-05-2017 18:59 |
claudio.65 |
Con molta cautela, a causa del fondo a tratti sconnesso, al loro interno si possono reperire alcune postazioni per mitragliatrice collegate da anguste scalinate ed una cannoniera, ottimamente conservate. |
Allegato: 32. Cannoniera.JPG |
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23-05-2017 19:04 |
claudio.65 |
Un pozzo verticale fornito di staffe, sconsigliato a chi soffra di vertigini, porta in breve nuovamente all'aria aperta. |
Allegato: 33. Pozzo.JPG |
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23-05-2017 19:09 |
claudio.65 |
Chi invece decida di risalire lungo la via dell'andata, presti attenzione ritornato al trinceramneto, all'accesso del pozzo verticale non protetto da parepetti e non segnalato da alcun cartello.
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Allegato: 34. Ingresso.JPG |
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23-05-2017 19:14 |
claudio.65 |
La linea trincerata di prima linea attualmente percorribile in sicurezza, si esaurisce quindi dopo una serie di svolte ravvicinate, sbucando nuovamente nella rigogliosa faggeta. |
Allegato: 35. Trinceramento.jpg |
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23-05-2017 19:18 |
claudio.65 |
Il sentiero segnalato inizia quindi a scendere nel bosco rasentando l'ingresso di una cannoniera posta in caverna. |
Allegato: 36. Faggeta.jpg |
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23-05-2017 19:21 |
claudio.65 |
Un importante osservatorio circolare con l'annessa postazione di mortaio, rivolto alle pendici dello Javoršček, raggiungibile con una breve deviazione emerge improvvisamente dal terreno. |
Allegato: 37. Osservatorio.JPG |
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23-05-2017 19:25 |
claudio.65 |
Al suo ingresso alcune iscrizioni ricordano la 48° Compagniai del V° Reggimento Alpini. |
Allegato: 38. Iscrizione.jpg |
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23-05-2017 19:30 |
claudio.65 |
Alle spalle dell'osservatorio, un camminamento di secondaria importanza ed un sentiero segnalato ci riportano infine all'insellatura dove abbiamo iniziato la nostra visita odierna. |
Allegato: 39. Trincea.JPG |
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23-05-2017 19:35 |
claudio.65 |
Ripercorrendo a ritroso la via dell'andata, lungo la carrareccia di servizio alle planine, arriviamo infine al parcheggio, concludendo l'interessante escursione odierna. |
Allegato: 40. Rientro.jpg |
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23-05-2017 20:00 |
claudio.65 |
NOTA TECNICA: Quota minima: Pri Koritu 751 metri Quota massima: Mali Homec 1311 metri Dislivello: 560 metri Dislivello reale: 685 metri, calcolando le varie risalite Tempo andata: 3 ore Tempo ritorno: 2 ore e 1/2 Tempo totale: 5 ore e 1/2, escluse le eventuali soste Cartografia consigliata 1.25.000: "Krn, Kobarid, Tolmin", PZS ed. 2009 Data escursione: Maggio 2017
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Allegato: 41. Trincea.JPG |
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