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Col Gentile ( 2075 metri) dalla Val Pesarina. |
20-06-2016 15:46 |
claudio.65 |
Sulla vetta più alta della conca di Sauris lungo un percorso solitario ed a tratti selvaggio. |
Allegato: 1. Col Gentile.jpg |
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20-06-2016 15:49 |
claudio.65 |
ACCESSO: Dall'uscita autostradale di Carnia transitando per Villa Santina e Ovaro si entra in Val Pesarina arrivando alla frazione di Pieria dove, valicato il ponte sul torrente nei pressi del cimitero, si sale lungo la stretta rotabile fino alle ampie radure degli Stavoli della Selva. |
Allegato: 2. Stavoli della Selva.jpg |
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20-06-2016 15:50 |
claudio.65 |
DESCRIZIONE: Lasciata l'auto nel piccolo spiazzo in corrispondenza delle prime costruzioni, nei pressi del guado cementato sul Rio della Selva, seguiamo il nastro asfaltato fino all'ampia curva successiva, dove troviamo un cartello con le indicazioni dirette alla nostra meta odierna. |
Allegato: 3. Cartello.JPG |
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20-06-2016 15:52 |
claudio.65 |
Abbandonata definitivamete la rotabile, imbocchiamo a sinistra la splendida mulattiera selciata, contrassegnata dal segnavia CAI 235, attraversando un'ampia radura pascoliva, monticata nella bella stagione. |
Allegato: 4. Mulattiera.JPG |
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20-06-2016 15:56 |
claudio.65 |
L'antico tracciato entra quindi nella rigogliosaa Selva di Pieria, incontrando lungo il camminoo una deviazione a destra diretta ad uno stavolo ristrutturato e raggiungendo con un'erta finale la carrareccia proveniente dai sottostanti Stavoli della Selva, nei pressi del guado sul Rio Mulignon. |
Allegato: 5. Selva di Pieria.JPG |
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20-06-2016 15:59 |
claudio.65 |
La forestale in parte dissestata, sempre contrassegnata dal segnavia CAI 235 , segue per un tratto il torrentello, quindi l'abbandona e con un paio di svolte si alza ripidamente nella faggeta. |
Allegato: 6. Mulattiera.JPG |
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20-06-2016 16:02 |
claudio.65 |
Con alcuni ampi tornanti, parzialmente inerbiti e qualche schianto opportunamente potato lungo il percorso per favorire il passaggio, la carrareccia raggiunge un'altra forestale proveniente dalla frazione di Pesariis. |
Allegato: 7. Carrareccia.JPG |
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20-06-2016 16:05 |
claudio.65 |
Al bivio svoltiamo quindi a sinistra e con tornanti ora più ampi, risaliamo l'erto costone settentrionale del M. Losa, con fondo ora più consolidato e rinforzato lateralmente da tronchi in legno opportunamente posizionati. |
Allegato: 8. Rinforzi.JPG |
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20-06-2016 16:19 |
claudio.65 |
Superato un tratto parzialmente invaso da un franamento, il tracciato prosegue con diverse svolte ravvicinate sempre più inerbite, dove la carrareccia uscendo a tratti dal bosco si riduce praticamente a sentiero. |
Allegato: 9. Sentiero.jpg |
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20-06-2016 16:22 |
claudio.65 |
Il percorso quindi si appiana ed un lungo traverso a sinistra a tratti sinuoso ci conduce all'ampia radura del Rifugio Pilang, di proprietà del comune di Prato Carnico, circondato da alte erbe. |
Allegato: 10. Rif. Pilang.jpg |
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20-06-2016 16:24 |
claudio.65 |
L'edificio trae origine dalla ristrutturazione, avvenuta negli annni novanta, della vecchia casera, ormai inattiva dagli anni cinquanta, a causa dell'infelice posizione del pascolo e della mancanza di concorrenti all'asta per la sua monticazione. |
Allegato: 11. Rif. Pilang.jpg |
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20-06-2016 16:28 |
claudio.65 |
Il segnavia CAI 235, riducendosi ora a traccia inerbita per la scarsa frequentazione, rientra quindi nel bosco salendo ripidamente verso settentrione, aggirando con andamento sinuoso il ripido versante orientale del M. Losa. |
Allegato: 12. Sentiero.JPG |
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20-06-2016 16:35 |
claudio.65 |
Usciti definitivamente dalla faggeta il sentiero segnalato prosegue ora con pendenza più moderata, sovrastando antichi pascoli ormai invasi da romici ed ontani. |
Allegato: 13. Sentiero.JPG |
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20-06-2016 16:40 |
claudio.65 |
Con una leggera perdita di quota s'immette quindi nel tratturo diretto alla sottostante conca prativa, dove un tempo aveva sede un laghetto ormai interrato. |
Allegato: 14. Conca.JPG |
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20-06-2016 16:45 |
claudio.65 |
Tralasciando l'invitante discesa alla bucolica radura, proseguiamo e con un ultimo tratto in salita raggiungiamo il caratteristico intaglio de La Forcje. |
Allegato: 15. La Forcje.JPG |
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20-06-2016 16:46 |
claudio.65 |
Dall'angusto valico, tralasciando a destra la carrareccia cementata diretta alla Casera Losa, raggiungiamo in breve la vicina Casera Forchia, non più monticata stabilmente da alcuni anni. |
Allegato: 16. C.ra Forchia.jpg |
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20-06-2016 16:48 |
claudio.65 |
L'edificio risulta aperto ed in discreto stato di manutenzione e può offrire uno spartano ricovero in caso di maltempo. |
Allegato: 17. Casera Forchia.JPG |
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20-06-2016 16:53 |
claudio.65 |
Sull'ingresso principale alcune iscrizioni ricordano le date di alcune ristrutturazioni, avvenute prima del secondo conflitto mondiale. |
Allegato: 18. Iscrizioni.JPG |
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20-06-2016 16:55 |
claudio.65 |
Dal complesso malghivo il segnavia risale con un paio di svolte il pendio retrostante, dove dovremo prestare un po' d'attenzione a reperire il giusto tracciato fra l'erba. |
Allegato: 19. C.ra Forchia.jpg |
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20-06-2016 17:01 |
claudio.65 |
Transitando nei pressi di una pozza per l'abbeveraggio del bestiame, il sentiero ritorna più marcato, collegandosi quindi al percorso proveniente dal Passo della Forcella, riportato nella relazione “Col Gentile da Mione” presente su questo sito. |
Allegato: 20. Sentiero.jpg |
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20-06-2016 17:03 |
claudio.65 |
Evitando inutili ripetizioni descrittive, seguiamo quindi l'esauriente e preciso resoconto di Ivo e Sandra, proseguendo lungamente verso meridione fino alle abbandonate radure pascolive della diruta Casera Chiadins.
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Allegato: 21. Conca.jpg |
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20-06-2016 17:16 |
claudio.65 |
Raggiungendo infine lungo un aereo sentierino ed alcune svolte la panoramica vetta del Col Gentile, con la croce proveniente dalla Chiesa di Mione crollata durante il sisma del 1976. la campana ed il libro di vetta. |
Allegato: 22. Verso la vetta.jpg |
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20-06-2016 17:20 |
claudio.65 |
Ritornati al CAI 235, tralasciando a sinistra l'impegnativo sentiero diretto lungamente verso la Forca del Colador ed il M. Veltri, riprendiamo la via del ritorno, percorrendo a ritroso la via dell'andata. |
Allegato: 23. Rientro.jpg |
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20-06-2016 17:38 |
claudio.65 |
NOTA TECNICA: Quota di partenza: Stavoli della Selva 825 metri Quota di arrivo: Col Gentile 2075 metri Dislivello: 1250 metri Dislivello reale: 1390 metri, calcolando le varie risalite Tempo andata: 4 ore Tempo ritorno: 3 ore Tempo totale: 7 ore, escluse le eventuali soste Periodo escursione: Giugno 2016 Cartografia consigliata: Tabacco 01 “Sappada-S.Stefano-Forni Avoltri” |
Allegato: 24. indicazioni.jpg |
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21-06-2016 00:03 |
carisha |
Complimenti per l'interessante ed avventurosa variante di salita a questa bella cima partendo dalla Valle del Tempo, alternativa mai presa personalmente in considerazione, che mi riprometto però di effettuare al più presto. Sai inoltre il significato dell'iscrizione presente sull'entata della Casera Forchia? |
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21-06-2016 14:59 |
claudio.65 |
Il significato dell'iscrizione è riportato su una targa dorata posta sullo stipite destro della porta d'ingresso, con il nominativo dell'attuale proprietario: MALGA FORCHIA (proprietà: Alberto Burgos . Mione di Ovaro) Johannes Micoli Toscano Fecit Facere Gianni Micoli Toscano fece ricostruire nel 1923
L'iscrizione si riferisce quindi alla ristrutturazione del complesso malghivo dopo gli eventi bellici della Grande Guerra, effettuata da Gianni Micoli Toscano, morto nel 1938 senza eredi diretti, la cui famiglia possedeva l'omonimo palazzo, la cui sagoma bianca sormontata dal tetto dalle tegole verde smeraldo ed alleggerita da ben 107 finestre dalle imposte rosse, da cui deriva l'appellativo dato all'edificio di "Palazzo delle cento finestre”, è chiaramente visibile arrivando a Mione dall'abitato di Ovaro.
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Allegato: 25. Ingresso.JPG |
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