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Casera Crostis in val Alba (Gruppo del Zuc dal Bor) |
06-06-2006 00:00 |
giuseppe.tolazzi  |
Quando in ambito escursionistico si parla di Monte Crostis è logico che ci si riferisca alla cima più alta dell’omonimo sottogruppo a nord della sella di Valcalda, in Carnia. Meno noto è il suo omonimo nel gruppo del Zuc dal Bor ad est della Val Aupa. E’ il culmine della cresta allungata in direzione N-S che collega il Zuc dal Bor al Monte Pisimoni. Sul suo versante sud ovest si trova la solitaria e rinserrata conca abbandonata di casera Crostis.
Dalla strada della Val Aupa, 3Km a nord di Moggio Udinese si piega a destra (indicazione) per una strada asfaltata che porta alla borgata di Pradis. Proseguendo a destra del piazzale presso le case si imbocca una strada asfaltata che sale con alcuni tornanti in quota. Ad un bivio svoltare ancora a destra ad un’indicazione per Riolade e Vualt. La strada aggira il monte Masereit entrando in Val Alba ed è percorribile con gli automezzi privati fino ad un evidente divieto (parcheggio nello spiazzo a destra).
Qui ci si incammina imboccando l’evidente sentiero Cai 450 che in quota scende lentamente verso il Rio Alba. Fare quindi attenzione al bivio con il sent. 428 che porta al bivacco Bianchi: il sentiero 450 è quello da seguire e scende brevemente a destra del bivio sul greto (di solito asciutto in questo punto) del Rio Alba che si attraversa. Dall’altra parte del corso d’acqua i segnavia sempre evidenti indicano la prosecuzione del sentiero. Questo si snoda piuttosto comodo in quota aggirando un primo costone boscato. Poi cala decisamente nel bosco e seguendolo si devono superare circa 7 interruzioni del percorso in corrispondenza di alcuni solchi e ruscellamenti, passaggi non difficili ma che richiedono attenzione. In meno di un’ora si arriva ad un copioso corso d’acqua che si attraversa agevolmente. Si rimonta la riva opposta entrando in un bel bosco di faggio seguendo sempre gli ottimi segnavia.
Adesso il sentiero si fa un po’ faticoso perché con regolari tornanti rimonta un altro ampio costone boscoso. Dopo essersi alzati di quota il bosco si fa più rado offrendo buoni scorci panoramici sulla sottostante Val Alba e sugli altri monti della Val Aupa (Creta Grauziaria, m.te Flop, Cullar). Si rientra ancora nel bosco e si traversa verso sud-est superando un piccolo canalone franoso continuando sino a valicare una comoda forcella erbosa che immette nella parte alta del corso del Rio Formia. Qui l’ambiente si fa decisamente severo e selvaggio. Di fronte si nota il sentiero che bisognerà percorrere e che si inerpica verso un’altra forcella. Prima però il sentiero cala di quota e aggira la testata di questa vallecola superando un tratto franoso (nel giugno 2006 della neve dura residua in questo piccolo canalone richiedeva molta attenzione nel superamento).
Successivamente il sentiero sale ripido con strette svolte puntando ad alcuni pinnacoli rocciosi tra i quali si intuisce la presenza di un valico che si raggiunge dopo aver rasentato una piccola paretina rocciosa strapiombante. In breve si giunge alla forcella che finalmente permette di accedere alla radura di Casera Crostis (1470m.) (2 ore e 15 minuti dal parcheggio in Val Alba). Il luogo è molto appartato e affascinante, con un ottimo panorama sull’antistante m.te Pisimoni, il corso del sottostante Fella e più lontane le cime del Plauris e del Lavara. In basso, a destra del sentiero, sorge la casera, ormai ridotta quasi ad un rudere. E’ una costruzione di legno con basamento di sassi senza possibilità di essere utilizzata nemmeno come ricovero per il precario tetto di legno ormai semidistrutto. Però costituisce parte integrante del singolare paesaggio di questo luogo che altro non è che la testata di una valle laterale del Rio Alba, conosciuta anche come Intralba.
Il ritorno da c.ra Crostis avviene per lo stesso itinerario di salita (ore 5-5.30 totali). Il sentiero 450 continua, volendo, fino a forca Vidus (1657m.) da cui è possibile raggiungere su tracce di sentiero il sovrastante m.te Crostis.
Note: Escursione che si svolge in ambiente severo e selvaggio ma il sentiero è sempre ben evidente e segnato.
EMail: dorjep@inwind.it
Carta Tabacco: 018 Dislivello: 600 Tempi: 5.30 ore totali Periodo: Giugno 2006 |
Allegato: Copertina.jpg |
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